La vita controversa di Scott Thorson: tra Liberace e il Massacro di Wonderland
Un percorso segnato dal successo e dalle ombre
Scott Thorson, noto ex amante del leggendario intrattenitore Liberace e testimone chiave nel processo per gli omicidi del 1981 noti come Wonderland Massacre, è deceduto a Los Angeles il 16 agosto all’età di 65 anni. Soffriva di cancro e disturbi cardiaci ed era ricoverato in una struttura sanitaria della città.
Il rapporto con Liberace: amore e causa legale
Il nome di Thorson è salito agli onori della cronaca nel 1982, quando ha intentato una causa per palimonia da 113 milioni di dollari contro Liberace. Questo procedimento legale ha attirato una grande attenzione mediatica, con Liberace che negava in tribunale di essere gay e di avere avuto una relazione con Thorson. La causa è stata risolta nel 1986 con un accordo di 75.000 dollari in contanti, tre automobili e tre cani del valore totale di 20.000 dollari. Liberace è poi deceduto nel 1987 per complicanze legate all’HIV/AIDS.
Nel 1988, Thorson ha pubblicato il libro “Behind the Candelabra: My Life with Liberace”, dettagliando la sua relazione con l’intrattenitore. Il libro racconta come Liberace abbia pagato le sue chirurgie estetiche, inclusa una rinoplastica e un impianto al mento, per farlo somigliare a una versione più giovane dello stesso Liberace. Durante i sei anni della loro relazione, Thorson è stato parte integrante dello spettacolo di Las Vegas di Liberace, apparendo come autista e trasportando l’intrattenitore sul palco in una uniforme tempestata di diamanti. La loro relazione è terminata quando Thorson è caduto profondamente nella dipendenza dalle droghe.
L’adattamento cinematografico
La storia turbolenta tra Thorson e Liberace è stata adattata nel pluripremiato film HBO “Behind the Candelabra”, diretto da Steven Soderbergh, con Michael Douglas nel ruolo di Liberace e Matt Damon in quello di Thorson. Il film ha ottenuto grande successo e ha vinto numerosi premi Emmy.
Il coinvolgimento nel massacro di Wonderland
L’esistenza di Thorson non è stata però limitata alla sua vita con Liberace. Nel 1989, è stato coinvolto nell’inchiesta sull’Eddie Nash, un proprietario di nightclub e spacciatore di droga, riguardo al suo presunto ruolo nell’ordinare gli omicidi del 1981 a Laurel Canyon. Nash era infuriato dopo che gli abitanti della casa di Wonderland Avenue avevano derubato la sua dimora, ferendo una guardia del corpo. Il porno attore John Holmes, dipendente da droghe, era stato nella casa di Nash in tre occasioni lo stesso giorno, suscitando i sospetti di Nash che ha ordinato ai suoi complici di interrogare Holmes riguardo i responsabili del furto.
Thorson ha testimoniato di essere stato presente nella casa di Nash per acquistare droga e di aver assistito Holmes legato a una sedia, picchiato e minacciato fino a rivelare l’identità dei ladri. Due giorni dopo, individui non identificati hanno fatto irruzione nella casa di Wonderland, armati di martelli e tubi di metallo. Ron Launius, William “Billy” Deverell, Joy Miller e Barbara Richardson, quest’ultima compagna di un complice, sono morti per lesioni causate da oggetti contundenti. Susan Launius è stata l’unica superstite dell’attacco. Anche se Thorson ha accusato Nash di pianificare gli omicidi in tribunale, il processo si è concluso con una giuria impantanata e Nash non è mai stato condannato; è morto nel 2014.
Altri capitoli di una vita tribolata
La vita di Thorson è stata caratterizzata da continui problemi con l’abuso di alcol e droghe, oltre a vari problemi legali. Nel 2008 ha ricevuto una condanna a quattro anni di carcere per reati di droga e furto.
La cultura pop e il caso Wonderland
Gli eventi del massacro di Wonderland hanno ispirato una scena memorabile nel film “Boogie Nights“, dove Mark Wahlberg interpreta un personaggio simile a John Holmes che tenta di derubare un personaggio ispirato a Nash, interpretato da Alfred Molina. Inoltre, è stata recentemente realizzata una docuserie in quattro parti intitolata “The Wonderland Massacre & The Secret History of Hollywood“, diretta da Alison Ellwood e basata su un podcast del 2022. La serie è disponibile su MGM+ dal 8 settembre.
Per chi fosse interessato ad approfondire queste storie, vi consiglio di dare un’occhiata ai trailer disponibili online. Ad esempio, il trailer di Behind the Candelabra offre una visione del film sugli anni con Liberace, mentre il trailer della docuserie “The Wonderland Massacre & The Secret History of Hollywood” esplora uno dei capitoli più oscuri di Hollywood.
Approfondire queste storie può offrirci uno sguardo più completo non solo sui fatti in sé, ma anche sul contesto culturale di quei periodi, permettendoci di comprendere meglio le dinamiche e le complessità delle vite dietro ai titoli dei giornali.