la vivace esibizione dei Phoenix alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi
Una serata indimenticabile con la band indie rock francese
Durante la conclusione delle Olimpiadi di Parigi, la celebre band Phoenix ha regalato una performance elettrizzante al pubblico e agli atleti presenti. La serata si è svolta al Stade de France, e tra momenti di pura musica e emozioni di festa, non sono mancate situazioni inaspettate e adrenaliniche.
L’incertezza e l’euforia degli atleti
Thomas Mars, il frontman del gruppo, ha condiviso alcune delle sue preoccupazioni riguardo alla sicurezza durante l’esibizione: “Siamo soliti esibirci dal vivo, ma la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi è stata un evento unico. Gli atleti erano sopraffatti dall’euforia, salivano sui maxischermi, rischiando di cadere. Durante le prove ci avevano detto di evitare i maxischermi perché non erano sicuri.”
Un pubblico fuori controllo
Mars ha spiegato come, nonostante le indicazioni ricevute durante le settimane di prove, la situazione sia sfuggita al controllo: “Abbiamo visto circa 400 persone sui maxischermi. Questo ci ha spaventati, ma allo stesso tempo abbiamo continuato a suonare cercando di non pensare a quello che stava accadendo.”
Link al trailer dell’esibizione di Phoenix: Lisztomania
L’improvvisazione sul palco
Ad un certo punto, la situazione ha preso una svolta ancora più imprevedibile quando gli atleti hanno invaso il palco, un momento che Mars ha sottolineato non essere stato pianificato: “Siamo un po’ abituati agli invadenti del palco. Come dice il nostro chitarrista Brancowitz, ‘È una cosa che succede’. Tuttavia, una cosa è certa: abbiamo avuto le mani sudate per tutta l’esibizione!”
Laurent Brancowitz, il chitarrista della band, ha aggiunto che la band aveva carta bianca per la performance: “L’unica richiesta era di fare il concerto per gli atleti, perché sono loro gli eroi. Ma non immaginavamo di avere il pubblico a un metro di distanza.”
Un’esperienza musicale intergenerazionale
La serata è diventata ancora più memorabile con la presenza di altri artisti iconici. Air, altro pilastro della scena musicale francese, e DJ Kavinsky hanno condiviso il palco con Phoenix. Il connubio di stili musicali, dal jazz al rock, ha reso l’esperienza unica. Durante l’esibizione, Kavinsky e la cantante belga Angèle hanno suonato “Nightcall”, brano manifesto del film “Drive” di Nicolas Winding Refn.
Link al trailer di Drive: Drive
Air, insieme ai Phoenix, hanno poi eseguito “Playground Love”, un tributo al film “The Virgin Suicides” diretto da Sofia Coppola, la moglie di Thomas Mars.
Link al trailer di The Virgin Suicides: The Virgin Suicides
La mano della direzione artistica
Sotto la guida del direttore artistico Thomas Jolly, la cerimonia si è conclusa con il passaggio del testimone ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. Il segmento dedicato a LA2028 ha visto la partecipazione di artisti di fama mondiale come H.E.R., che ha entusiasmato il pubblico cantando l’Inno Nazionale degli Stati Uniti, e Tom Cruise, che ha fatto un ingresso spettacolare calandosi dal tetto dello stadio per prendere la bandiera olimpica dalle mani della campionessa Simone Biles e del sindaco di Los Angeles, Karen Bass.
Performance pre-registrate dei grandi artisti
Mentre gli atleti e il pubblico francese si godevano l’energia del momento, le esibizioni di Billie Eilish, Red Hot Chili Peppers e Snoop Dogg sono state trasmesse su maxischermi. Questi artisti avevano registrato le loro performance in anticipo a Long Beach, regalando comunque momenti di grande intensità e spettacolo.
Link agli album su Spotify:
Un evento senza precedenti
La cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi sarà ricordata non solo per l’energia contagiosa della musica, ma anche per l’inedita vicinanza tra atleti e artisti. Questo evento ha dimostrato come lo sport e l’arte possano fondersi creando momenti di autentica magia e condivisione.
L’evento è stata una celebrazione della diversità musicale e culturale, un ricordo indelebile per chi ha avuto la fortuna di farne parte. La serata al Stade de France non è stata solo un altro concerto, ma una sinfonia di emozioni, una vera e propria festa della vita.