Titolo intrigante e ottimizzato: “National Anthem: Il debutto cinematografico di Luke Gilford nella scena del rodeo queer”
Alla scoperta di un mondo di cowboys queer
Immagina un rodeo, con i suoi suoni di zoccoli che battono il suolo, improvvisi brividi di adrenalina e il profumo delle praterie americane. Ora aggiungi a questa immagine un tocco di glitter, amore e inclusività. È proprio qui che Luke Gilford, celebre fotografo di moda e celebrità, ha trovato ispirazione per il suo debutto cinematografico, “National Anthem”.
Il film è nato dall’omonimo libro fotografico di Gilford, “National Anthem: America’s Queer Rodeo”, pubblicato nel 2020, dove ha immortalato scene del circuito rodeo queer. Ma chi sono i protagonisti di questa storia emozionante?
Charlie Plummer: un viaggio alla scoperta di sé
Il giovane attore Charlie Plummer, già noto per “Wildflower” e “The First Lady”, interpreta Dylan, un ragazzo che trova lavoro in un ranch dove lavora una comunità di performer queer. Qui, Dylan vive un percorso di scoperta personale e affettiva che lo lega indissolubilmente alla sua nuova famiglia scelta.
Eve Lindley: una performance che emoziona
Eve Lindley, apprezzata per i suoi ruoli in “Bros” e “After Yang”, interpreta una donna trans che vive un’intensa storia d’amore con Dylan. La loro relazione si sviluppa in uno spazio di autenticità, amore e accettazione, un tema caro a Gilford, che desidera raccontare storie di gioia e celebrazione queer, piuttosto che di trauma.
Una nuova visione del rodeo
Parlando del film, Gilford sottolinea che “Brokeback Mountain” uscì quasi 20 anni fa, ma, a differenza di quel film, “National Anthem” celebra la gioia e la tenerezza queer. “Molti dei veri membri della comunità rodeo queer sono nel film”, afferma Gilford. “È un film sulla tenerezza, l’amore e la celebrazione, non sulla tragedia”.
Guarda il trailer di “National Anthem” per un assaggio della magia visiva e narrativa del film: National Anthem.
Le sfide e i trionfi del progetto
Ogni grande progetto cinematografico ha le sue sfide, e “National Anthem” non è stato da meno. Gilford ha dovuto affrontare il preconceputo di suo padre sulla comunità rodeo queer, preoccupato che il padre pensasse a qualcosa di simile ai Village People. “Non gliene ho parlato subito”, confessa Gilford. Ma il libro fotografico ha cambiato tutto, diventando un simbolo di resilienza e un punto d’orgoglio per i suoi genitori.
Riconoscimenti e reazioni entusiaste
Il film ha già ricevuto numerosi premi durante il circuito dei festival, tra cui il premio per la miglior opera prima al Frameline di San Francisco e il riconoscimento come miglior esordiente alla regia al Raindance Film Festival di Londra. Le reazioni del pubblico sono state calorose e molti spettatori si sono presentati alle proiezioni in abiti a tema rodeo, contribuendo all’atmosfera di celebrazione.
Un documentario mancato o una scelta voluta?
Ci si potrebbe chiedere perché Gilford, con la sua radicata esperienza fotografica, non abbia optato per un documentario. “Non volevo fare solo qualcosa di completamente sceneggiato dove si sarebbero inscenati questi rodei”, spiega Gilford. “L’autenticità della reale comunità era essenziale, ma volevo anche raccontare una storia. L’idea di fondere attori con la comunità reale era ispirante e emozionante”.
Un mondo inclusivo e vibrante
Gilford sfida la percezione tradizionale del rodeo come baluardo della mascolinità eterosessuale e omofoba, affermando che “il rodeo è una performance drag”. E aggiunge: “Ci sono strass, lacca per capelli, smalti per unghie e denim stretto, anche nei rodei mainstream”.
La speranza e la celebrazione
Mentre “National Anthem” continua il suo viaggio nelle sale cinematografiche, ci lascia con una riflessione sulla necessità di raccontare storie di speranza e celebrazione. In un mondo in cui le narrazioni di trauma sembrano dominate, film come questo ci ricordano che la gioia e l’amore queer sono reali e meritano di essere celebrate. E tu, hai già visto National Anthem?
Già disponibile nelle sale, “National Anthem” sta ridefinendo le narrazioni queer in un contesto così inusuale come il rodeo. E tu, sei pronto a cavalcare questa onda di emozioni?