La magia di Agatha: Un tuffo nel lato oscuro di Westview
Avvertenza SPOILER: Questa storia contiene importanti dettagli su trama dei primi episodi di “Agatha All Along,” attualmente in streaming su Disney+.
Il ritorno di Agatha
Dopo il successo clamoroso di “WandaVision” nel 2021, la creatrice dello show, Jac Schaeffer, si è subito messa al lavoro per ideare la sua prossima serie per Marvel Studios. Tuttavia, ha trovato difficile allontanarsi dall’ambientazione del suo primo show e, in particolare, da uno dei suoi abitanti: Agatha Harkness, la strega astuta e perfida interpretata magistralmente da Kathryn Hahn. La sua sconfitta nel tentativo di rubare il potere della Scarlet Witch è ancora viva nella memoria degli spettatori.
“Ogni cosa che sviluppavo, pensavo: ‘E poi nell’episodio 5, devono andare a Westview per qualche motivo, e lì incontrano Agatha’”, racconta Schaeffer. “Non riuscivo a smettere. Amo quel mondo”.
L’idea di uno spin-off
Alla fine, Schaeffer ha realizzato che il suo prossimo show Marvel doveva essere interamente dedicato ad Agatha, e Marvel Studios è rimasta affascinata dall’idea. Tre anni e un falso inizio dopo, i primi due episodi si aprono con Agatha ancora intrappolata nel sortilegio lanciato da Wanda (Elizabeth Olsen) alla fine di “WandaVision”, che ha confinato Agatha al personaggio televisivo di Agnes, la vicina impicciona.
Piuttosto che una sitcom, tuttavia, Agnes ha assunto l’identità di una dura detective di polizia simile ai personaggi di show come “Mare of Easttown” — con le credenziali di un vero crime drama. Questo cambio di rotta ci porta ad indagare sulla morte di una sconosciuta dall’apparenza simile a Wanda.
Guarda il trailer di Agatha All Along
La liberazione di Agatha
Agatha viene infine liberata dall’incantesimo dopo le visite di un’altra strega, Rio Vidal (Aubrey Plaza), e di un ragazzo noto solo come Teen (Joe Locke) che la scuotono dal torpore criminale. Rio ha un passato piuttosto conflittuale con Agatha e desidera vederla morta, mentre Teen, un superfan di Agatha, implora il suo aiuto per trovare la Strada delle Streghe, un misterioso dominio dove i maghi possono cercare ciò che desiderano.
Questo percorso si rivela essere un viaggio verso il potere per entrambi — Teen, che ne è privo, e Agatha, che ha perso tutto il suo potere a causa di Wanda.
Un nuovo Patto di Streghe
Per raggiungere la Strada delle Streghe, Agatha e Teen cercano altre streghe sfortunate per formare una congrega improvvisata: Lilia Calderu (Patti LuPone), una strega della divinazione; Jennifer Kale (Sasheer Zamata), una strega delle pozioni; Alice Wu-Gulliver (Ali Ahn), una strega delle protezioni; e Sharon Davis (Debra Jo Rupp), una residente di Westview con un pollice verde particolarmente sviluppato conosciuta nei giorni di “WandaVision” come Mrs. Hart.
Un’avventura da brivido
La congrega deve affrontare una serie di prove di vita o morte per testare le loro abilità magiche prima di arrivare alla fine della strada — un presupposto affascinante che consente a “Agatha All Along” di narrare una storia coesa con i ritmi episodici della televisione classica.
In una recente intervista, Schaeffer — che ha anche diretto i primi due episodi — ha parlato delle sue principali ispirazioni e delle sfide affrontate.
La passione per il true crime
Nel suo pitch originale per “WandaVision”, ben prima che lo show iniziassero a scrivere, Schaeffer “voleva fare un episodio stile ‘CSI’” — qualcosa che evocasse il classico procedurale poliziesco televisivo. Quando la struttura dello show si è spostata esclusivamente verso le sitcom delle famiglie classiche, quell’idea è stata accantonata. Ma dopo aver deciso di fare uno spin-off su Agatha, Schaeffer sapeva subito di voler resuscitare quel concetto e costruire il primo episodio attorno a una serie crime di prestigio.
L’evoluzione del personaggio di Agatha
Schaffer aveva chiaro fin dall’inizio cosa avrebbe comportato il primo episodio, ma ciò che sarebbe successo dopo la fuga di Agatha dal sortilegio di Wanda era “un grande punto interrogativo”. Sapeva che lo show doveva esplorare — o meglio, rivelare — il personaggio di Agatha.
“Cosa c’è sotto gli strati?” chiede retoricamente Schaeffer. “È una continua performance, quindi l’arco dello show è: cosa c’è sotto la maschera?”
Questa linea guida ha portato all’idea di formare una congrega che doveva essere messa alla prova sulla Strada delle Streghe, un concetto introdotto in un ciclo di fumetti Marvel “Scarlet Witch” del 2016.
“Uno show di streghe senza compromessi”
Con “WandaVision” abbiamo celebrato e smontato i tropi delle sitcom per il fatto che sono falsi – ma abbiamo anche gioito di quanto sono accoglienti. In “Agatha”, stiamo facendo lo stesso con il concetto di strega. C’è tanto potere, ma c’è anche molta goffaggine e una storia terribilmente traumatica. Man mano che lo show procede, scomponiamo ulteriormente tutto ciò.
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—## La visione di Schaeffer passa dietro la macchina da presa
La carriera e le aspirazioni da regista
Anche se la carriera di Schaeffer come sceneggiatrice è fiorita, “dirigere è ciò che ho sempre desiderato fare”, afferma. “È il motivo per cui ho frequentato la scuola di cinema. Ho iniziato a scrivere perché avevo bisogno di qualcosa da dirigere.”
Il debutto alla regia con “Agatha All Along”
Matt Shakman ha diretto tutti gli episodi di “WandaVision” (attualmente è impegnato nel film “Fantastic Four: First Steps” in uscita nel 2025); per “Agatha All Along,” Schaeffer ha assunto la regia del primo, secondo e settimo episodio della serie.
“È stato un po’ terrorizzante dirlo a Kathryn,” dice. “Eravamo fuori a cena e lei iniziò a parlare dei registi. Io, intimidita, le dissi: ‘Um, Kathryn, penso che dirigerò io’. Fortunatamente, era entusiasta. In quel momento mi sembrava di essere decollata come un razzo.”
Creare un mondo nuovo per “Agatha All Along”
Durante “WandaVision”, Schaeffer sapeva che lo show avrebbe tratto ispirazione dai tropi visivi delle sitcom familiari o avrebbe esistito nel “mondo Marvel,” con un’estetica ben definita. Al contrario, “Agatha All Along” si svolge in un regno in gran parte inesplorato nel MCU, il che ha richiesto a Schaeffer di inventare un look completamente nuovo per la serie, pur rispettando il tono calibrato che mescola horror, umorismo e fantasia.
“Chiaramente, è uno spettacolo horror, ma non è terrificante,” dice. “Ci sono allusioni a ‘Suspiria’, ‘L’esorcista’ e ‘Poltergeist’, ma rimane comunque una commedia ed è sempre Marvel.” Come ispirazione maggiore, Schaeffer cita la commedia horror di George Miller del 1987, “Le streghe di Eastwick”.
Affrontare i misteri con trasparenza
In Agatha All Along, nell’episodio 2, Agatha scopre di essere incapace di apprendere l’identità reale di Teen. Quando quest’ultimo pronuncia il suo nome, una linea nera copre la sua bocca, e quando racconta ad Agatha da dove proviene, la sua voce diventa inudibile.
“Non mi piace nascondere cose al pubblico solo per poi dire, tipo, ‘Buh!’,” Schaeffer commenta. “Non c’è arte in questo. Così, quando abbiamo parlato di occultare chi è, la prima domanda è stata, perché? Qual è l’utilità di questo? La risposta è: riguarda l’effetto che il suo mistero ha su Agatha. Come la motiva? Come la colpisce emotivamente?”
Speculazioni e teorie dei fan
Il mistero di chi sia veramente Teen ha affascinato gran parte del fandom Marvel, specialmente dopo che uno dei trailer di “Agatha All Along” ha mostrato l’immagine della bocca di Teen coperta. I fan hanno iniziato a popolare internet con speculazioni, tentando di interpretare i movimenti delle guance e del mento di Locke per scoprire il vero nome di Teen—un metodo che aumenterà sicuramente con i lettori di labiale che cercheranno di decifrare cosa dice Locke nella seconda scena.
Schaeffer ride quando le viene chiesto se tali speculazioni porteranno a qualcosa. “Questo è ciò che direi: Non è il primo posto dove guarderei,” dice. “Non è completamente irrilevante, ma ci sono altri posti dove cercare.”
Patti LuPone: una leggenda del palcoscenico
Patti LuPone, diva di Broadway vincitrice di numerosi Tony Awards, rappresentava un sogno quasi irraggiungibile per il cast della serie.
“Qualcuno che aveva lavorato con lei prima ci disse: ‘Oh no, lo farebbe di sicuro’,” racconta Schaeffer. “Eravamo increduli. Poi, all’improvviso, mi trovai su una Zoom con lei e lei disse: ‘Io sono una strega siciliana antica’. E io, incredula: ‘Ti credo’.”
Quando il contratto con LuPone venne finalizzato, Schaeffer si trovò davanti a una sfida: “Dissi a mio marito: ‘Come faccio a dirigere Patti LuPone?!’ E lui rispose: ‘Non devi farlo. Questo è il punto’.”
La magia dietro la canzone delle streghe
Nel secondo episodio, la covata di Agatha deve cantare “The Ballad of the Witches’ Road” nel seminterrato di Agatha per evocare il reame titolare. “Avevo progettato quella sequenza un anno prima,” spiega Schaeffer. “Sapevo esattamente come volevo che andasse. Arrivati lì, Patti suggerì vulnerabilità nell’esecuzione. All’inizio pensai: ‘No, devono cantare veramente forte.’ Poi compresi che aveva ragione.” Questo ha influenzato tutti gli altri attori, che portarono ognuno il proprio bagaglio personale alla scena.
Un momento in particolare lasciò Schaeffer senza fiato: quando Ahn, il cui personaggio aveva una madre rock star negli anni ’70, lasciò cadere una lacrima caricata di mascara durante la sua esibizione.
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Un’analisi tecnica di film e serie TV recenti
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Film più interessanti del momento
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Serie TV imperdibili
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Per un rapido sguardo, date un’occhiata al trailer ufficiale. La colonna sonora, composta da un mix di tracce originali e brani contemporanei, fa da perfetto completamento alle immagini vivide e dinamiche che caratterizzano ogni episodio.
Approfondimenti su musica e album recenti
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Album che vale la pena ascoltare
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Riflessioni sui trend del settore
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Lo sviluppo tecnologico, come il miglioramento delle tecniche di rendering e la diffusione del suono immersivo, ha spinto i creatori a esplorare nuove frontiere artistiche. Questo non solo arricchisce il panorama culturale ma eleva anche le aspettative del pubblico, che non si accontenta più di prodotti mediocri.
La crescente attenzione ai dettagli tecnici e la spinta verso l’innovazione artistica sono segni tangibili di un’industria in costante evoluzione. Da qui nascono opere che non solo intrattengono ma pongono anche questioni profonde, offrendo spunti di riflessione sul mondo contemporaneo.
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