Borderlands: Dal videogioco al cinema, un’avventura non sempre azzeccata
La sfida dell’adattamento
Uno dei videogiochi più popolari degli ultimi anni è stato senza dubbio “Borderlands”. Con una combinazione di umorismo, azione frenetica e personaggi indimenticabili, il gioco sembrava perfetto per una trasposizione cinematografica. Tuttavia, non sempre ciò che funziona su console funziona altrettanto bene sul grande schermo.
Il film di Borderlands: un’occasione mancata?
Quando Lionsgate ha annunciato il film di “Borderlands”, diretto da Eli Roth, le aspettative erano altissime. Il trailer ufficiale del film ha generato curiosità e entusiasmo tra i fan. Tuttavia, una volta uscito, il film è stato accolto con critiche piuttosto severe. Borderlands ha ottenuto solo il 5% di valutazione positiva su Rotten Tomatoes.
La trama prevedibile e la mancanza di fedeltà ai personaggi originali sono stati alcuni dei punti più criticati. Se nel gioco personaggi come il tank berserker Brick e il cacciatore Mordecai erano fondamentali, nel film risultano del tutto assenti. Per di più, il casting di Cate Blanchett come Lillith ha suscitato non poche perplessità, dato che l’attrice, seppur talentuosa, si discosta parecchio dalla giovane e grintosa Lillith conosciuta nel gioco.
La magia del gioco
Uno degli elementi distintivi di Borderlands è sempre stato la varietà di armi e il gameplay dinamico. Raccogliere nuove armi lasciate dai nemici sconfitti e adattare le proprie strategie in base all’equipaggiamento ottenuto rappresentava un’esperienza unica e avvincente.
L’elemento comico, sebbene piuttosto volgare, ha aggiunto un tocco di freschezza al tutto. Frasi come “Bonerfart” hanno caratterizzato l’umorismo del gioco, sicuramente più apprezzate all’epoca della loro uscita che non oggi. Tuttavia, il film ha mantenuto questo tipo di umorismo senza aggiornarsi, risultando così datato e poco incisivo.
Problemi di produzione
Le problematiche durante la produzione del film hanno sicuramente influito sul risultato finale. Le riprese iniziate durante la pandemia nel 2021 hanno subito diversi rallentamenti e necessitato di ulteriori riprese nel 2023, queste ultime dirette da Tim Miller. La sceneggiatura originale di Craig Mazin è stata poi modificata e riscritta in parte da Eli Roth e Joe Crombie.
Uno sguardo ai dettagli
Uno dei momenti clou del film, la rivelazione che Lillith è in realtà la figlia di Eridia, ha avuto un impatto molto ridotto sui fan del gioco. Nel videogioco, la “phasewalk” è una delle prime abilità che i giocatori possono sbloccare, rendendo questo “colpo di scena” nel film piuttosto banale e prevedibile.
Chi è il pubblico per questo film?
Un interrogativo centrale rimane: a chi è rivolto questo film? I giocatori e fan di “Borderlands”, che hanno acquistato oltre 77 milioni di copie del gioco, potrebbero sentirsi traditi da un adattamento che non rispetta le loro aspettative. E allo stesso tempo, coloro che non conoscono il gioco potrebbero non cogliere molte delle sfumature che rendono il mondo di Borderlands così speciale.
Riflettendo sul futuro degli adattamenti
Trasporre un videogioco in un film è sempre una sfida. Richiede una comprensione profonda non solo della trama e dei personaggi, ma anche dell’essenza che ha reso quel gioco amato dai fan. Forse, un approccio più creativo e rispettoso del materiale originale avrebbe potuto portare a un risultato diverso e più gratificante.
La speranza è che futuri adattamenti cinematografici di videogiochi possano imparare dagli errori di Borderlands e offrire esperienze che soddisfino sia i giocatori storici che i nuovi spettatori. Nel frattempo, possiamo solo continuare a goderci il gioco originale e i suoi scenari vibranti e appassionanti, e sperare in giorni migliori per i film tratti dai nostri giochi preferiti.