‘The deliverance’: il lato oscuro di Glenn Close nel film di Lee Daniels
Spoiler alert: Questo articolo contiene dettagli della trama di “The Deliverance”, attualmente disponibile su Netflix.
L’importanza del trasformarsi
L’arte visiva e interpretativa di un attore passa spesso attraverso trasformazioni fisiche impressionanti, e Glenn Close ne ha dato una prova eccezionale nel nuovo film di Lee Daniels, “The Deliverance”. Il film, ispirato a una storia vera, segue le vicende di Ebony (interpretata da Andra Day), una madre single che si trova ad affrontare eventi terrificanti in una casa apparentemente infestata.
La metamorfosi di Alberta
Glenn Close, che interpreta Alberta, nonna malata di cancro, vede il suo personaggio trasformarsi radicalmente durante il film. La possessione demoniaca che colpisce Alberta richiede una metamorfosi tale da renderla quasi irriconoscibile, e la chiave di questa trasformazione è stato l’uso delle lenti a contatto nere.
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Dietro le quinte della trasformazione
Dietro a questa straordinaria trasformazione c’è lo speciale make-up artist Jason Collins, che ha lavorato intensamente per creare un aspetto demoniaco credibile senza nascondere del tutto l’identità del personaggio di Alberta. Collins ha spiegato che uno degli elementi cruciali è stato convincere Glenn Close a indossare delle lenti a contatto speciali che coprono la sclera (la parte bianca dell’occhio), donando così un aspetto inquietante e ultraterreno.
“Nothing says evil like black sclera contact lenses,” ha affermato Collins.
Glenn Close ha dimostrato la sua professionalità accettando questa sfida fisica per rendere la propria interpretazione ancora più autentica. Le lenti non solo contribuivano all’aspetto demoniaco, ma le consentivano anche di sentire la presenza del personaggio.
La creazione di un volto demoniaco
Oltre alle lenti, il team di trucco ha dedicato ore al perfezionamento del volto di Alberta per renderlo più sinistro. Collins ha rivelato che il processo di applicazione del trucco includeva:
- Prostetici speciali per coprire sopracciglia e collo, dando alla pelle un aspetto cadente.
- Vene artificiali per rendere la pelle traslucida, ottenendo un effetto inquietante.
- Una calotta calva con capelli inseriti uno ad uno per un effetto realistico.
Questi dettagli estetici, insieme ai denti demoniaci creati da Chris Lyons di Fangs FX, rendevano evidente il cambiamento di Alberta in una creatura maligna.
Un’interpretazione straordinaria
Un elemento distintivo della trasformazione è stato l’uso dei denti demoniaci, più grandi e voluminosi del normale, per rendere immediatamente chiaro agli spettatori che il personaggio non era più la stessa Alberta conosciuta all’inizio del film.
Collins ricorda una delle idee brillanti di Glenn Close per aggiungere ulteriore autenticità al suo personaggio posseduto: le unghie lunghe e fungose dei piedi. Un dettaglio sinistro che ha trovato l’appoggio entusiasta di Lee Daniels.
Riflessioni sull’arte del trucco e la performance attoriale
La profondità e la complessità del trucco utilizzato in “The Deliverance” non solo hanno trasformato fisicamente Glenn Close, ma hanno anche permesso di esplorare temi più sottili e profondi riguardanti il male e la sofferenza umana. Questa trasformazione non è solo un grande esempio di maestria tecnica ma anche di come il trucco possa influenzare e arricchire una performance attoriale.
“The Deliverance” rappresenta un’ulteriore testimonianza del talento di Glenn Close e della sua dedizione alla recitazione, così come dell’abilità del team di effetti speciali, che hanno saputo trasformare una storia di possessione in un viaggio visivo coinvolgente e disturbante.
Guardando a fondo nella pellicola, è interessante riflettere su come l’elemento soprannaturale sia stato affrontato attraverso dettagli visivi così accurati e realistici. La performance di Glenn Close, unita alla straordinaria competenza del suo team di trucco, eleva “The Deliverance” a un livello superiore di narrazione cinematografica, dove l’orrore diventa quasi palpabile grazie a un lavoro di squadra impeccabile.
Per chi è appassionato di cinema e degli aspetti tecnici dietro la macchina da presa, “The Deliverance” offre uno spaccato affascinante su cosa significa creare visivamente il male attraverso il trucco e la dedizione alle arti performative.
Guarda il trailer di “The Deliverance” per avere un’anticipazione visiva di questa incredibile trasformazione.