Un nuovo film di Gastón Solnicki è in arrivo: “Il Souffleur”
L’affermato regista argentino Gastón Solnicki sta preparando il suo ultimo progetto cinematografico, “Il Souffleur”, che presenterà durante il Venice Gap-Financing Market dal 30 agosto al 1 settembre. Questo nuovo film promette di essere una combinazione unica di surrealismo e commedia, mescolando elementi di cultura, cucina e architettura.
La trama di “Il Souffleur”
La storia segue Lucius Glantz, un americano che ha gestito lo stesso hotel internazionale a Vienna per 30 anni. Scopre un giorno che l’edificio storico è destinato ad essere venduto e demolito. Determinato a impedire la distruzione del suo amato hotel, si scontra con un arrogante agente immobiliare argentino. Man mano che il conflitto tra i due cresce, il famoso soufflé dell’hotel smette misteriosamente di lievitare, costringendo Glantz ad affrontare la prospettiva della fine di tutto ciò che tiene caro.
Solnicki dirige il film basato su una sceneggiatura che ha co-scritto con Julia Niemann. “Il Souffleur” è prodotto da Gabriele Kranzelbinder e Eugenio Fernández Abril per la casa di produzione viennese Little Magnet Films, Primo, e la compagnia argentina di Solnicki, Filmy Wiktora.
L’ispirazione dietro il film
Solnicki ha rivelato che l’idea per il film nasce da una “esperienza curiosa e fallita” in un ristorante di Buenos Aires, quando un soufflé gli è stato servito in modo molto triste. Per Solnicki, che ha studiato cucina in gioventù e si è formato nella tradizione francese, il soufflé rappresenta un’arte che va oltre una semplice ricetta. “È veramente un atto d’amore e di fede”, afferma il regista.
Influenze e simbolismo
Il film si ispira alle opere di Luis Buñuel, giocando con l’idea di un edificio destinato alla demolizione e di un dessert che non riesce più a lievitare. Solnicki descrive il film come un’esplorazione dei miti e delle leggende legate al vento e al soffio di Dio che dà vita al mondo. “Ci sono infinite sfumature di significato”, dice.
La collaborazione con Rui Poças e la bellezza di Vienna
Solnicki lavorerà nuovamente con il direttore della fotografia portoghese Rui Poças, noto collaboratore di Miguel Gomes. La splendida architettura di Vienna farà da sfondo al film. “Vienna è una location incredibile, ma non ci sono scenografi, nessun direttore di produzione”, afferma Solnicki. “Sono molto interessato a lavorare in modo neo-realistico con location reali”.
Il percorso artistico di Gastón Solnicki
Il primo lungometraggio narrativo di Solnicki, “Kékszakállú”, fu premiato nella sezione Horizons del Festival di Venezia e proiettato a Toronto e New York. Il film segue il passaggio all’età adulta di un gruppo di adolescenti argentine che non sanno cosa fare del loro futuro. Fu lodato come una “narrativa sperimentale rapiente” che mostrava il talento straordinario del regista.
Il suo film più recente, “A Little Love Package”, è un’ode cinematografica a Vienna che narra la vita quotidiana nella capitale austriaca alla vigilia del divieto di fumare in tutta la città. Ha debuttato alla sezione Encounters del Festival di Berlino nel 2022.
Un legame speciale con la musica e la città
Negli ultimi anni, per cause curiose della sua vita, Solnicki ha lavorato sempre più a Vienna, una città che sente culturalmente familiare. “I miei film finiscono per essere costruiti su paesaggi sonori reali”, afferma, notando che il suo debutto è stato ispirato dall’opera di Bela Bartok, “Il castello di Barbablù”. “C’è un regno di sfumature sia nel suono che nella performance, lavorando con attori non professionisti, che spesso il cinema tradizionale ignora”.
Con “Il Souffleur”, Solnicki promette di portare il pubblico in un viaggio poetico e surreale, costruendo un film che non solo racconta una storia, ma che invita a riflettere su temi profondi come l’amore, la perdita e la perseveranza.
Esplora di più
Se sei curioso di vedere il trailer di “Il Souffleur”, puoi trovare maggiori informazioni qui: Il Souffleur.
Per approfondire altri lavori del regista, puoi vedere i trailer di “Kékszakállú” e “A Little Love Package”, per avere un’idea della sua affascinante narrazione visiva.
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