Il cowboy e la regina: un’amicizia inaspettata
Un incontro di destini
Il documentario “Il cowboy e la regina”, diretto dalla regista Andrea Nevins, esplora l’insolita ma profonda connessione tra Monty Roberts, un addestratore di cavalli californiano, e la Regina Elisabetta II. Roberts, noto per le sue tecniche di addestramento non violente, attirò l’attenzione della Regina nel 1989. Questo incontro non solo rivoluzionò i metodi di addestramento dei cavalli, ma cambiò anche il corso della vita di Roberts.
Trailer di ‘Il cowboy e la regina’
La genesi del progetto
Originariamente, Nevins intendeva realizzare un documentario sulla Regina e il suo amore per i Corgi, i cani da pastore corti e tozzi originari del Galles. Durante i suoi anni sul trono, la Regina ha posseduto circa 30 Corgi e dorgi (ibridi tra Corgi e bassotti). Nevins sperava di intervistare le donne che avevano aiutato la Regina a dividere questi meravigliosi animali. Tuttavia, durante le fasi di ricerca nel 2020, Nevins scoprì che quasi tutti gli allevatori e gli specialisti dei Corgi della Regina erano deceduti.
Una scoperta inattesa
Fu durante questa fase di stallo che Nevins incontrò Monty Roberts, un cowboy californiano di 85 anni che aveva trascorso più di tre decenni consigliando la Regina sulla gestione della sua collezione di cavalli. “Dopo aver passato un giorno a intervistare Monty durante il COVID, e ascoltando la storia di come lui e la Regina siano diventati amici, decisi che questo era il documentario che volevo realizzare,” racconta Nevins. La storia di Roberts dalla sua infanzia in California durante la Seconda Guerra Mondiale e la sua amicizia con la Regina, animata da un comune desiderio di trasformare i traumi del passato in un trattare più gentile non solo verso i cavalli ma anche verso gli esseri umani, catturò l’immaginazione di Nevins.
Un racconto unico
Il documentario utilizza filmati d’archivio, vecchi filmati e fotografie conservate da Roberts nel suo garage e in un grande container sulla sua fattoria, per raccontare la storia di questa incredibile amicizia. Nevins descrive il piacere di scoprire immagini ricche e belle della lunga vita della Regina e della sua regno, comprese alcune riprese inedite di Monty e la Regina che lavorano con i cavalli non addestrati di quest’ultima.
La premiere e i riconoscimenti
“Il cowboy e la regina” ha fatto la sua prima mondiale al DOC NYC lo scorso anno e sarà distribuito dalla Greenwich Entertainment in cinema selezionati a partire dal 6 settembre.
Inoltre, il documentario ha ricevuto una nomination per il Humanitas Prize nella categoria documentari ed è stato selezionato ufficialmente per il Santa Barbara International Film Festival, il Berkshire International Film Festival e il Boulder International Film Festival.
La diffusione su Masterclass
Il film sarà il terzo documentario a essere trasmesso quest’anno su Masterclass, piattaforma di apprendimento online che ha lanciato una serie di documentari limitati in tre parti. Oltre a “Il cowboy e la regina”, saranno disponibili “Tehachapi” di JR e “Diane Warren: Relentless” di Bess Kargman.
Per chi fosse curioso di vedere un’anteprima del film, è disponibile una clip esclusiva sul sito della piattaforma. “Il cowboy e la regina” sarà disponibile per lo streaming su Masterclass a partire dal 12 settembre.
Guarda una clip esclusiva del film
Riflessioni per gli appassionati di cinema e cultura
“Il cowboy e la regina” offre non solo uno sguardo raro dietro le quinte della vita della Regina Elisabetta II, ma anche un’importante riflessione sui metodi di addestramento animale. La scelta della Regina di sostenere metodi di addestramento più compassionevoli evidenzia come anche nelle posizioni di potere si possa scegliere la gentilezza e il rispetto. Questo documentario rappresenta un faro di speranza nel campo del trattamento etico degli animali e dimostra il potenziale impatto positivo che individui influenti possono avere nel promuovere il cambiamento sociale.
Inoltre, la narrazione di una profonda amicizia tra due persone di background così diversi invita a riflettere su come storie umane uniche possano trovare punti in comune e creare legami significativi. La storia di Monty Roberts e della Regina Elisabetta II è un esempio emozionante di come le relazioni interpersonali possano influenzare positivamente le nostre vite e la nostra visione del mondo.