‘Saba’: Un ritratto della lotta e della speranza nel cinema bangladese
Un nuovo sguardo sul cinema sociale
Nel panorama del cinema bangladese, un nuovo debutto si fa strada con potenza e autenticità: il film “Saba” diretto da Maksud Hossain. Questa opera esplora con sensibilità le difficoltà di una giovane donna di 25 anni, Saba, che lotta per sostenere se stessa e la sua madre paralitica, Shirin.
Il dramma di Saba: tra doveri e sacrifici
Saba, interpretata dalla talentuosa Mehazabien Chowdhury, affronta ogni giorno una serie di sfide che sembrano insuperabili. Tra il trovare i mezzi per pagare l’operazione salvavita di sua madre e occuparsi delle sue esigenze quotidiane, la giovane è costretta ad accettare un lavoro in un bar fumoso di Dhaka. Questo impiego le impone lunghi turni, rendendo ancor più complicato il suo ruolo di caregiver.
La situazione di Shirin, madre di Saba, aggiunge strati di complessità emotiva alla trama. Bloccata in un appartamento angusto, Shirin deve dipendere completamente dalla figlia per la sua cura, vivendo in un’eterna attesa che Saba torni a casa per aiutarla.
Un quadro realistico e doloroso
La veridicità con cui Hossain ha tratteggiato il racconto proviene da esperienze personali. La moglie del regista, co-sceneggiatrice del film, ha vissuto una situazione analoga quando è divenuta unica caregiver della sua madre disabile. Sebbene “Saba” sia una narrazione di finzione, le sue radici si trovano in reali dolori e sfide quotidiane.
Il film supera il rischio di cadere nel “pity porn”, mostrando le difficoltà in modo crudo ma genuino. Saba e Shirin non sono brutalizzate dalla trama per suscitare facile compassione, ma sono presentate come donne forti che lottano contro un sistema che le delude costantemente.
L’introspezione attraverso la distanza
Hossain adotta uno stile registico che spesso osserva la scena a distanza, prendendo ispirazione dai fratelli Dardenne. Questo approccio, pur essendo meno raffinato, cattura comunque con efficacia l’umore e le emozioni dei personaggi. La narrazione prosegue rapidamente, con gli attori che si impegnano a pieno nel portare avanti il dramma.
In particolare, i primi piani di Chowdhury permettono un ritratto multifaccettato di Saba. È difficile non sentirsi coinvolti nelle sue lotte, evidenziando la forza della performance dell’attrice.
Un riflesso politico e sociale
Il film di Hossain non è solamente un dramma personale, ma si fa anche vettore di un messaggio sociale e politico più ampio. Il contesto delle difficoltà economiche e della mancanza di opportunità per le classi medio-basse del Bangladesh emerge chiaramente. Questi temi risuonano fortemente, data la recente esplosione di proteste nel paese per la stabilità finanziaria.
“Saba” si presenta quindi come un’opera di realismo sociale che coglie, in modi silenziosi ma intensi, il malcontento della gioventù disillusa del Bangladesh.
Personaggi incalzanti e una sfida per il futuro
L’intreccio tra Saba e il suo capo Ankur, interpretato da Mostafa Monwar, aggiunge una dimensione interessante. Il loro rapporto, pur potendo sembrare romantico in alcuni momenti, si sviluppa essenzialmente come un riconoscimento reciproco delle proprie lotte personali e della loro comune condizione di oppressione all’interno di una città senza amore né opportunità.
Ankur è obbligato a gestire un’attività illegale di liquori mentre risparmia per trasferirsi all’estero, dimostrando che ogni personaggio nel film è semplicemente alla ricerca di sopravvivenza. Questo crea un terreno fertile per potenziali scontri morali tra i personaggi, che potrebbero decidere di calpestarsi a vicenda per ”avanzare”.
Una nota di speranza
Nonostante le numerose difficoltà narrate, “Saba” non si conclude su una nota di disperazione. La pellicola riesce a rimanere un debutto notevole e riesce a essere uno specchio politico di un momento critico nella storia moderna del Bangladesh. La storia è impreziosita da personaggi affascinanti e una profondità emotiva che, se sviluppate ulteriormente, potrebbero portare Hossain a diventare una voce importante nel cinema internazionale.
Per un approfondimento visivo, si può guardare il trailer di Saba.