La famiglia Menendez contro la serie Netflix “Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story”
Un’accusa incandescente dalla famiglia Menendez
La famiglia Menendez si è pronunciata duramente contro la serie Netflix Monsters: Lyle and Erik Menendez Story, creata da Ryan Murphy e Ian Brennan. In un comunicato condiviso giovedì mattina sui social, la famiglia degli incarcerati Lyle ed Erik Menendez ha espresso il proprio sdegno nei confronti della rappresentazione dei due fratelli, incarcerati per l’omicidio dei loro genitori nel 1989.
Il grido della famiglia
La famiglia Menendez ha definito la serie un “incubo seriale anacronistico, offensivo e pieno di falsità”. Hanno inoltre accusato Murphy di non aver mai consultato la famiglia durante le ricerche per la creazione della serie.
“Murphy afferma di aver passato anni a ricercare il caso, ma alla fine si è affidato a informazioni smentite e mai ci ha parlato direttamente”, hanno dichiarato i Menendez nel loro comunicato.
Da dominatori delle classifiche a controversie
Nonostante il successo di Monsters come serie numero 1 negli Stati Uniti, la famiglia Menendez sente di essere stata “vittimizzata” e descrive la serie come una “grottesca autodistruzione del personaggio”. Hanno sottolineato le molteplici difficoltà e traumi vissuti dai fratelli, che sono stati, a loro dire, ignorati o distorti nella rappresentazione televisiva.
Guarda il trailer di Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story
Il dibattito sull’abuso sessuale
Punto di vista della serie
La serie Monsters esplora in modo approfondito le accuse di abuso sessuale mosse dai fratelli contro il loro padre, José Menendez. Murphy ha sostenuto che almeno il 60-65% della narrazione ruota attorno agli abusi raccontati dai fratelli.
“Abbiamo fatto molta attenzione e abbiamo dato loro la possibilità di esporre le loro storie in tribunale”, ha affermato Murphy.
La critica del pubblico e della famiglia
Un altro aspetto controverso della serie è la rappresentazione di una presunta relazione incestuosa tra Lyle ed Erik Menendez. Mentre la serie insinua l’esistenza di tale relazione, Robert Rand, un giornalista esperto del caso Menendez, ha dichiarato che questa rappresentazione è falsa e che si basa su voci e teorie non confermate.
“Era una fantasia nella mente di Dominick Dunne”, ha detto Rand, riferendosi al giornalista che aveva seguito il caso e che viene ritratto nella serie.
Un nuovo sguardo attraverso la lente di Murphy
Murphy ha difeso la sua scelta di includere diversi punti di vista nella serie, affermando che era essenziale per un racconto completo e bilanciato degli eventi. Il produttore ha descritto la serie come un tentativo di esaminare le prospettive di ogni individuo coinvolto nel caso, comprese quelle dei genitori José e Kitty Menendez.
Oltre la serie: i prossimi sviluppi
Un documentario in arrivo
Netflix ha annunciato l’uscita imminente di un nuovo documentario intitolato The Menendez Brothers, che offrirà un approfondimento sulle storie di Lyle ed Erik attraverso interviste audio realizzate direttamente dal carcere. Questo progetto promette di fornire nuove prospettive su un caso che il pubblico pensa di conoscere.
Guarda il trailer di The Menendez Brothers
Il futuro legale dei Menendez
Nel 2023, è stata presentata una petizione di habeas corpus con l’obiettivo di annullare le condanne dei fratelli Menendez, aprendo la strada a un potenziale rilascio dalla Richard J. Donovan Correctional Facility. Robert Rand, che ha scoperto nuove prove, sta tenacemente continuando la lotta per la libertà dei fratelli.
Conclusione: una narrazione controversa e multidimensionale
La serie Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story ha senza dubbio suscitato dibattiti accesi e controversie. Mentre il successo della serie conferma l’interesse del pubblico, le vere storie e le sofferenze dei protagonisti restano alla base di un intricato quadro legale e umano.
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