San Sebastian 2023: Sei titoli da tenere d’occhio al WIP Latam
Ogni anno, il Festival di San Sebastian diventa un punto di riferimento per l’industria cinematografica grazie alla sua attenzione sulle opere emergenti dall’America Latina. Dal 23 al 25 settembre, il festival ospiterà il programma WIP Latam (Works in Progress), che presenta sei titoli promettenti provenienti da America Centrale e America del Sud. Questo evento è una vetrina fondamentale per registi, produttori e appassionati in cerca di nuovi talenti e storie avvincenti.
Scoperte cinematografiche dalle Americhe
Negli anni, il programma WIP Latam ha accolto titoli che hanno conquistato i cuori del pubblico e della critica. Tra questi, “Skin in Spring” di Yennifer Uribe Alzate e “Reas” di Lola Arias, presentato al Berlinale Forum. Ogni edizione del festival vede partecipare opere che poi troveranno spazio in eventi cinematografici di rilievo internazionale, come “Maybe It’s True What They Say About Us” di Sofía Paloma Gómez e Camilo Becerra.
Premi e riconoscimenti
Quest’anno, i titoli in concorso gareggeranno per vari premi, tra cui il WIP Latam Industry Award, che include servizi di post-produzione e distribuzione in Spagna, e l’Egeda Platino Industria Award del valore di 30.000 euro. Questi riconoscimenti non solo facilitano la realizzazione dei progetti, ma offrono anche visibilità e supporto ai cineasti coinvolti.
I sei titoli da tenere d’occhio
“Il messaggio” di Iván Fund (Argentina)
Il messaggio è un film avvincente che segna il ritorno di Fund a San Sebastian. Descritto dal regista come un incrocio tra un film di Spielberg e un’opera di Cassavetes, la pellicola è ambientata nella campagna argentina e segue una ragazza e i suoi tutori, che sopravvivono grazie alla sua capacità di comunicare con gli animali. Fund ha già ottenuto successi con “Dusk Stone,” presentato a Venezia e San Sebastian nel 2021.
“Un capo sciolto” di Daniel Hendler (Uruguay)
A Loose End segnala il ritorno del premiato attore con l’Orso d’Argento a Berlino Daniel Hendler nella veste di regista. La storia segue Santiago, un poliziotto di basso rango che fugge in una piccola città uruguaiana per scappare dalla polizia argentina. Con ingegno e determinazione, cerca di ricostruire la propria vita e sognare un futuro migliore.
“Cuerpo Celeste” di Nayra Ilic (Cile)
Cuerpo Celeste esplora la vita di Celeste, un’adolescente che affronta la morte del padre mentre la madre vive una crisi personale. Questo film è il secondo lungometraggio della regista cilena Ilic, la cui opera prima, “Square Meter,” ha partecipato al Palm Springs Festival nel 2011.
“Muña Muña” di Paula Morel Kristof (Argentina)
Muña Muña è una commedia romantica che segna il debutto cinematografico di Kristof. La trama ruota attorno a una infermiera e un giovane turista francese, e la loro storia d’amore che si sviluppa mentre la protagonista si adatta all’idea di un nido vuoto. Il film è finanziato con il supporto dell’INCAA e una campagna di crowdfunding online.
“Se non bruciamo, come illuminiamo la notte?” di Kim Torres (Costa Rica)
Se non bruciamo, come illuminiamo la notte? si concentra su un adolescente che deve adattarsi a una nuova vita in un villaggio rurale segnato da una leggenda terrificante. Kim Torres ha una solida carriera come regista di cortometraggi, con opere presentate in festival come Locarno e Morelia.
“Gemstones” di Simón Vélez (Colombia)
Gemstones è il debutto di Vélez, un produttore colombiano che porta sullo schermo la storia di Machado, un migrante che lavora stagionalmente in Francia. Incaricato di rubare un prezioso smeraldo nella sua terra natale, il protagonista si troverà a confrontarsi con il proprio passato. Vélez ha già mostrato il suo talento con cortometraggi presentati a Locarno e alla Viennale.
Una riflessione personale sul cinema latinoamericano
Il programma WIP Latam è una finestra privilegiata su nuove prospettive e voci emergenti nel cinema latinoamericano. Ogni anno, il festival di San Sebastian si distingue come un palco vibrante per opere che spesso sfuggono ai radar tradizionali. Le storie profondamente radicate nel contesto culturale e sociale delle Americhe non solo offrono un intrattenimento di qualità, ma invitano anche a riflessioni più profonde sulla nostra realtà.
In un’epoca in cui la globalizzazione sembra appiattire le differenze culturali, è essenziale sostenere e celebrare la diversità delle narrazioni cinematografiche. Il WIP Latam di quest’anno promette di essere un mix avvincente di storie personali, sfide sociali e creative innovazioni che, siamo certi, faranno parlare di sé nei festival di tutto il mondo. Restiamo con il cuore aperto e gli occhi puntati su queste gemme del cinema emergente.