Mar Coll e il nuovo capitolo del cinema catalano
Mar Coll, una delle figure di spicco del Nuovo Cinema Catalano, continua a sfidare il pensiero convenzionale attraverso il suo lavoro cinematografico. La sua carriera ventennale include opere come “Tre Dias Con la Familia” che esplorano l’ipocrisia della classe media, “Matar al Padre” che mette in luce il patriarcato comico del narcisismo paterno, e “Això No És Suècia” che critica la superiorità dei modelli sociali scandinavi. Nel suo nuovo progetto, “Salve Maria”, Coll porta il suo impegno verso territori inesplorati, interrogandosi su un tema ancora tabù nel 2024: la maternità.
Un progetto audace: “Salve Maria”
Il film “Salve Maria” esordisce nella competizione internazionale del Locarno Film Festival e rappresenta una deviazione dalla tradizionale modalità naturalistica di Coll. Qui, la regista adotta uno stile da thriller psicologico, dando vita a una narrazione che miscela angoscia, colpa e mostruosità.
Maria, una promettente scrittrice e nuova madre, è perseguitata dalla minaccia di un mostro: se stessa. Scopre un articolo su una donna francese a Barcellona che ha annegato i suoi gemelli di dieci mesi nella vasca da bagno, un evento che inizia a ossessionarla. Da quel momento, lo spettro dell’infanticidio aleggia sulla sua vita come una possibilità inquietante.
Scopri il trailer di “Salve Maria”
Una produzione multifacetica
“Salve Maria” è prodotto da María Zamora di Elástica Films e Escándalo Films, una delle case di produzione di punta del cinema d’autore spagnolo. Elástica Films gestisce anche la distribuzione domestica in Spagna.
L’evoluzione stilistica di Coll
Coll ha sempre affrontato il conformismo con un approccio intellettualmente stimolante e critico. Tuttavia, con “Salve Maria”, decide di spingersi oltre, abbracciando il thriller psicologico. Questo cambiamento è stato ispirato dal romanzo “Mothers Don’t” di Katixa Agirre, un’opera che differisce dalla naturalezza tipica delle sue precedenti produzioni. Coll intendeva creare un film atmosferico, capace di evocare esperienze viscerali e fisiche.
La rappresentazione della mostruosità
Una delle scene chiave di “Salve Maria” vede la protagonista visitare una chiesa gotica nel villaggio pirenaico di Taüll. Il film affronta il tabù e il senso di colpa legati all’idea che una madre possa non essere idonea al ruolo. La presunzione comune è che una donna, per il semplice fatto di aver partorito, sia automaticamente capace di amare e crescere un bambino.
La colonna sonora
Un altro elemento distintivo del film è la colonna sonora, composta da Zeltia Montes, vincitrice del Premio Goya per la Miglior Colonna Sonora Originale con “El Buen Patrón”. Registrata a Budapest, la colonna sonora gioca un ruolo cruciale nel creare l’atmosfera del film, suggerendo un cinema che ama il linguaggio visivo e sonoro tipico dei film classici.
Riflessioni personali
Il nuovo lavoro di Coll rappresenta anche una riflessione sulla mostruosità come concetto sociale. Le madri disfunzionali sono spesso percepite come creature extraterrestri, simili ai mostri raffigurati nei bestiari medievali, animali sconosciuti e per questo dipinti come mostruosi. Questo pregiudizio rende difficile parlare di tali temi, creando un circolo vizioso di colpa, vergogna e ostracismo.
In un mondo in cui la società spesso cerca di relegare le emozioni e le esperienze complesse ai margini, ”Salve Maria” emerge come un’opera coraggiosa che invita alla riflessione. Riuscirà Mar Coll a rompere questi tabù con il suo nuovo film? Solo il tempo e le reazioni del pubblico ci daranno la risposta.
La nuova generazione del cinema di genere
L’uso del genere cinematografico per trattare temi sociali è una tendenza crescente tra i registi più giovani. Questa generazione desidera creare film cinematografici, distaccandosi dal linguaggio televisivo. Coll stesso afferma di voler fare film che abbiano un amore per il linguaggio, utilizzando risorse narrative, il formato 35mm, scene espressive e colonne sonore classiche per sostenere il ritmo e la tensione drammatica.
Esplora la colonna sonora di “Salve Maria”
Conclusioni e aspettative
Mar Coll con “Salve Maria” non solo sfida i limiti del cinema catalano, ma apre anche un dialogo profondo su temi raramente esplorati. Il film promette di essere un’esperienza coinvolgente e riflessiva, che continuerà a far parlare di sé nel panorama cinematografico internazionale.