Alexander Payne: Nuovi Progetti e Riflessioni dal Sarajevo Film Festival
Alexander Payne, acclamato regista e due volte vincitore dell’Oscar, ha rivelato entusiasmanti dettagli sui suoi progetti futuri durante il Sarajevo Film Festival. L’incontro con il pubblico è stata un’occasione per esplorare la sua carriera, i suoi desideri cinematografici e le sue collaborazioni artistiche.
Un sequel molto atteso
Parlando del seguito del suo acclamato film del 1999, “Election”, Payne ha condiviso che lui e il suo co-sceneggiatore Jim Taylor stanno lavorando ad una nuova storia. “Tracy Flick Can’t Win”, adattamento del seguito del romanzo di Tom Perrotta, vedrà nuovamente Reese Witherspoon nei panni della determinata Tracy Flick. La notizia ha suscitato grande entusiasmo tra i fan del film originale.
Un Western con una nuova prospettiva
Durante la conferenza, Payne ha anche rivelato di essere al lavoro su un nuovo Western, in collaborazione con lo sceneggiatore David Hemingson, noto anche per il film “The Holdovers”. Payne ha citato Anthony Mann come una delle sue principali influenze per questo progetto. Ha sottolineato il desiderio di adottare un approccio naturalistico e realistico, enfatizzando l’importanza del paesaggio come elemento drammatico.
“Avere un’interazione drammatica ed archetipica tra personaggio e paesaggio è davvero affascinante,” ha detto Payne, dimostrando il suo impegno nel creare opere cinematicamente diverse.
La passione per i film d’azione
Uno degli aspirazioni più insolite di Payne emerse durante l’evento è il suo desiderio di realizzare un grande film di inseguimenti automobilistici. Ispirato da classici come “Bullitt” e dal capolavoro francese “Le Casse” di Henri Verneuil, il regista ha espresso il suo forte interesse verso questo genere. “Voglio fare un inseguimento in auto. Vorrei anche fare un film di detective,” ha condiviso Payne, rivelando così nuove direzioni artistiche per il futuro.
L’inseguimento in ‘Bullitt’
Le Casse
Vanishing Point
Un riconoscimento di lunga carriera
Sabato sera, Payne ha ricevuto l’“Honorary Heart of Sarajevo Award” e ha introdotto una proiezione speciale di “Sideways”, vincitore dell’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale nel 2004. Il regista ha riflettuto sul suo lungo percorso, il suo rapporto con Paul Giamatti e l’importanza delle collaborazioni durature, paragonandole a quelle storiche tra Bergman-von Sydow e Fellini-Mastroianni.
I rischi e le ricompense di lavorare con budget ridotti
Pur sottolineando il successo della sua carriera, Payne ha anche discusso delle sfide finanziarie nella realizzazione dei suoi film. Ha evidenziato come mantenere gli oneri di produzione bassi permetta una maggiore libertà creativa, evitando interferenze da parte dei finanziatori. “La libertà sta nei budget bassi. Più un film è costoso, più chi controlla i soldi si sente inquieto e cerca di influenzarti”, ha affermato il regista.
Questa filosofia ha guidato gran parte della sua carriera, mantenendo i suoi progetti autentici e vicini alla sua visione artistica.
Un processo creativo istintivo
Discutendo del suo approccio alla regia e alla scrittura, Payne ha descritto il suo stile come basato sull’istinto e l’esperienza. “Metti il sedere sulla sedia e scrivi. Devi semplicemente continuare a farlo,” ha detto. Con il recente completamento di “The Holdovers”, il regista ha sottolineato l’importanza della disciplina e della dedizione per creare nuove opere.
Il Sarajevo Film Festival, in programma dal 16 al 23 agosto, si è rivelato un’importante piattaforma per esplorare non solo il passato ma soprattutto il futuro del cinema attraverso la voce di uno dei registi più influenti del nostro tempo.
l’incontro con Alexander Payne a Sarajevo ha offerto un’immersione profonda nella mente di un regista che continua a innovare e sorprendere. Con nuovi progetti in cantiere e una filosofia artistica ben definita, Payne continua a rappresentare una forza creativa straordinaria nell’industria cinematografica.