Il Festival del Cinema di Sarajevo si reinventa nel futuro
Un festival con radici storiche
Il Sarajevo Film Festival è da sempre un’istituzione preziosa nella capitale bosniaca. Nato durante il tragico assedio della città negli anni ’90, ha consolidato un profondo legame con il contesto culturale e storico locale. Quest’anno, tuttavia, il festival non si limita a celebrare il suo passato glorioso, ma guarda con determinazione al futuro.
Cambiamenti nella location: un nuovo punto di partenza
La 30ª edizione del festival sarà caratterizzata da un cambio significativo nella sua struttura logistica. Le attività si sposteranno dalla storica città vecchia di Sarajevo alla parte moderna della città. Questo cambiamento segna un passo avanti importante per l’evento, che continuerà a evolversi e a adattarsi ai tempi.
Jovan Marjanović, il direttore del festival, è una figura chiave in questa trasformazione. Entrato nel team del festival vent’anni fa come giovane studente, Marjanović ora guida l’evento con una visione chiara: “Siamo completamente focalizzati sul futuro,” afferma. “Ci stiamo preparando per i prossimi 25-30 anni.”
Nuove sedi per un festival in crescita
Negli anni precedenti, il cuore pulsante del festival era situato attorno al rinomato Hotel Europe e al Teatro Nazionale, ospitato nel suggestivo Quartiere Turco. Ora, il fulcro delle attività si sposterà nel moderno Hotel Holiday e nei vicini Cineplexx Cinemas, un multiplex di otto sale costruito nel 2021. Di fronte, un nuovo cinema all’aperto sarà inaugurato come sede per le proiezioni, affiancato dal Festival Garden, il nuovo epicentro degli eventi che ospiterà il party di apertura del festival (dal 16 al 23 agosto).
Un nuovo volto per il programma CineLink
Anche l’iconico Hotel Europe, edificio simbolo con oltre 140 anni di storia, vedrà un cambiamento significativo. Non sarà più il centro del programma industriale CineLink, che si sposterà nel moderno Swissotel, riflettendo il desiderio di rigenerare e rivitalizzare nuovi spazi urbani per la cultura e l’intrattenimento.
Marjanović spiega: “Si tratta di trovare nuovi spazi in questa città e fare del festival una parte integrante di essi, rigenerandoli e rivendicandoli per la cultura.”
Apertura con un’anteprima mondiale
Il festival aprirà il 16 agosto con l’anteprima mondiale di “My Late Summer”, l’ultimo lavoro del regista premio Oscar Danis Tanović. Questo film, una commedia-dramma, racconta la storia di una giovane donna che si reca su un’isola remota per risolvere un’eredità familiare, confrontandosi con domande sul suo passato e la sua identità. Tanović è figura di spicco del cinema bosniaco, vincitore di due Orsi d’Argento a Berlino e onorato nel 2014 con il Premio Honorary Heart of Sarajevo.
Competizione e nuove voci
Quest’anno, 54 film, tra cui 19 anteprime mondiali, si contenderanno i premi Heart of Sarajevo nelle quattro sezioni di competizione: lungometraggi, documentari, cortometraggi e film studenteschi. Tra i film in gara, “Dwelling Among the Gods” di Vuk Ršumović e “Mother Mara” di Mirjana Karanović si distinguono per la loro qualità e originalità.
Otto film ambiranno ai massimi riconoscimenti nella competizione per i lungometraggi, come “Three Kilometers to the End of the World” di Emanuel Pârvu e “Holy Electricity” di Tato Kotetishvili, fresco di anteprima a Locarno.
Stelle e premi speciali
L’edizione di quest’anno sarà impreziosita dalla presenza di grandi nomi del cinema internazionale. Il due volte premio Oscar Alexander Payne riceverà l’Honorary Heart of Sarajevo Award e terrà una masterclass. John Turturro e Meg Ryan saranno ospiti d’onore, presentando alcune delle opere più celebri della loro carriera e ricevendo premi per i loro successi.
Tra gli illustri ospiti, anche il regista palestinese Elia Suleiman sarà celebrato con una retrospettiva delle sue opere selezionate.
Una giuria di alto profilo
La giuria della competizione per i lungometraggi sarà guidata dal candidato all’Oscar Paul Schrader, affiancato da altre personalità influenti come l’attrice e produttrice svedese Noomi Rapace e il regista finlandese Juho Kuosmanen.
Un nuovo inizio per Sarajevo
Con una programmazione ricca e una visione innovativa, il festival di quest’anno si prepara a superare i risultati record dell’anno scorso. Marjanović prevede una straordinaria affluenza di pubblico e una continua crescita della kermesse: “Trent’anni di un festival che porta energia positiva e una buona visibilità alla città ogni anno… è straordinario. Questo crea molto orgoglio nei cittadini e nel paese.”
Per ulteriori dettagli sui film e per vedere i trailer, visitate la pagina Film My Late Summer: My Late Summer.
Questo festival continua a essere un luogo di scoperta e celebrazione del talento regionale, con un tocco di glamour hollywoodiano. Un evento che, nonostante il passare degli anni, riesce sempre a reinventarsi, portando nuova vita e cultura nella città di Sarajevo.