Courtney B. Vance: ricordi di James Earl Jones e la famiglia di “Fences”
Courtney B. Vance, attore vincitore di Tony ed Emmy nonché presidente della SAG-AFTRA Foundation, condivide i suoi ricordi del leggendario James Earl Jones, conosciuto affettuosamente come “Jimmy.” I due si incontrarono per la prima volta negli anni ’80 mentre interpretavano “Fences,” il dramma di August Wilson che vinse il Premio Pulitzer e quattro Tony Awards, inclusa la statuetta per miglior attore protagonista a Jones.
Un’amicizia nata sul palcoscenico
Sei mesi fa, Courtney si trovava nel nord dello stato di New York, presso la residenza di James Earl Jones. La famiglia era riunita, ridendo e ricordando i tempi passati. Jimmy scherzava dicendo: “Courtney, mi hanno talmente protetto in questa bolla che penso vivrò fino a 100 anni.” In quel momento, Courtney rispose: “Jimmy, so che lo farai.” Non riuscirono a parlare di “Fences” e di quanto significasse quel periodo per loro, un rimpianto che Vance porta con sé.
La nascita della compagnia di “Fences”
Negli anni ’80, grazie al direttore e insegnante Lloyd Richards, gli spettacoli di August Wilson venivano portati in tutti i teatri regionali, affinando il lavoro via via. Quando finalmente arrivarono a New York, erano compatti come un tamburo, diventando una vera famiglia: James Earl, Mary Alice, Ray Aranha, Frankie Faison, Charlie Brown, Karima Miller, la sua sostituta Tatyana Ali e Courtney stesso.
Primi passi e lezioni di teatro
Al primo incontro, Courtney non sapeva come rivolgersi a Jones, chiamandolo “Sir.” Era l’unico a non conoscere nessuno e, fresco di teatro, non distingueva neanche il palco principale da quello secondario. Fu una vera scuola di vita: i colleghi lo guidarono passo dopo passo.
Durante la lettura del copione, si raccontavano aneddoti e l’atmosfera era informale. Courtney, inizialmente impaziente, non capiva perché non mettessero subito in scena lo spettacolo. Solo dopo comprese che quei momenti erano cruciali per vivere emotivamente la storia.
Dalla teoria alla pratica
Quando finalmente misero in piedi lo spettacolo, dovette combinare fisico ed emotivo contemporaneamente, una sfida non da poco che si rivelò perfetta per il suo ruolo di Cory, il figlio più giovane. Un giorno, Lloyd Richards gli chiese di osservare due gesti fisici di James Earl e incorporarli nella sua performance. Courtney scelse il gesto della mano durante il comando “Ora vai a tagliare quelle tavole” e il pugno al petto durante un dialogo.
Il momento clou ai Tony Awards
Nel 1987, per la performance dei Tony Awards della scena “Come mai non ti sono mai piaciuto?”, sia James che Courtney erano nervosi. Durante le prime settimane di prove, Lloyd permise loro di ridere, consapevole della profondità emotiva della scena. Ma quando fu il momento, dissero: “Ok, Courtney. Ok, Jimmy. Entriamo nella parte.” E da quel momento, le lacrime e le emozioni furono autentiche.
L’impatto di “Fences” e l’eredità di James Earl Jones
Le lezioni apprese durante “Fences” continuano a risuonare nella vita di Courtney. James, un pioniere della sua generazione, ha lasciato un segno profondo nel mondo teatrale, influenzando vite e carriere di molti attori afroamericani.
Un addio pubblico e privato
Mentre i preparativi per i servizi funebri si avvicinavano, Courtney parlò con il figlio di James, Flynn Earl Jones, e sua moglie Lorena. “Dovete fare qualcosa di privato per la famiglia, ma anche qualcosa di pubblico per chi vuole salutare e celebrare – e dovete farlo al James Earl Jones Theatre.” Un momento di celebrazione, degno di un gigante del teatro.
Per chi fosse interessato a vedere il trailer di “Fences,” eccolo qui: Fences.
Questo articolo riflette ricordi personali e profonde riflessioni sui tempi condivisi, offrendo un quadro affettuoso e rispettoso di un’icona indimenticabile nel cinema e nel teatro.