La leggendaria voce di Darth Vader ci lascia: addio a James Earl Jones
James Earl Jones, celebre attore di cinema, TV e teatro, noto soprattutto per la sua inconfondibile voce come Darth Vader in “Star Wars“, è deceduto lunedì mattina nella sua casa nella Contea di Dutchess, N.Y. Aveva 93 anni.
Dal balbettio all’icona del cinema
Da bambino James soffriva di un grave balbettio. Tuttavia, superò questa difficoltà emergendo come uno degli attori pionieri della sua generazione. Con una carriera prolifica e versatile di oltre 60 anni, Jones lasciò il segno innumerevoli volte. Il suo debutto a Broadway avvenne nel 1958 al Cort Theatre, rinominato James Earl Jones Theatre nel 2022. La sua ultima performance è stata nel film del 2021 “Coming 2 America“, dove reprendeva il ruolo di King Jaffe Joffer.
Jones ha dato la sua voce a personaggi indimenticabili come Darth Vader nella saga “Star Wars“, e King Mufasa nel classico Disney “Il Re Leone” (1994) e i suoi sequel. È stato anche il vice ammiraglio James Greer in tre film di “Jack Ryan” e ha recitato in oltre 80 film. Tra i più noti, si ricordano il suo debutto in “Dr. Strangelove” (1964), “Conan il Barbaro” (1982), e “Cry, the Beloved Country” (1995).
Premi e riconoscimenti
James Earl Jones era amato non solo dal pubblico, ma anche dai suoi colleghi. Nominato per quattro Tony Awards, ha vinto due volte: nel 1969 per “The Great White Hope” e nel 1987 per “Fences”. Ha vinto due Emmy Awards nel 1991 e ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui un Kennedy Center Honor, un Screen Actors Guild Life Achievement Award, e un Oscar onorario nel 2011. Jones è uno dei pochi attori a vincere un EGOT, avendo vinto anche un Grammy nel 1977 per un album parlato.
Un attore shakespeariano e molto altro
L’innegabile presenza scenica e la voce ricca di James Earl Jones lo hanno reso un naturale interprete shakespeariano. Ha interpretato ruoli come Macbeth e Othello per il festival shakespeariano americano di Joseph Papp. Jones è anche stato un narratore prolifico, prestando la sua voce a documentari come “Malcom X” (1972) e “Earth” (2007).
In televisione, Jones ha partecipato a oltre 70 produzioni, inclusi film TV e miniserie come “Roots” e “The Atlanta Child Murders”. Ha avuto ruoli ricorrenti in serie famose come “L.A. Law“, “Homicide: Life on the Street” e “Everwood“. È apparso anche in episodi di serie iconiche come “Simpsons“, “Law & Order“, e “House“.
Il ruolo che ridefinì un’epoca: Darth Vader
Jones fu pagato 7.000 dollari per dar voce a Darth Vader nel 1977 in “Star Wars: Una nuova speranza“. Tuttavia, decise di non accreditarsi nei titoli per rispetto all’attore che interpretava Vader sullo schermo, David Prowse. Solo con “Il ritorno dello Jedi” (1983), ricevette il credito che meritava. Jones tornò a dar voce a Vader in “Revenge of the Sith” (2005) e “Rogue One: A Star Wars Story” (2016). Nel 2022, per la serie Disney+ “Obi-Wan Kenobi“, autorizzò Lucasfilm a utilizzare registrazioni d’archivio e tecnologia AI per ricreare la voce di Vader.
Quando gli fu chiesto nel 2014 come avesse mantenuto viva la sua carriera così a lungo, Jones rispose con l’umiltà che caratterizzava anche le sue interpretazioni: “Il segreto è non dimenticare mai che sei un attore di passaggio e che nulla è il tuo ultimo, nulla è il tuo più grande, nulla è il tuo peggiore. Mi considero ancora un novizio.”
Un viaggio straordinario: dalle radici alla ribalta
James Earl Jones nacque nel 1931 in una fattoria ad Arkabutla, Miss. Dopo che suo padre, Robert Earl Jones, lasciò la famiglia poco dopo, si trasferì con i nonni materni in Michigan. Lo shock del trasferimento causò un balbettio così grave che comunicava solo per iscritto. Fu solo al liceo che iniziò a superare la balbuzie grazie a un insegnante di inglese che lo incoraggiò a leggere la propria poesia ad alta voce.
All’Università del Michigan, inizialmente studiò medicina, ma presto si interessò più al teatro. Il suo primo ruolo teatrale fu in una produzione Off Broadway del 1957 intitolata “Wedding in Japan”. Nel 1960, si unì al Festival di Shakespeare di New York di Joseph Papp e nel 1964 interpretò Othello, condizione che lo catapultò nei circoli teatrali. Da lì, le sue performance solo migliorarono, conquistando il pubblico e critici con il talento e la passione che metteva in ogni ruolo.
Eredità indelebile
Jones ebbe una carriera che pochi possono eguagliare, con un impatto che va oltre i semplici riconoscimenti. Le sue performance hanno ispirato e continueranno a ispirare generazioni di attori e appassionati di cinema, teatro e televisione. La sua voce, profonda e risonante, rimarrà per sempre un simbolo di grandezza artistica.
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Grazie, James Earl Jones, per averci regalato momenti indimenticabili. La tua eredità vivrà per sempre nei cuori e nelle menti dei tuoi fan e colleghi.