Un nuovo capitolo per il cinema boliviano: il lavoro di Martín Boulocq
Un’alleanza internazionale rafforza il cinema boliviano
L’industria cinematografica è sempre in movimento, e qualche volta, emerge un progetto che si distingue per la sua capacità di unire diverse culture e visioni. Questo è il caso di “Criminal Body”, il nuovo lavoro del regista boliviano Martín Boulocq, che ha recentemente attirato l’attenzione internazionale. Finanziato grazie alla collaborazione di co-produttori dalla Bolivia, Argentina, Francia, e con il supporto della compagnia tedesca Weltfilm, questo progetto promette di essere un’esperienza cinematografica unica e ricca di significati.
Fondata nel 2003 da Kristina Konrad e Christian Frosch, Weltfilm ha una lunga storia di collaborazioni con paesi di tutto il mondo, inclusi America Latina, Africa ed Europa. Con una missione che punta a produrre film di vari generi con un appeal internazionale, la partnership con Boulocq rappresenta una tappa importante per la compagnia tedesca.
La trama e il cast: un film nel film
“Criminal Body” offre un interessante sguardo nel mondo del cinema attraverso la storia di Miguel e Marcos. Miguel, un culturista, interpreta il ruolo del mostro in un film horror americano ambientato nella foresta sub-andina, mentre Marcos, un contadino locale, fornisce i suoi tori per le riprese. Questa è la base per esplorare temi profondi e complessi come il neocolonialismo e la marginalizzazione nel cinema.
Come spiega Andrea Camponovo, socio fondatore di CQ Films e produttore del film:
“Questo progetto offre un’analisi penetrante su questioni politiche e sociali. La storia è ricca di sottigliezze e unicità, esplorando il cinema stesso e i suoi personaggi marginalizzati da una nuova prospettiva.”
Un progetto internazionale con riconoscimenti e finanziamenti
“Criminal Body” ha già iniziato a farsi notare nel circuito internazionale, essendo selezionato come Progetto Spotlight al Cannes Docs nel Marché du Film e ricevendo finanziamenti sia dall’IDFA Bertha Fund che da tre fondi in Francia: CNC, Toulouse Métropole, e Procirep-Angola.
La strada per il programma WIP (Work In Progress) del Sanfic è iniziata al Festival Internazionale del Cinema Documentario di Buenos Aires, dove ha ottenuto l’accesso al WIP di Málaga 2024. Da lì, ha guadagnato un posto nel programma del Sanfic. Questo percorso è un chiaro esempio di come le co-produzioni tra paesi non solo apportino benefici economici, ma permettano una creativa collaborazione tra le parti, arricchendo il progetto finale.
Boulocq: un talento emergente nel panorama cinematografico
Boulocq ha studiato cinematografia alla Scuola Andina di Cinematografia di Jorge Sanjinés, iniziando la sua carriera internazionale a soli 25 anni con il suo acclamato primo lungometraggio “The Most Beautiful of My Very Best Years” nel 2005. Il film partecipò a importanti festival come Locarno e San Sebastián, ottenendo il supporto di compagnie indipendenti basate a Los Angeles.
Ma è con il suo ultimo film, “The Visitor” (2022), che Boulocq ha consolidato la sua posizione nel panorama cinematografico mondiale. Presentato in anteprima al Tribeca Film Festival, ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura, dimostrando ancora una volta il suo talento nel creare storie affascinanti e ricche di significati.
Il futuro del cinema boliviano e internazionale
Con la 20ª edizione del Sanfic che si terrà dal 18 al 25 agosto, ci sarà una nuova vetrina per “Criminal Body” e per il talento di Boulocq. Questo è solo l’inizio di ciò che potrebbe diventare una carriera brillante, capace di attraversare confini e culture, ed un’ulteriore prova della potenza del cinema internazionale come mezzo di comunicazione e condivisione.
Guarda il trailer
Per chi volesse un assaggio di “Criminal Body”, ecco il link al trailer ufficiale. Per coloro che sono interessati ad approfondire di più sul lavoro di questo talentuoso regista, vi invitiamo a seguire i suoi progetti futuri e a partecipare alle iniziative del festival Sanfic.
Il cinema di Boulocq è una finestra aperta su mondi lontani e su realtà spesso trascurate, un invito a esplorare e comprendere storie che meritano di essere raccontate.