Il coraggio e il sacrificio di un’attivista in “Messico 86”
Ritratto di una rivoluzionaria
César Diaz torna sul grande schermo con “Messico 86“, un potente dramma che esplora la vita e le lotte di un’attivista indomita. Dopo il successo di “Le nostre madri” nel 2019, Diaz offre una nuova e intensa narrazione centrata sulla figura di Maria, interpretata dalla candidata all’Oscar Bérénice Béjo, conosciuta per il suo ruolo ne “The Artist“.
Il debutto a Locarno
Il film ha avuto la sua prèmiere nella suggestiva Piazza Grande di Locarno il 10 agosto e ha già raccolto consensi. La narrazione segue Maria nel suo percorso di ribellione contro un regime oppressivo, fino al suo esilio in Messico, dove affronta le conseguenze delle sue azioni in un contesto di sacrificio personale e familiari.
Produzione e distribuzione
La distribuzione francese è gestita da Bac Films, mentre per il mercato internazionale sono coinvolti Bac e Goodfellas. In Benelux, i diritti sono stati acquisiti da O’Brother, mentre in Svizzera la distribuzione è affidata a Xenix Film.
Prodotto dalla belga Need Productions e dalla francese Tripode Productions, il progetto vede la collaborazione di Pimienta, Menuetto, France TV, RTBF, Voo & Be TV, Proximus e Shelter Prod.
Un omaggio ai coraggiosi
Il film prende ispirazione dalla storia vera di chi mette in gioco tutto per un futuro migliore. Maria rappresenta una madre e attivista che affronta un difficile rapporto con il figlio adolescente, Marco, interpretato da Matheo Labbé. Questa narrazione è un tributo ai coraggiosi che sfidano le avversità per il bene comune.
Bérénice Béjo e il legame personale con la storia
Nata a Buenos Aires, Béjo porta sullo schermo una profonda comprensione delle sfide del personaggio. “Crescendo con genitori argentini fuggiti dalla dittatura, ho potuto connettermi con Maria,” ha dichiarato. Questo legame personale ha arricchito la sua interpretazione, rendendola autentica e toccante.
La prospettiva di Diaz
Diaz, ispirato dalla sua esperienza personale con una madre attivista, ha voluto ritrarre l’impatto dell’attivismo attraverso gli occhi di Maria. “Volevo mostrare la complessità e la profondità del suo personaggio,” afferma Diaz. Questo approccio permette agli spettatori di comprendere meglio le sfide di una vita dedicata alla lotta per la libertà e la giustizia.
Una madre e una combattente
Béjo, anche lei madre nella vita reale, ha esplorato le difficoltà di bilanciare l’istinto materno con una visione più ampia per l’umanità. “Scegliere tra il proprio figlio e la lotta per la democrazia è estremamente difficile,” riflette. Questo tema centrale del film mette in luce il coraggio di chi sacrifica il proprio benessere per un bene maggiore.
Le dinamiche madre-figlio
Una delle sfide narrative del film è rappresentare la relazione tesa tra Maria e Marco. Diaz ha mantenuto gli attori separati prima delle riprese per creare una distanza autentica sullo schermo. “Questo ha aggiunto una profondità e un vuoto palpabile tra loro,” spiega Diaz. Queste dinamiche complesse rendono la storia ancora più coinvolgente.
Messico 86 e il suo messaggio universale
Il film offre una riflessione sulle lotte moderne e sul prezzo del cambiamento sociale. Maria non è solo una figura di resistenza, ma una madre che desidera un mondo migliore per le generazioni future. “È una storia che fa riflettere sul coraggio necessario per dedicare la propria vita agli altri,” conclude Béjo.
Per chi desidera approfondire, Messico 86 è un film che cattura le complessità del sacrificio umano e la forza dell’attivismo attraverso una lente empatica e potente.
Scopri di più
Non perdetevi il trailer del film per immergervi nel mondo di Maria e capire meglio il contesto delle sue lotte e dei suoi sacrifici.