Un viaggio in mondi paralleli: ‘Sew Torn’, una commedia grottesca tra crime e cucito
Cosa succede quando diversi universi paralleli, ognuno con le proprie regole stravaganti, si scontrano in un unico film? ‘Sew Torn’ offre una risposta eccentrica a questa domanda, presentando una fantasia criminale che gioca con l’innocenza e la colpevolezza, mescolando la grinta dei noir con la fantasia più sfrenata. Questo debutto del regista Freddy Macdonald, giovane autore-regista–montatore nato dopo l’uscita del celebre ‘Run Lola Run’, si distingue per la sua originalità e il suo racconto vivace.
Il debutto di Freddy Macdonald
Nonostante peschi apertamente dalla struttura narrativa di ‘Run Lola Run’, ‘Sew Torn’ riesce a ritagliarsi uno spazio tutto suo. Caratterizzato da una miscela di comicità artigianale e suspense da neo-noir, il film si concentra su una protagonista che ricorda un MacGyver tutto femminile, armata di ago e filo. La trama può sembrar bizzarra e stirata oltre il dovuto, ma la creatività di Macdonald attira l’attenzione, facendo presagire un futuro promettente per il giovane cineasta.
Sew Torn non è solo un’idea brillante estesa dal breve omonimo del 2019, ma un’opera capace di ottenere riconoscimenti importanti, come l’acquisizione da parte di Searchlight Pictures e l’invito al prestigioso AFI Conservatory. Pur conservando alcune caratteristiche “studentesche”, come i dialoghi semplici e diretti, il film brilla per la sua agilità tecnica e la vivacità narrativa. Dopo un’accoglienza positiva al SXSW, la co-produzione svizzero-statunitense ha debuttato anche a Locarno, attirando l’attenzione dei distributori di film indipendenti di genere.
La trama: una cascata di scelte
La protagonista, Barbara (interpretata da Eve Connolly), introduce il film ripetendo un mantra sul potere delle scelte, un tema che si ripete più volte nel corso del racconto. Orfana e sola, Barbara cerca di mantenere a galla la piccola impresa di sartoria mobile ereditata dalla madre, ma si trova al limite della sopravvivenza. Un giorno, un’imprevista serie di eventi la porta a imbattersi in una scena del crimine: motociclisti feriti, cocaina sparsa sull’asfalto e una valigetta piena di denaro.
Barbara si trova di fronte a tre opzioni: rubare il bottino, chiamare la polizia o semplicemente andarsene. Ogni scelta porta a conseguenze diverse, tutte coinvolgendo il gangster psicotico Hudson (John Lynch) e la schietta sceriffa anziana Ms. Engel (K Callan). La protagonista utilizza le sue capacità di cucito per uscire da situazioni sempre più complicate, creando situazioni tanto assurde quanto avvincenti.
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Effetti visivi e atmosfera
Gli scenari costruiti dalle mani di Barbara sono esilaranti nella loro assurdità: fili e spaghi diventano trappole, argani e strumenti di fuga. Una delle scene più memorabili vede Barbara impegnata in una coreografia di combattimento attraverso un labirinto di cotone, accompagnata dalla canzone vintage di Betty Hutton, ‘The Sewing Machine’. Tutto questo contribuisce a creare un’atmosfera di gioco onirico, in cui la realtà può essere smontata e ricostruita a piacimento.
Grazie alla cinematografia satura di Sebastian Klinger e al design scenografico accogliente e sfumato di Viviane Rapp, ‘Sew Torn’ evoca una sorta di città giocattolo per adulti, dove il tempo e la mortalità sono soggetti a continue modifiche.
Riflessioni personali sul film
Guardando ‘Sew Torn’, è impossibile non rimanere colpiti dalla creatività di Freddy Macdonald. La sua capacità di intrecciare elementi disparati in un racconto unico è un chiaro segno di potenziale futuro nel panorama cinematografico. Se riesce a mantenere questa audacia sperimentale, affinando allo stesso tempo le sue tecniche narrative, potrebbe davvero diventare la prossima grande promessa del cinema.
Ogni cinefilo dovrebbe tenere d’occhio Macdonald e, nel frattempo, godersi questo piccolo gioiello grottesco. In un’epoca in cui la maggior parte dei film tende a seguire formule collaudate, ‘Sew Torn’ rappresenta una fresca ventata d’aria con il suo mix di assurdo, tensione e pura inventiva.