La potenza del cinema in ”They Will Be Dust”: un dramma che danza sulla vita e la morte
Introduzione all’opera di Marqués-Marcet
Carlos Marqués-Marcet ci porta nel cuore di una delicata situazione in “They Will Be Dust”, un film che non teme di affrontare il tema della morte con una grazia e un’innovazione rara nel panorama cinematografico. L’idea di mettere una coppia anziana in scarpe da ballo per simboleggiare il loro cammino finale verso la morte è tanto audace quanto commovente. L’anziana coppia si imbarca in un viaggio senza ritorno verso la Svizzera, riuscendo a raggiungere un livello di intimità raro, grazie a un connubio di musica e danza che rompe le barriere che le semplici parole non riescono a infrangere.
Il percorso del regista: dalla giovinezza alla senescenza
Marqués-Marcet, al suo quarto lungometraggio, sembra inevitabilmente attratto dal tema della vita in tutte le sue fasi. Dopo il suo debutto straordinario con “10,000KM”, che esplorava i problemi di una relazione a distanza vissuta da una coppia giovane e inesperta, è poeticamente appropriato vederlo affrontare un altro tipo di distanza: quella imposta dal deterioramento fisico e mentale. L’evoluzione della sua narrazione ci porta ora a esplorare una storia in cui Claudia, interpretata da Ángela Molina, soffre di una condizione degenerativa che la isola dal marito Flavio, interpretato da Alfredo Castro, nonostante condividano lo stesso letto.
Una coreografia emozionale: la danza tra vita e morte
Il film si apre con una scena brillante e incisiva, una ripresa in piano sequenza in cui una chiamata ai paramedici per un episodio maniacale di Claudia si trasforma in un tango tra lei e i soccorritori. Questa scena, oltre a stupire per la sua coreografia, coglie l’occhio dello spettatore attraverso la disconnessione evidente tra Flavio e la loro figlia residente, Violeta. Questo disaccordo prepara il terreno non solo per gli elementi fantastici che occasionalmente intrudono nella trama, ma anche per il concetto che i partner, spesso, si trovano fuori sincronia quando si tratta di scelte radicali come la morte con dignità.
Una famiglia divisa tra amore e incomprensione
Le reazioni della famiglia alla decisione di Claudia e Flavio variano, creando un caleidoscopio di emozioni. La figlia Violeta, per esempio, prova un risentimento nei confronti dei fratelli Manuel e Lea, che hanno avuto il tempo di crearsi una loro vita, mentre lei ha dedicato la sua a prendersi cura della madre. Questo risentimento traspare in modo toccante in diverse scene del film, rivelando quanto la malattia di Claudia abbia influenzato profondamente le dinamiche familiari.
Il potere della musica: un linguaggio universale
Un aspetto innovativo del film è l’uso parsimonioso ma potente dei numeri musicali. Nonostante il film non si assesti mai completamente su un ritmo musicale costante, ogni intermezzo danzato possiede una profondità emotiva rara. La brillante coreografia di Marcos Morau e Le Veonal spinge Claudia, ormai vicina alla morte, a unirsi a danzatori i cui movimenti innaturali lei riesce a imitare con una sorprendente maestria.
Maria Arnal contribuisce con una colonna sonora che miscela il terreno e l’etereo, creando momenti di forte impatto emotivo. Un esempio è una scena ambientata in un giardino in cui l’orchestra è composta parzialmente da soffiatori di foglie e cesoie per potatura. Questa genialità musicale si sposa perfettamente con l’atmosfera del film, creando un’esperienza visiva e uditiva unica che non si dimentica facilmente.
Un finale che lascia il segno
Il film ”They Will Be Dust” si distingue per la sua attitudine rinfrescante nei confronti del passaggio alla morte: ambivalente sull’aldilà, ma certamente non timoroso di esso. L’unico vero rammarico che sorge alla fine del film è che questa splendida narrazione sia giunta al termine. Il lavoro di Marqués-Marcet in questo film non solo offre una profonda riflessione sulla morte con dignità, ma celebra anche la vita attraverso l’arte del cinema, della musica e della danza in un modo che raramente si vede sul grande schermo.
Se vuoi saperne di più su “They Will Be Dust”, visita la scheda informativa e il trailer.
Con questo articolo si è cercato di esplorare le sfumature del film “They Will Be Dust”, mettendo in luce non solo gli aspetti tecnici e narrativi, ma anche il contesto emotivo e profondamente umano che emerge dal connubio tra vita e arte.