Pachinko: un’epopea familiare che continua a incantare
Una serie che lascia il segno
Nella trascinante serie di Apple TV+ “Pachinko”, l’adattamento del romanzo bestseller di Min Jin Lee si evolve ulteriormente con la seconda stagione. Questo dramma familiare, tra i più acclamati della piattaforma, racconta le vicissitudini della famiglia Baek, coreani emigrati in Giappone prima della Seconda Guerra Mondiale. La serie si distingue per la scelta di adottare due linee temporali, abbracciando diverse generazioni e unendo un insolito mix di linguaggi, dal giapponese al coreano.
Un linguaggio visivo e culturale unico
“Pachinko” si distingue soprattutto per la sua attenzione ai dettagli storici e culturali. La serie utilizza un sistema di sottotitoli colorati per distinguere tra giapponese e coreano, riflettendo il modo in cui i giovani della famiglia Baek mescolano le lingue come forma di assimilazione. È un dettaglio che arricchisce l’esperienza visiva e culturale dello spettatore.
La stagione che esplora nuove dimensioni
Nella seconda stagione, “Pachinko” si allontana ulteriormente dal libro, esplorando territori narrativi nuovi ma inevitabili. La serie, infatti, ha raggiunto l’arco temporale del 1989 già previsto nell’opera di Min Jin Lee. Tuttavia, lo showrunner Soo Hugh e il suo team continuano a fare giustizia ai personaggi di Lee, mantenendo intatto lo spirito epico e storico della saga familiare.
La guerra e le sue cicatrici
La seconda stagione è dominata dall’evento cruciale della Seconda Guerra Mondiale, che segna profondamente i protagonisti. Sunja (interpretata da Minha Kim), una giovane coreana, si ritrova a Osaka con due figli piccoli e il marito incarcerato. Per garantire la sopravvivenza della famiglia, il cognato Yoseb (Junwoo Han) trova lavoro in una fabbrica di armi a Nagasaki, aggiungendo un ulteriore grado di tensione e preoccupazione.
Kim offre una performace eccezionale che mostra Sunja crescere da adolescente ingenua a donna temprata. L’evoluzione dei suoi figli, Noa e Mozasu, introduce nuove dinamiche e sfaccettature alla storia già complessa della famiglia Baek. Noa è uno studente diligente e inquieto, mentre Mozasu è rumoroso e ribelle, lottando contro i pregiudizi anti-coreani.
Il ruolo di Koh Hansu
Una delle figure chiave di questa stagione è Koh Hansu (Lee Minho), un mediatore coreano diventato figura influente nella malavita giapponese. Lee, un noto attore coreano, interpreta Koh con un carisma magnetico e aggiunge profondità al suo personaggio, rendendo comprensibili le scelte moralmente ambigue che compie per sopravvivere.
Le sfide della linea temporale moderna
La linea temporale moderna, concentrata su Solomon (Jin Ha), nipote di Sunja, affronta difficoltà nell’estendere la trama. Solomon, che ha lasciato una banca dopo un affare fallito, lotta per riscattare la sua dignità professionale, mostrando come le ferite del passato influenzino il presente. La sua storia conferma il tema ricorrente della serie: il trauma generazionale e il ciclo di oppressione che perseguita la famiglia Baek.
Una prospettiva rinnovata
La seconda stagione di “Pachinko” culmina in una serie di momenti emozionanti, senza mai cadere nel banale sentimentalismo. Ogni scena, dai decessi strazianti agli amori impossibili, è trattata con una cura e una delicatezza che riflettono l’amore collettivo e l’enorme sforzo messi nella produzione della serie.
“Pachinko” è una serie che celebra la resilienza umana di fronte alle avversità storiche. Come Sunja desidera per i suoi discendenti, la serie onora ciò che è stato prima, pur mantenendo uno spirito d’innovazione e adattamento che assicura la sua rilevanza nel panorama televisivo moderno.
Tuffati nella prima puntata della stagione 2 di Pachinko ora in streaming su Apple TV+, con nuovi episodi ogni venerdì.
Per chi ama il cinema e le serie TV
La narrazione di serie come “Pachinko” offre una finestra su periodi storici e culture spesso trascurati. Attraverso un’attenzione ai dettagli e una profondità emotiva rara, queste serie ci ricordano l’importanza di esplorare storie diverse e complesse. Ogni episodio rappresenta un’opportunità per approfondire la nostra comprensione del mondo e delle esperienze umane.