Un viaggio nei segreti delle Alpi italiane: “Vermiglio” di Maura Delpero verso gli Oscar
Una scelta sorprendente per gli Oscar 2025
Il film “Vermiglio” di Maura Delpero, che ha recentemente conquistato il Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, sarà il candidato italiano per la categoria miglior film internazionale agli Oscar 2025. Questa decisione, annunciata con grande entusiasmo, mette in luce un’opera che si distingue per la sua sensibilità e profondità tematica.
Un dramma ambientato alla fine della Seconda Guerra Mondiale
Ambientato in un villaggio alpino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, “Vermiglio” racconta la storia di tre sorelle la cui vita viene sconvolta dall’arrivo di un soldato. Il film, che ha debuttato in Nord America nella sezione Special Presentations del Festival di Toronto, dipinge un quadro affascinante delle dinamiche familiari e della vita rurale dell’epoca.
Un’opera che cattura i dettagli della vita quotidiana
Nella sua recensione, una nota critica ha descritto il film come “silenziosamente mozzafiato”, evidenziando come Delpero riesca a trasformare minuscoli dettagli tattile in una visione maestosa dell’esistenza quotidiana nelle Alpi italiane. Questa capacità di cogliere la bellezza nei gesti quotidiani e negli ambienti rurali rende “Vermiglio” un’opera unica nel panorama cinematografico contemporaneo.
Dal successo di “Maternal” alla maturità di “Vermiglio”
“Vermiglio” rappresenta il seguito dell’acclamato “Maternal”, il primo lungometraggio di Delpero, ambientato in un rifugio argentino per madri adolescenti gestito da suore. “Maternal” aveva già attirato l’attenzione nei festival, aprendo la strada al successo internazionale di Delpero. La distribuzione negli Stati Uniti di “Vermiglio” sarà curata da Sideshow e Janus Films, facendo sperare in un ulteriore ampliamento del suo pubblico.
Una produzione internazionale
Prodotto da Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Delpero e Santiago Fondevila Sancet, “Vermiglio” è una coproduzione tra Cinedora e RAI Cinema. Il progetto ha visto la partecipazione di diverse realtà internazionali, rendendo l’opera un vero e proprio mosaico di collaborazioni artistiche.
La commissione dell’ANICA
La commissione di esperti designata dall’ANICA ha lodato “Vermiglio” per la sua capacità di narrare l’Italia rurale del passato, enfatizzando come i sentimenti espressi nel film siano al contempo universali e attuali. Questo apprezzamento sottolinea la potenza emotiva e l’importanza culturale dell’opera.
Un’inattesa esclusione per “Parthenope” di Sorrentino
La scelta di “Vermiglio” è stata inaspettata, soprattutto considerando che il nuovo lavoro di Paolo Sorrentino, “Parthenope”, era considerato il favorito. Sorrentino, vincitore dell’Oscar nel 2014 con “La Grande Bellezza”, ha creato un dramma che attraversa decenni e racconta la vita di una giovane donna nata a Napoli. Tuttavia, la commissione ha preferito premiare la visione intimista e originale di Delpero.
Approfondimento tecnico
“Vermiglio” si distingue non solo per la sua narrativa coinvolgente ma anche per la maestria tecnica. Il film utilizza una fotografia che valorizza i paesaggi alpini, dando vita a scene di incomparabile bellezza. La colonna sonora, discreta ma efficace, sottolinea i momenti più intensi senza mai sovrastare la delicatezza delle immagini. In termini di montaggio, il ritmo del film permette una riflessione meditativa, con tempi che permettono allo spettatore di immergersi completamente nella storia.
Riflettendo su tendenze e studi di settore
Negli ultimi anni, c’è stato un crescente interesse per film che esplorano le piccole comunità e le dinamiche familiari in ambienti rurali. Quest’attenzione nasce probabilmente dalla voglia di comprendere e valorizzare le tradizioni e le storie dimenticate dei nostri antenati. “Vermiglio”, con la sua attenzione ai dettagli e la rappresentazione autentica della vita alpina, si inserisce perfettamente in questo trend, offrendo un contributo significativo.
Se desideri vedere il trailer del film, visita questo link.
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