La magia del cinema indipendente: “Uptight Ass” di Matija Gluščević
Dopo l’acclamata presentazione mondiale a Cannes del vincitore della Camera d’Or César Díaz con protagonista Bérénice Béjo in “Mexico 86”, ora al Festival di Locarno, è giunta una nuova notizia entusiasmante dal panorama cinematografico francese con Tripode Productions che annuncia la coproduzione del prossimo lungometraggio di Matija Gluščević, “Uptight Ass”.
Un legame emotivo
“Uptight Ass” sarà presentato al Sarajevo Film Festival’s CineLink Co-Production Market. Il film segue la storia di un insegnante di mezza età, egocentrico ed emotivamente chiuso, che deve affrontare la malattia del padre e intraprendere un viaggio interiore per riscoprire il proprio amore e la vulnerabilità sepolti dentro di sé. La produzione è affidata a Čarna Vučinić per Naked, una compagnia di produzione serba co-fondata con Gluščević e Zorić.
L’arte della narrazione personale
Secondo quanto affermato da Gluščević, il film rappresenta una storia profondamente personale e un’esplorazione delle emozioni complesse che caratterizzano il suo rapporto con la famiglia. “Un sentimento di ansia mi perseguita ogni volta che visito la mia città natale”, ha scritto il regista. “Nonostante il crescente bisogno di dimostrare il mio amore ai miei genitori, mi rendo conto di diventare sempre più ritirato e arrabbiato con loro.”
Ruoli di genere e identità
Gluščević continua esaminando le aspettative e le supposizioni legate ai ruoli di genere, sia nella società serba che a livello globale, attraverso “Uptight Ass”. La sua opera precedente, “Have You Seen This Woman?”, segue tre diverse possibilità di vita per una donna di mezza età imprigionata nei ruoli che la società patriarcale tenta di imporle. Questa narrazione unica permette di mettere in luce un punto di vista raramente esplorato nel cinema contemporaneo.
Have You Seen This Woman? ha ricevuto ottimi consensi, descrivendo storie di donne di mezza età spesso ritratte come personaggi secondari e mettendo in discussione le norme della società moderna.
Un tocco di surrealismo
Čarna Vučinić descrive “Uptight Ass” come una combinazione di dramma e thriller con elementi di surrealismo. Il film utilizza angolazioni e posizioni della telecamera inusuali, oltre a una sessualizzazione esagerata della mascolinità per amplificare il tono surreale. Questa particolare scelta stilistica mira a confondere il confine tra realtà e immaginazione, creando un’esperienza cinematografica unica e immersiva.
Collaborazioni eccellenti
L’iniziativa di Gluščević ha attirato l’attenzione di coproduttori come Guillaume Dreyfus di Tripode Productions e Tena Gojić di Dinaridi Film. Dreyfus definisce Gluščević una voce singolare e un regista promettente, lodando il suo primo lungometraggio per la sua capacità di affrontare temi importanti in modo intelligente e accattivante.
Gojić, entusiasta per la nuova collaborazione, ha sottolineato come Gluščević sia un regista audace, disposto a spingere i confini per raggiungere un linguaggio cinematografico innovativo. La dedizione e la capacità del regista di lavorare con una squadra fidata sono elementi cruciali per il successo del progetto.
Un futuro luminoso per il cinema indipendente
La scelta di lavorare con Tripode Productions e Dinaridi Film rappresenta un’importante collaborazione internazionale. I coproduttori sono stati attratti dalla visione unica di Gluščević, riconoscendo il suo stile distintivo e il suo approccio innovativo alla narrazione cinematografica. La fiducia nella sua capacità di creare opere che trascendono le convenzioni tradizionali rende “Uptight Ass” uno dei progetti più attesi del panorama cinematografico indipendente.
Gluščević ha dichiarato che il film sarà “formalmente, narrativamente e visivamente eclettico, arricchito con uno stile camp,” utilizzando “angolazioni e posizioni della telecamera inusuali” e la “sessualizzazione esagerata della mascolinità in alcune rappresentazioni” per amplificare il tono surreale. Vučinić descrive il film come un dramma-thriller con elementi di surrealismo “dove non sai realmente la differenza – non sai se qualcosa è reale o nell’immaginazione del protagonista.”
Conclusioni personali
Da amante del cinema, non posso che essere affascinato dall’approccio di Gluščević alla narrazione e dalla sua capacità di esplorare tematiche profonde e complesse attraverso una lente surreale e stilisticamente distintiva. La combinazione di dramma e surrealismo promette di offrire un’esperienza cinematografica ricca e stimolante, che spingerà gli spettatori a riflettere sulle intricate dinamiche delle relazioni familiari e sulla ricerca dell’identità personale. Non vedo l’ora di vedere “Uptight Ass” e di scoprire come Gluščević continuerà a innovare nel panorama cinematografico internazionale.
Per chi volesse saperne di più sui film menzionati, ecco il link al trailer di Uptight Ass.