Una nuova luce su “The Supremes at Earl’s All-You-Can-Eat”
Quando la sceneggiatura di The Supremes at Earl’s All-You-Can-Eat è arrivata sulla scrivania di Aunjanue Ellis-Taylor, l’opportunità di partecipare a questo dramma storico era troppo allettante per essere ignorata. Nonostante una carriera di oltre tre decenni, trovare progetti che passino il test di Bechdel è una rarità per Ellis-Taylor. Il film, basato sul best-seller di Edward Kelsey Moore, è diretto da Tina Mabry e ha debuttato al Martha’s Vineyard African American Film Festival (MVAFF), offrendo a Ellis-Taylor e alle sue compagne di cast, Sanaa Lathan e Uzo Aduba, la chance di partecipare a qualcosa di unico.
Un ribellarsi alla narrazione convenzionale
Aunjanue Ellis-Taylor, durante un’intervista al festival, ha sottolineato come The Supremes rappresenti una ribellione contro la mancanza di curiosità nei confronti delle vite delle donne nere sul grande schermo. La storia, ambientata in una piccola città del sud, segue le esperienze di vita delle amiche d’infanzia Odette (Ellis-Taylor), Clarice (Aduba) e Barbara Jean (Lathan). Tra gioie e dolori, la loro amicizia viene messa alla prova da una serie di tragedie durante la mezza età.
Una connessione autentica e personale
Tina Mabry, regista del film, spiega la sua immediata affinità con la storia: “Gina Prince-Bythewood ha realizzato la prima adattazione, e mi ha detto: ‘Devi leggere il libro’. Leggendolo, ho rivisto la mia famiglia e tutte le donne che conosco. È tutto molto familiare e autentico.” Mabry osserva che c’è una mancanza di storie che raffigurano un rapporto di amicizia tra donne di una certa età, riempiendo un vuoto e soddisfacendo un desiderio di rappresentazione.
Ostacoli durante la produzione
Portare The Supremes sul grande schermo non è stato facile, specialmente a causa dei tempi di produzione ristretti. Con solo 30 giorni per girare una sceneggiatura di 121 pagine, 35 attori, quattro periodi temporali, e affrontando la malattia di uno degli attori principali il secondo giorno, il processo è stato una sfida. Tuttavia, Mabry era determinata a creare un ambiente di lavoro efficiente e sicuro per il suo cast e la sua troupe.
Diventare un tutt’uno con i personaggi
Per garantire coesione nel film, le veterane hanno lavorato con le loro controparti più giovani: Kyanna Simone (Odette), Tati Gabrielle (Barbara Jean) e Abigail Achiri (Clarice). Sanaa Lathan racconta come questa collaborazione sia stata stimolante: “È stato fantastico. È stato quasi come girare due film diversi. Abbiamo lavorato insieme per spezzare i personaggi e mantenerci in contatto.”
Le lezioni apprese dai personaggi
Interpretare Clarice, una donna che rinuncia a una carriera da pianista classica per la famiglia, ha insegnato a Uzo Aduba qualcosa di prezioso. “Quando perdi te stessa, anche solo in parte, il sacrificio ha costi devastanti. Clarice mi ha insegnato l’importanza di fare ciò che ti rende felice.”
Un ritratto autentico delle emozioni
Il film si avvicina alla profondità e alla nuance dei classici come Waiting to Exhale e Pomodori verdi fritti. Sanaa Lathan evidenzia la complessità del suo personaggio Barbara Jean, descrivendola come una donna tenera e devastata dalla vita, ma capace di trovare gioia nei momenti difficili. “Non sono cose mutuamente esclusive,” afferma Lathan. “Puoi attraversare molto dolore e continuare a ridere.”
L’importanza della rappresentazione
Per Aunjanue Ellis-Taylor, spingere per questi ruoli in un’industria che spesso ignora le donne nere è una missione cruciale. “Vedere cosa è valorizzato e cosa non lo è può essere devastante. Questo film è una ribellione contro quella narrativa.”
Uno sguardo oltre il cinema
Ellis-Taylor sottolinea come l’importanza del cinema e della televisione sia cruciale, soprattutto quando la storia delle persone nere viene censurata dai programmi scolastici. “Se non succede in classe, dobbiamo farlo in altri luoghi.”
The Supremes at Earl’s All-You-Can-Eat si erge come un tributo toccante alle amicizie di una vita e un grido di ribellione contro la marginalizzazione. Siate sicuri di non perdervi questa esperienza visiva unica. Per un’anteprima, ecco il trailer del film.
Speriamo che questo articolo ti abbia offerto una panoramica appassionante e approfondita su un film che merita davvero di essere visto e apprezzato.