Juliette Lewis: talento e resilienza nei progetti recenti
Le capacità equestri in “The Thicket”
Juliette Lewis si distingue in “The Thicket” non solo per la sua interpretazione intensa, ma anche per le sue abilità equestri. “Sono una cavallerizza che ha vinto il nastro del terzo posto nelle gare di barrel racing”, racconta l’attrice. “Sono stata un’amazzone fin da bambina e ho imparato a montare a cavallo prima dei 12 anni.” La sua formazione equestri è stata un vero vantaggio durante le riprese invernali a Calgary, una città nota per i suoi inverni rigidi.
“Quando siamo arrivati a Calgary, la prima cosa che abbiamo fatto è stata salire su un cavallo. Volevano vedere come ci muovevamo in sella. Ho ricevuto recensioni molto positive per la mia capacità di cavalcare.”, afferma Lewis.
Il film, diretto da Elliott Lester e basato sul libro di Joe R. Lansdale, la vede nei panni di Cut Throat Bill, una spietata fuorilegge che rapisce una giovane ragazza. Il fratello di quest’ultima (interpretato da Levon Hawke) assume un cacciatore di taglie (Peter Dinklage) per salvare la sorella. Per maggiori dettagli sul film, visita The Thicket.
Esplorazione del personaggio di Cut Throat Bill
Cut Throat Bill, originariamente scritto come uomo, è un personaggio estremamente crudele e disumano. Lewis sottolinea quanto sia difficile relazionarsi con un personaggio così distante dalla propria sensibilità umana. “È privo di umanità, non può sentire il dolore altrui e anzi, trae piacere dal dolore degli altri. Non posso certo dire di identificarmercisi.”
Il nome Cut Throat Bill ha comunque un significato speciale per Lewis. “Mi chiedo come abbiano giustificato ‘Bill’ come nome. L’originale era Wilhelmina. Non so come Wilhelmina sia diventata Bill, ma funziona,” riflette l’attrice.
Per dare vita a questo personaggio, Lewis ha lavorato molto sulla modulazione della voce. “Ho provato una voce molto bassa. Non sapevo nemmeno di poter raggiungere quei toni fino a quando non ci ho provato. E urlare con quella voce è stata un’altra sfida.”
Le sfide naturali delle riprese
Il freddo estremo di Calgary aggiungeva una difficoltà notevole alle riprese. “Era così freddo e scomodo per tutta la durata delle riprese. Questo è stato davvero utile per il ruolo che interpretavo. Mi ha aiutato a incarnare un personaggio che non vive certo una vita comoda.” Lewis descrive le rigide condizioni meteorologiche come uno scenario perfetto per rafforzare la caratterizzazione del suo personaggio.
Con soli 22 giorni di riprese, il tempo era un lusso che non potevano permettersi di sprecare. “Non importava quanto facesse freddo o quanto fosse doloroso, dovevamo girare. Questo dimostra quanto fossero meravigliose le persone in ogni dipartimento del film.”
Collaborazioni memorabili
Nonostante non avesse mai visto un episodio di “Game of Thrones”, Lewis si è trovata a lavorare con il talentuoso Peter Dinklage. “Sono sempre stata una fan di Peter Dinklage. C’è qualcosa di speciale nel vedere qualcuno così presente in ogni ruolo che interpreta. Lavorare con lui è stato uno dei punti più alti della mia carriera.”
Quando le è stato chiesto se avrebbe guardato ”Game of Thrones” dopo aver lavorato con Dinklage, Lewis ha risposto ridendo: “Non credo che lo farò, ma non perché Peter non sia eccezionale. È solo che preferisco la musica o i documentari.”
Il futuro delle serie TV e il rapporto con “Yellowjackets”
Il ruolo di Lewis in “Yellowjackets” è stato molto apprezzato, ma la sua fine ha deluso molti spettatori. “Sapevo che il mio personaggio sarebbe stato ucciso. Penso di essere adatta a una serie per due stagioni. Sono più incline ai film, per via della loro struttura più definita.”
Il lavoro nelle serie TV è entusiasmante, ma Lewis preferisce il cinema. “Nel moviemaking c’è qualcosa che comprendo bene: un unico regista, un periodo di tempo definito e una storia con un inizio, un centro e una fine. Questo è quello che amo.”
Per altre serie TV e film, visita Yellowjackets e Cape Fear.
Progetti futuri e sogni irrealizzati
Lewis ha ancora dei sogni irrealizzati. “Ho sempre voluto interpretare una cantante jazz come Anita O’Day. Era una cantante di bebop con una vita selvaggia e colorata. Mi sarebbe piaciuto interpretarla sul grande schermo.”
Anche un remake di “Le notti di Cabiria” di Fellini è stato nel mirino di Lewis per un certo tempo. “Giulietta Masina era quasi Chaplin-iana. Amo quel film, ma non so come ottenere i diritti.”
Juliette Lewis continua a essere una figura affascinante e versatile nel mondo del cinema, dimostrando un’incredibile dedizione e passione per la sua arte. Il pubblico attende con impazienza i suoi prossimi progetti, sapendo che porterà sempre qualcosa di unico e autentico sullo schermo.
Per le ultime novità della carriera di Juliette Lewis e altri dettagli, visita Just for Variety.
Questo post è stato redatto con uno sguardo approfondito ai recenti lavori e alle dichiarazioni di Juliette Lewis, accompagnato da link utili per arricchire l’esperienza di lettura. Buona visione e buon ascolto!