Il debutto alla regia di Lawrence Valin: “Little Jaffna” al Festival di Venezia
Una prima mondiale che riflette l’esperienza della diaspora Tamil
Il primo lungometraggio diretto da Lawrence Valin, “Little Jaffna”, è pronto a fare il suo debutto mondiale al Festival del Cinema di Venezia. Una clip del film è stata recentemente rilasciata, offrendo un primo sguardo su questa avvincente narrazione.
Un viaggio nel cuore della comunità Tamil in Francia
“Little Jaffna” esplora l’esperienza della diaspora Tamil in Francia attraverso il prisma della cultura delle gang nel quartiere centrale di Parigi conosciuto informalmente come Little Jaffna, un nome che richiama la capitale della Provincia Settentrionale dello Sri Lanka. Il film, scritto e interpretato dallo stesso Valin, si ambienta sullo sfondo del conflitto civile cingalese che ha devastato il paese insulare dal 1983 al 2009.
Per maggiori dettagli sul film e per vedere il trailer, visita Little Jaffna.
Un percorso segnato dall’esclusione e dalla determinazione
Il cammino di Valin verso la regia ha avuto inizio dopo diverse esperienze di recitazione in cortometraggi e film. La sua partecipazione al film “Dheepan”, vincitore della Palma d’Oro a Cannes, è stata decisiva per il suo percorso. Valin racconta: «Dopo aver partecipato al casting di “Dheepan” per il ruolo principale, mi sono reso conto che quella era un’occasione unica per lavorare con uno dei migliori registi francesi, Jacques Audiard».
Tuttavia, dopo mesi di attesa, gli venne offerto solo un ruolo minore. Questo rifiuto lo spinse a intraprendere la carriera di regista. «Mi sono detto, ‘Se non posso avere ruoli importanti come attore, allora scriverò e dirigerò i miei film’. È stato un punto di svolta per me.»
La lotta per l’identità in un’industria cinematografica stereotipata
Valin ha spesso incontrato difficoltà nel trovare ruoli che riflettessero la sua identità francese-tamil. «Tutti i casting erano per interpretare personaggi indiani. E io continuavo a ripetere, ‘Non sono solo indiano, sono anche francese’. Questa frustrazione mi ha portato a imparare l’inglese con un accento indiano, un’esperienza che ha sottolineato l’insostenibilità degli stereotipi di Hollywood.»
Esperimenti di regia e cortometraggi
Prima di affrontare la sua opera prima, Valin ha affinato le sue abilità di regista con due cortometraggi. Il primo, anch’esso intitolato “Little Jaffna” (2018), è stato il suo progetto di laurea alla scuola di cinema La Fémis. Per questo progetto, Valin ha collaborato con Jesuthasan Anthonythasan, protagonista di “Dheepan”. La seconda opera, ”The Loyal Man”, ha avuto un budget maggiore e una durata più lunga, ed è stata selezionata per Clermont-Ferrand, dove Valin ha vinto il premio come miglior attore.
Un film universale per un pubblico globale
Valin ha mirato a creare un film che risuonasse non solo con il pubblico Tamil, ma anche con un’audience più ampia. «Se faccio un film solo per i Tamil, lo guarderanno in pochi. Devo rappresentare la guerra in modo che tutti possano comprendere cosa sta accadendo», afferma il regista.
Nel cast, Valin ha incluso attori indiani di rilievo come Radikaa Sarathkumar e Vela Ramamoorthy, il cui coinvolgimento ha aggiunto profondità ai personaggi. La comunità Tamil franco-srilankese ha sostenuto il progetto con entusiasmo, specialmente dopo la conferma della partecipazione di Sarathkumar.
Un’identità divisa e una prospettiva unica
Nonostante la rappresentazione del 2009, Valin ha scelto di non specificare date precise nel film per sottolineare la natura continua delle sofferenze raffigurate. «Le persone continuano a soffrire in Sri Lanka. È importante ricordarlo e ascoltare le loro storie.»
Il metodo di Valin, che prevede sia la regia che la recitazione, crea un legame speciale con gli attori molti dei quali sono non professionisti. «Questo è il mio modo di dirigere. Essere nel cuore della creazione con gli altri attori. Loro sono spaventati all’inizio, e io dico, ‘Non preoccuparti, ci sono anch’io. Andremo avanti insieme.’»
Credo che “Little Jaffna” possa diventare un punto di riferimento per film che trattano temi profondi come l’identità e la diaspora. L’approccio personale e autentico di Valin alla narrazione promette di offrire un’esperienza cinematografica che toccherà il cuore di molti.
Per scoprire di più su Radikaa Sarathkumar e Vela Ramamoorthy, potete visitare i loro profili e ascoltare la loro musica su Radikaa Sarathkumar e Vela Ramamoorthy.
Guarda la clip del film qui: Little Jaffna.
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Note finali
“Little Jaffna” potrebbe chiudere la Settimana della Critica di Venezia e sarà poi proiettato al Festival di Toronto, come parte del programma Centrepiece, rappresentato internazionalmente da Charades.