La nuova serie su Mussolini: da Joe Wright arriva “M – Figlio del secolo”
La fusione tra storia e innovazione cinematografica si prepara a stupire gli spettatori con “M – Figlio del secolo”, la serie attesissima che esplora l’ascesa al potere di Benito Mussolini. Diretta dal talentuoso Joe Wright, noto per capolavori come “L’ora più buia” e “Espiazione”, la serie debutterà al prossimo Festival del Cinema di Venezia.
Un tuffo nella storia italiana con un tocco unico
“M – Figlio del secolo” si distingue non solo per la potente narrazione storica, ma anche per la sua estetica visiva e sonora innovativa. Joe Wright, in un’intervista, ha descritto la colonna sonora come una miscela di techno, rappresentando una sintesi tra la cultura rave degli anni ’90 e il cinema d’avanguardia degli anni ’20. Questo approccio unico promette di catturare l’attenzione degli spettatori fin dalle prime scene.
Il cast e i personaggi
Luca Marinelli, già acclamato per le sue interpretazioni in “Le otto montagne” e “Martin Eden”, vestirà i panni di Mussolini nel periodo cruciale tra il 1919 e il 1925. Questo arco temporale copre la fondazione del partito fascista, la Marcia su Roma e il famoso discorso in cui Mussolini si dichiarò dittatore, subito dopo l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti.
La serie, inoltre, esplorerà le relazioni personali di Mussolini, offrendo uno sguardo intimo sulla sua vita privata, tra cui i rapporti con la moglie Rachele e l’amante Margherita Sarfatti. Questa prospettiva personale aggiunge una dimensione ulteriore alla narrazione, rendendo il personaggio di Mussolini ancora più complesso e umano.
Adattamento del romanzo premiato
La serie è basata sull’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale. La storia di Scurati traccia con precisione la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa di Mussolini, utilizzando un approccio narrativo innovativo. La sceneggiatura è stata scritta da Stefano Bises, noto per il suo lavoro in “Gomorra” e “The New Pope”, in collaborazione con Davide Serino.
Innovazione nel racconto storico
Alberto Barbera, direttore artistico del Festival del Cinema di Venezia, ha elogiato la scelta di un regista britannico come Wright per questo progetto. Secondo Barbera, questo apporta un vantaggio, offrendo una visione più obiettiva degli eventi storici trattati. L’idea è che distaccarsi dalla prospettiva nazionale può permettere una narrazione più neutra e universale.
La produzione e il debutto
Prodotta da Sky Studios e Lorenzo Mieli per Fremantle, in collaborazione con Pathé e Small Forward, la serie sarà lanciata nel 2025 su Sky nei territori europei, tra cui Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania, Austria e Svizzera. Fremantle si occuperà delle vendite internazionali, assicurando che “M – Figlio del secolo” raggiunga un pubblico globale.
Un’esperienza immersiva
Il teaser trailer di “M – Figlio del secolo” è disponibile qui e offre un primo sguardo su quello che si preannuncia un’esperienza immersiva, dove la storia italiana incontra una narrazione moderna e visivamente audace. La decisione di combinare tecniche visive avanzate con una colonna sonora contemporanea dimostra il desiderio di Wright di proporre una serie che non si limiti a raccontare la storia, ma che la faccia vivere agli spettatori in modo coinvolgente e innovativo.
Riflettendo sulla serie
Per gli appassionati di cinema e storia, “M – Figlio del secolo” rappresenta un’opportunità unica per esplorare uno dei periodi più cruciali e controversi della storia italiana attraverso una lente contemporanea. Questo progetto non è solo una serie televisiva, ma un vero e proprio esperimento narrativo che mescola passato e presente in un modo che solo pochi registi osano fare.
Commenti distintivi
Come cinefilo, trovo affascinante e provocatorio l’approccio di Wright. La decisione di utilizzare una colonna sonora techno per un racconto storico può sembrare azzardata, ma può effettivamente servire a rendere il materiale storico accessibile e rilevante per le nuove generazioni. Questo tipo di scelte artistiche dimostrano come il cinema possa essere tanto un artefatto del tempo quanto una visione del futuro.
La serie ha il potenziale per non solo educare il pubblico sui fatti storici, ma anche per sfidare le percezioni e stimolare un dibattito su come raccontiamo e ricordiamo la storia.
“M – Figlio del secolo” si prepara a essere un evento imperdibile per tutti gli appassionati di cinema e storia. La fusione di un racconto storico con tecniche narrative moderne e una colonna sonora audace promette di offrire un’esperienza visiva e emotiva senza precedenti.