L’autunno della vita e l’arte di François Ozon
Nell’atteso film “When Fall is Coming” di François Ozon, si respira l’estetica di un eterno ottobre, con un pizzico di fascino rustico. Nella tranquilla valle della Borgogna, dove si svolge principalmente la trama, le foglie si tingono di ruggine, i maglioni pesanti escono dall’armadio e l’aria fredda quasi si sente attraverso lo schermo. Tuttavia, man mano che il film avanza, coprendo mesi e poi anni, il tempo non cambia mai. La vita della dolce pensionata Michelle (Hélène Vincent) sembra bloccata in un autunno perenne, riflettendo un malinconico e confortante stato d’animo, fino a quando gli eventi non prendono una svolta drammatica.
Un gioco di tonalità ed emozioni
“When Fall is Coming” dimostra la versatilità di Ozon, questa volta in una modalità rilassata e riflessiva. Dopo la frenesia esuberante del film dell’anno scorso “The Crime is Mine” e il rielaborato “Peter von Kant”, Ozon esplora un dramma di crescente intensità emozionale con un tono sobrio. Il film disgrega lentamente l’idillio bucolico degli anni d’oro di Michelle, passando da un tranquillo studio del personaggio a un thriller freddo nello spirito di Simenon. Una vita di passeggiate tranquille e giardinaggio è oscurata da tormenti emotivi e potenziali attività criminali, ricordandoci che i nostri anziani non sono sempre come li immaginiamo.
Un ritratto di vita quotidiana
Fin dai primi minuti del film, la vita di Michelle emerge come una routine gentile e devota. Un pomeriggio raccoglie zucche dal suo orto, le trasforma in zuppa e apparecchia una cena per uno con precisione rituale. Non si nota traccia di un marito, passato o presente, anche se il legame con la sua amica del cuore Marie-Claude (Josiane Balasko) è quasi familiare. Questa vicinanza si estende al figlio scapestrato di Marie-Claude, Vincent (Pierre Lottin), appena uscito di prigione, che Michelle trattiene con la pazienza di una madre.
Relazioni familiari complesse
L’amicizia tra Michelle e Marie-Claude è solida, anche se quest’ultima non condivide la fiducia della sua amica nel figlio. Michelle, intanto, vive una relazione disfunzionale con la sua stessa figlia Valérie (Ludivine Sagnier), intrappolata in un amaro divorzio e sempre arrabbiata con la sua ospitale madre. Michelle sopporta questa ostilità pur di avere la compagnia del suo adorante nipote Lucas (Garlan Erlos). Tuttavia, un episodio di avvelenamento da funghi selvatici porta Valérie in ospedale, complicando ulteriormente i rapporti tra madre e figlia.
Un dramma psicologico
Il film continua con una serie di abili cambi di ritmo e atmosfera, rivelando gradualmente la vera natura dei personaggi. Gli incidenti non sono solo meccaniche narrative ma rivelano la crudeltà del destino e la volubilità della natura umana. I segreti emergono dal passato di Michelle, rivelando tanto il suo carattere quanto le verità che nascondono. “When Fall is Coming” non cerca misteri da risolvere ma si immerge nella complessità della vita quotidiana.
Performance straordinarie
Hélène Vincent, un veterano del teatro francese, offre una performance di grande intensità, supportata da Jérome Alméras che cattura ogni sfumatura del suo volto con una tavolozza calda che rispecchia le foglie d’autunno. Il dramma si basa spesso sulle sue realizzazioni non dette e sui cambiamenti emotivi. Anche Josiane Balasko offre un supporto formidabile, rappresentando una donna meno incline a sfuggire alle dure verità, mentre Pierre Lottin interpreta un personaggio complesso con una sfumatura di ambiguità morale.
Riflessioni finali
“When Fall is Coming” non è solo un film, ma una riflessione sulla natura umana e sul tempo che passa. Ogni personaggio è dipinto con cura e profondità, offrendo una trama coinvolgente che invita lo spettatore a riflettere. Ozon mostra ancora una volta la sua maestria nel mescolare generi e toni, creando un’opera che, pur rimanendo leggera, tocca corde profonde.
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