Un viaggio distopico nel mondo di “Brutti” tra bellezza e identità
Una storia che sfida le convenzioni di Hollywood
Quando Scott Westerfeld scrisse il suo romanzo nel 2005, non immaginava che “Brutti” (titolo originale “Uglies”) sarebbe mai stato adattato per il grande schermo. “Hollywood non è il posto dove vogliono fare film su persone brutte,” pensava. Tuttavia, ha sempre sperato che un giorno qualcuno avrebbe colto la profondità del suo racconto.
Il sogno di una giovane lettrice
Tra i giovani lettori che sognavano di vedere la storia di Tally Youngblood sul grande schermo, vi era una ragazza con un forte desiderio di farcela. “Qualcuno di voi diventerà un produttore cinematografico,” ripeteva Westerfeld durante gli incontri con i fan. Ed è proprio così che, 20 anni dopo, un’ex lettrice del romanzo ha reso possibile l’adattamento cinematografico.
Joey King: l’energia dietro il progetto
L’attrice e produttrice esecutiva Joey King è la persona che ha preso in mano le redini del progetto, interpretando il ruolo principale di Tally nell’adattamento per Netflix. Questo mondo distopico, dove tutti sono considerati “brutti” fino alla chirurgia estetica obbligatoria a 16 anni, mette in luce quanto il concetto di bellezza possa essere visibilmente ingannevole.
La sfida della produzione
Leggere il libro durante l’adolescenza ha segnato profondamente Joey King, ma trasformare quel sogno in realtà non è stato affatto semplice. “Non immaginavo che avrei proposto il film a Netflix a 17 anni, che non lo avrei girato fino a 22 e che sarebbe uscito solo quando ne avevo 25.” La dedizione e l’amore per la fonte originale l’hanno però sostenuta in questo lungo percorso.
Temi eternamente attuali
Sebbene siano trascorsi quasi due decenni dalla prima pubblicazione del libro, i temi centrali di “Uglies” non sono mai stati più rilevanti. In un’epoca dominata da filtri di bellezza su TikTok e influencer che seguono modelli standardizzati, la storia di Westerfeld acquista una risonanza particolare. Joey King sottolinea come la percezione della bellezza sia distorta dalle aspettative della società: “Non c’è differenza tra i Brutti e i Belli nella nostra storia. La vera trasformazione avviene nelle nostre menti.”
Un cast che esplora nuove sfide
Chase Stokes, noto per il suo ruolo in “Outer Banks”, interpreta Peris, un personaggio che subisce presto l’intervento chirurgico. “Le Pretties sembrano una sorta di casa originale di TikTok,” scherza Stokes, “è spaventoso vedere cosa sta succedendo.”
Cambiare pelle: oltre i ruoli familiari
Per Stokes, interpretare Peris è stata un’opportunità straordinaria per dimostrare la sua versatilità come attore. “È divertente uscire dalla propria zona di comfort. Questo personaggio è completamente diverso da John B, e questo è solo l’inizio della mia evoluzione artistica.”
Un messaggio per le nuove generazioni
Stokes spera che i giovani spettatori possano imparare ad apprezzare se stessi al di là delle pressioni sociali e dei canoni di bellezza imposti dai media. “Spero che la nuova generazione si prenda una pausa dai social media e inizi a esplorare se stessa più profondamente.”
Un’opera di resistenza e autonomia
Joey King confida che il film possa influenzare positivamente i giovani nella loro percezione dell’autonomia personale. “Spero che questo film possa ricordare a tutti che, nonostante le pressioni sociali o ciò che vediamo su TikTok o Instagram, c’è sempre una scelta. Quello che scegli di fare con il tuo corpo deve renderti felice.”
Chiudendo il cerchio, il viaggio di “Uglies” dal libro allo schermo non è solo una celebrazione di un’opera amata, ma anche un potente richiamo alla riflessione sulla nostra società moderna e sulle nostre stesse scelte.
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