Il lato oscuro del Regno Unito: tra realismo e romanticismo spirituale in “Between the lights”
Una cornice inaspettata
Quando si pensa al cinema britannico, spesso vengono in mente immagini idealizzate di Londra come in “Notting Hill” o paesaggi idilliaci come in “The Holiday”. Dall’altro lato dello spettro, ci sono film come “Ratcatcher” di Lynne Ramsay o “Kes” di Ken Loach, che mostrano la cruda realtà. Ma c’è una zona in ombra tra questi due estremi: le città di mercato e i vivaci centri contemporanei come York.
York è la pittoresca ambientazione di gran parte di “Between the Lights”, che mescola romanticismo e misticismo, toccando anche il vicino Lake District, incluso Keswick. Questo film ha aperto il Keswick Film Festival quest’anno, vincendo anche il premio della giuria al Dances With Films di Los Angeles.
Il cuore della trama
Un amore oltre il visibile
La trama di “Between the Lights” segue la storia d’amore tra Alice (interpretata dall’esordiente Ines de Clercq) e Jay (Samuel Edward-Cook). Alice e Jay hanno una chimica palpabile e sono compatibili, salvo una grande differenza: Jay è sensibile alle energie paranormali.
Jay racconta del suo dono in maniera razionale, cercando di coniugare l’esistenza dei fantasmi con la fisica convenzionale. Alice, con il suo scetticismo rispettoso, cerca di comprendere. Di solito, in queste dinamiche, il film deve decidere quale visione del mondo sostenere.
Per vedere il trailer di “Between the Lights,” visitate questo link.
Un viaggio tra fede e empirismo
Un delicato equilibrio
“Between the Lights” colloca il suo fulcro tra fede ed empirismo. Questa dinamica alla Mulder/Scully tiene il pubblico incollato, desideroso di capire se la narrazione darà ragione alla razionalità o abbraccerà il mistero del paranormale. E come previsto, il film gioca abilmente con gli aspetti delle fenomeni paranormali, alimentando il dubbio se siano reali o frutto della mente dei protagonisti.
Un film dal tocco sottile
Eleganza e contenimento
Il film si distingue per la sua sobrietà sia nella storia d’amore che negli elementi soprannaturali. Le scene drammatiche sono toccanti, sebbene non commuovano fino alle lacrime. Alcune scene notevoli, come una che richiama il cartello stradale di “L.A. Story,” aggiungono un tocco di leggerezza.
Riflessioni finali
Oltre le apparenze
“Between the Lights” potrebbe beneficiare di una maggiore audacia, sia nel romanticismo che negli elementi spettacolari. Tuttavia, i momenti più distintivi del film sono quelli che lo rendono unico, anche se non raggiungono il fattore “gotta” di Stephen King. Forse non attirerà grandi folle globali, ma gli spettatori locali apprezzeranno vedere i loro luoghi familiari così amorevolmente rappresentati.
Questo film ci incoraggia a guardare oltre le apparenze e a considerare la possibilità che ci sia molto di più nel nostro mondo di quanto non ci appaia a prima vista. Forse, in fondo, la magia si trova proprio nelle piccole cose e nelle storie che raccontiamo. Un invito a esplorare il lato inaspettato delle nostre stesse vite.