Una nuova visione del cinema indipendente: No Sleep Till
Un’introduzione suggestiva
Il debutto alla regia di Alexandra Simpson con “No Sleep Till” offre uno sguardo suggestivo e visivamente affascinante su un piccolo paese di spiaggia in Florida, minacciato da un uragano. Con le riprese curate da Sylvain Froidevaux, il film riesce a trasmettere l’umidità del luogo, mentre adolescenti festeggiano e praticano lo skateboard, e una ragazza gestisce una bottega di souvenir che difficilmente attira clienti.
Un cast di personaggi peculiari
Nel microcosmo creato da Simpson, incontriamo diversi personaggi emblematici: un aspirante comico e il suo amico che non riesce a sfondare nei club più importanti del nord, un cacciatore di tempeste dallo spirito zen e custodi di una piscina pubblica. Tutti vivono sotto la minaccia della gentrificazione che potrebbe cacciarli fuori dalla loro amata cittadina.
Un viaggio personale dal cuore all’Atlantico
Simpson, nata a Parigi e cresciuta lì, ha trascorso le estati nella cittadina costiera di Neptune Beach, in Florida, dove è ambientata gran parte del film. Il film cattura un ritratto di una realtà che sta lentamente scomparendo nello stato.
Quando si tratta di mostrare specificamente questi luoghi, Simpson osserva: “Sono stati scelti perché rappresentano una delle ultime vestigia della vecchia Florida… ogni volta che torno, tutto è più grande, più curato.” Posizionare la storia durante un uragano imminente sottolinea la fragilità delle antiche case di legno, creando una tensione palpabile nel film.
Uno sguardo esterno e universale
Nonostante la familiarità con i luoghi, Simpson ha adottato un punto di vista quasi alieno, europeo. “Ho affrontato questo progetto con occhi di un europeo, anche se conosco questa città come il palmo della mia mano,” racconta la regista.
Alla stesura del copione, Simpson non cercava di creare una narrazione lineare. “Non si trattava di raccontare una storia che evolvesse, ma di testimoniare comportamenti specifici e una poesia particolare nella vulnerabilità. L’avere un cast corale mi ha permesso di esplorare a fondo tutto questo, lavorando sul tono e l’atmosfera del luogo, senza essere vincolata a una trama suspense.”
Una riflessione sulle radici e l’identità
I personaggi di Simpson trovano un potere unico nella loro stessa isolamento, unito a un senso di appartenenza a questa città così specifica, che conferisce loro una certa grazia.
“No Sleep Till” è frutto del collettivo cinematografico Omnes Film, che ha visto precedenti lavori come “Christmas Eve in Miller’s Point” e “Eephus” proiettati alla Quinzaine dei Registi di Cannes.
Un’amicizia professionale fruttifera
Per caso Simpson vide un poster del film “Ham on Rye” di Tyler Taormina e ne rimase affascinata. Lo contattò e nacque così una collaborazione fruttuosa, con Taormina che divenne produttore del film.
Il team tecnico di “No Sleep Till” è composto da amici di Simpson della scuola di cinema di Ginevra, dove hanno esplorato diversi modi di avere una visione cinematografica, sotto la guida di cineasti diversi durante workshop sperimentali.
Un futuro promettente
Simpson ha già in mente il suo prossimo progetto, un film con una narrazione più tradizionale ambientato in una piccola cittadina rurale americana. L’intenzione è esplorare la relazione tra due giovani sorelle e il loro padre malato, vicino a una fiera che tinge gli eventi di sfumature particolari.
Con questo nuovo film, Simpson intende sfidare se stessa in uno stile di scrittura più lineare, segno di un’evoluzione naturale nel suo percorso creativo.
Per accedere ulteriori dettagli e risorse multimediali sul film, puoi guardare il trailer di No Sleep Till.
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