debutto mondiale di ”Modi: Tre giorni sulle ali della follia” al San Sebastian Film Festival
Il lungo viaggio verso la realizzazione
Tre giorni intensi nella vita di Amedeo Modigliani, conosciuto come Modi, sono il fulcro del film che verrà presentato in anteprima mondiale al San Sebastian Film Festival questa settimana. Diretto da Johnny Depp, questo progetto ha una lunga storia alle spalle, iniziata quando Al Pacino, affascinato da una rappresentazione teatrale, decise di adattarla al grande schermo.
Sinossi avvincente
La trama ufficiale di “Modi” ci porta nel 1916, in una Parigi devastata dalla guerra. Modi è in fuga dalla polizia, mentre i suoi amici artisti – Maurice Utrillo, Chaim Soutine e la sua musa Beatrice Hastings – lo spingono a continuare la sua carriera. Un incontro con il collezionista americano Maurice Gangnat potrebbe rivoluzionargli la vita.
Un progetto ambizioso
Al Pacino non ha mai nascosto il suo desiderio di realizzare un film su Modigliani. Dopo aver coinvolto lo sceneggiatore Barry Navidi, si è rivolto a Johnny Depp per la regia. Depp, già co-star con Pacino in “Donnie Brasco”, ha accettato entusiasta, notando una speciale affinità con il personaggio di Modi.
Un cast stellare per una storia appassionante
Il film schiera talenti di grande calibro come Riccardo Scamarcio, Stephen Graham, Al Pacino, Antonia Desplat, Bruno Gouery e Luisa Ranieri. Prodotto da Depp e Navidi, il film promette di dare vita alla turbolenta esistenza dell’artista italiano con una profondità ineguagliabile.
Parole di Johnny Depp
Johnny Depp ha espresso la sua ammirazione per Modigliani, sottolineando come l’artista rappresenti un’epoca di possibilità sconosciute e ribellione contro le convenzioni. “Riflettere su ciò che Modi rappresentava e rappresenta ancora oggi è una fonte d’ispirazione continua per me,” ha dichiarato Depp.
Dietro le quinte: il team creativo
I produttori parlano
Navidi e altri membri del cast creativo hanno condiviso dettagli sulla lunga gestazione del film e su come Depp sia diventato la scelta perfetta per la regia. Navidi ha elogiato l’approccio sensibile di Depp, paragonandolo a leggendari registi come John Huston. Stephen Deuters, CEO di IN.2, ha spiegato come il team si sia mosso rapidamente una volta che Depp ha accettato il progetto, pur mantenendo una grande libertà creativa.
Libertà creativa
La storia di “Modi” è radicata in fatti storici, ma gli autori hanno scelto di interpretarla con libertà. Deuters descrive il film come un “anti-biopic”, concentrandosi su tre giorni frenetici della vita dell’artista, piuttosto che su un’intera biografia. “Abbiamo cercato di mantenere lo spirito della storia, permettendo agli attori di fare ricerca e di esplorare i personaggi a modo loro.”
Un festival speciale per Depp e IN.2
San Sebastian Film Festival ha un posto speciale nel cuore di Depp e della sua casa di produzione, IN.2. Quando ha annunciato la creazione dell’azienda proprio a questo festival alcuni anni fa, Depp ricevette grandi riconoscimenti per il documentario “Crock of Gold” su Shane MacGowan.
Un ritorno significativo
Stephen Malit ha sottolineato quanto sia stato significativo tornare a San Sebastian con un progetto così diverso e ambizioso. “Questo festival ha una qualità incredibile e accoglie film di grande spessore. ‘Modi’ rispecchia perfettamente i nostri obiettivi: film con una sensibilità europea e un’accessibilità americana.”
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