La metamorfosi di Disney: da flop commerciali a successi impensati
L’acquisizione di 20th Century Fox: una sfida iniziale
Quando Disney ha acquisito 20th Century Fox nel 2019, il mondo del cinema è rimasto a bocca aperta di fronte a uno dei takeover più imponenti della storia dei media. Tuttavia, la Casa del Topo non ha subito visto i frutti di questo investimento, anzi, si è trovata di fronte a una sequela di delusioni commerciali. Film come “Dark Phoenix” (spinoff degli X-Men) e “Ad Astra”, il dramma spaziale con Brad Pitt, hanno ottenuto scarsi risultati al botteghino, non riuscendo a instillare fiducia nei nuovi asset cinematografici acquisiti.
I primi segnali di speranza
Nonostante le difficoltà iniziali, la marcia verso il recupero è stata lenta ma costante. Negli ultimi tempi film come Deadpool & Wolverine, Kingdom of the Planet of the Apes e Alien: Romulus stanno riscattando l’investimento Fox, mostrando come Disney abbia saputo integrare e valorizzare i titoli ereditati.
Deadpool e Wolverine: un’accoppiata vincente
Deadpool & Wolverine, il primo film del Marvel Cinematic Universe a integrare personaggi Marvel controllati da Fox, ha infranto record divenendo il film vietato ai minori dal maggior incasso di sempre con 1.14 miliardi di dollari. Un successo che, senza dubbio, ha risvegliato l’interesse del pubblico e consolidato la strategia Disney nel settore degli event movie.
Rianimazione del franchise degli scimmioni
Kingdom of the Planet of the Apes ha raccolto un incasso mondiale di 397 milioni di dollari, risultando l’ottavo maggior incasso dell’anno e il miglior film di maggio. Nonostante non sia il più redditizio della serie, il film ha rappresentato una boccata d’aria fresca per il franchise, dimostrando che c’è ancora un solido interesse per le storie degli scimpanzé evoluti.
Alien: Romulus: il terrore ritorna
Alien: Romulus ha segnato un ottimo debutto con 41.5 milioni di dollari al botteghino nazionale e 108 milioni globalmente, dimostrando come il pubblico sia ancora attratto dal fascino oscuro e angosciante dell’universo di Alien.
Il riscatto dopo un difficile 2023
Il 2023 non è stato un anno facile per Disney, con diversi film che si sono rivelati dei flop clamorosi, come “Ant-Man and the Wasp: Quantumania” e “Indiana Jones and the Dial of Destiny”. Tuttavia, grazie all’apporto dei titoli della 20th Century Studios e al colossale successo di “Avatar: The Way of Water”, Disney ha saputo risollevarsi e riconquistare il pubblico internazionale.
L’integrazione organica degli asset di Fox
Jeff Bock di Exhibitor Relations sottolinea come Disney stia finalmente integrando con successo gli asset di Fox, valorizzandoli in modo organico. Questo non significa solo capitalizzare gli IP (proprietà intellettuali) ereditati, ma anche sviluppare nuove sinergie e opportunità all’interno del panorama cinematografico globale.
Un nuovo orizzonte per il cinema Disney
Il roster dei film di Disney per il 2024 appare particolarmente promettente con titoli come Mufasa: The Lion King e Moana 2, oltre a una serie di progetti Searchlight come A Real Pain e Nightbitch. Ma la vera sfida per Disney sarà mantenere l’equilibrio tra sfruttare le franchise esistenti e osare con nuove storie originali, come ha dimostrato la forza trainante di successi inattesi come Bohemian Rhapsody e The Greatest Showman.
Sguardo al futuro: continuità e innovazione
Il futuro di Disney passa anche attraverso i prossimi capitoli delle saghe più amate, tra cui The Fantastic Four: First Steps e Avatar: Fire and Water, le cui aspettative sono altissime. Sarà interessante vedere come Disney continuerà a navigare queste acque, bilanciando franchise consolidate con nuove proposte per mantenere viva l’attrattiva del suo vasto catalogo cinematografico.
Conclusioni non dette
Se c’è una lezione che possiamo trarre da questo periodico di successi e insuccessi, è che l’industria cinematografica è in costante evoluzione. Disney ha dimostrato di saper resistere e rispondere alle sfide con resilienza e creatività, continuando a innovare e a sorprendere attraverso le sue produzioni. La strada verso nuovi traguardi è ancora lunga, ma la direzione presa sembra promettente e carica di potenziale.