Il bagno del diavolo: un tuffo nella psiche oscura del XVIII secolo
La scelta dell’Austria per la corsa agli Oscar nella categoria miglior film internazionale è caduta su un’opera perturbante e intensa: Il bagno del diavolo, un thriller psicologico ambientato nel 1750.
Storia di donne dimenticate
Il film, diretto dal duo di registi austriaci Veronika Franz e Severin Fiala, già noti per “Goodnight Mommy”, racconta una storia di disperazione e ribellione. Ambientato in una rurale Austria del XVIII secolo, vede come protagonista Anja Plaschg, conosciuta nel mondo della musica come Soap & Skin.
Un ritratto complesso e doloroso di Agnes
Plaschg interpreta Agnes, una giovane donna sposata che si sente oppressa in un mondo maschilista, privo di emozioni e dominato dal rigido moralismo religioso. La sua sensibilità e devozione la conducono a una profonda depressione, culminando in un atto di violenza scioccante, che vede come l’unica via d’uscita dalla sua prigione interna.
Puoi vedere il trailer qui.
Un lavoro ispirato a fatti storici
Il bagno del diavolo si basa su documenti storici reali e racconta le storie di donne che, nel disperato tentativo di fuggire alla dannazione promessa dalla fede per i suicidi, si trovavano a dover commettere omicidi. Questo richiamo al passato illumina la condizione femminile dell’epoca, segnata da dogmi religiosi e tabù sociali.
Premi e riconoscimenti
Il film ha già raccolto consensi a livello internazionale, aggiudicandosi l’Orso d’argento per la miglior fotografia di Martin Gschlacht al Festival di Berlino. Questo riconoscimento non solo mette in risalto la qualità tecnica del film, ma evidenzia anche l’abilità dei registi nel creare un’atmosfera immersiva e angosciante attraverso immagini suggestive e simboliche.
La distribuzione internazionale
Shudder, piattaforma di streaming conosciuta per la sua selezione di contenuti horror e thriller, ha acquisito i diritti per la distribuzione del film in Nord America, Regno Unito, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda. A livello globale, la distribuzione è gestita da Playtime.
Il bagno del diavolo è una produzione di Ulrich Seidl Filmproduktion, in co-produzione con Heimatfilm e Coop99 Filmproduktion.
Riflessi di contemporaneità
Analizzando la trama e i temi del film, è inevitabile riflettere su come le dinamiche di oppressione e ribellione, pur appartenendo a un’epoca lontana, trovino eco nella società contemporanea. Il racconto di Agnes non è solo una finestra sul passato, ma una lente attraverso la quale possiamo osservare le lotte di genere e la ricerca di autonomia e identità che molte donne ancora affrontano oggi.
Musica e cinema: un connubio perfetto
Un altro aspetto affascinante di Il bagno del diavolo è senza dubbio la partecipazione di Anja Plaschg. L’artista, conosciuta per la sua musica intensa e emotiva, porta nel film una profondità aggiuntiva, fondendo la sua esperienza musicale con l’arte recitativa.
Se vuoi esplorare di più sulla musica di Soap & Skin, l’artista dietro il talento di Anja Plaschg, puoi ascoltare le sue opere su Spotify.
Uno sguardo verso il futuro
La possibilità che Il bagno del diavolo venga nominato agli Oscar rappresenta non solo un riconoscimento per il talento dei suoi creatori, ma anche un momento significativo per il cinema austriaco e internazionale. Le storie come quella di Agnes, con la loro capacità di toccare temi universali attraverso narrazioni specifiche e potenti, hanno il potenziale di risuonare profondamente con il pubblico di tutto il mondo.
Il riflesso nel cinema moderno
In un panorama cinematografico sempre più attento alle diversità e alla complessità delle esperienze umane, Il bagno del diavolo emerge come un’opera necessaria. Il film ci ricorda che il cinema può essere uno strumento potente per esplorare e comprendere le profondità della condizione umana, offrendo uno specchio in cui riflettere le nostre paure, i nostri desideri e le nostre lotte.
Puoi approfondire la scheda del film e vedere il trailer su Il bagno del diavolo.
Attraverso storie come questa, il cinema continua a dimostrare la sua capacità di interrogare e sfidare le norme sociali, offrendo al pubblico non solo intrattenimento, ma anche catalizzatori per la riflessione e il cambiamento. Nell’attesa di scoprire gli esiti della selezione degli Oscar, Il bagno del diavolo ha già lasciato un segno indelebile nella narrazione cinematografica contemporanea.