Tra misteri e danza: una riflessione esoterica in “The Life of Chuck”
Una premessa iniziale con toni cupi e ironici
Nel panorama delle opere cinematografiche di Mike Flanagan, noto per aver creato titoli come “The Haunting of Bly Manor”, il suo ultimo lavoro “The Life of Chuck” introduce una narrativa che esalta la riflessione sulla vita e la morte. Tratto dall’omonimo racconto di Stephen King, il film si distingue per la sua struttura in tre atti raccontati in ordine inverso. Guarda il trailer di The Life of Chuck.
Atto terzo: il mondo sta crollando
Il film prende il via con una visione apocalittica del mondo nel “Terzo Atto”. In una piccola cittadina americana, la situazione è disastrosa: Internet non funziona da mesi, le comunicazioni televisive e telefoniche stanno per scomparire, e il cambiamento climatico ha devastato gran parte del pianeta. La California, ad esempio, è quasi scomparsa nell’Oceano Pacifico. La dottoressa Felicia (interpretata da Karen Gillan) cerca di sopravvivere in questo caos, mentre il suo ex compagno, il maestro Marty (Chiwetel Ejiofor), combatte per mantenere l’istruzione delle nuove generazioni. Questo atto iniziale intreccia momenti di umorismo macabro con situazioni surreali, creando un’atmosfera unica e straniante.
Curiosità e domande senza risposta
Gli abitanti della cittadina sono costantemente preoccupati del disastro imminente, ma tra le discussioni emergono domande su enigmatici cartelloni pubblicitari che ringraziano un certo Charles ”Chuck” Krantz (Tom Hiddleston) per “39 anni fantastici”. Chi è Chuck? Nessuno sembra saperlo, ma la curiosità cresce sia tra i personaggi che tra il pubblico.
Atto secondo: Lo swing della vita
Il secondo atto del film si concentra su uno spontaneo tango di Chuck con una giovane ragazza di nome Lauren (Annalise Basso) per le vie della città, accompagnati dal ritmo di un suonatore di tamburo di strada. Questa scena, carica di energia e positività, è in netto contrasto con il tono cupo del primo atto, rappresentando un inno alla vita vissuta con pienezza nonostante i rimpianti. La sequenza, realizzata con straordinaria maestria, evidenzia l’abilità di Flanagan di muoversi tra diversi registri emotivi.
Musica e sinfonie emotive
Sebbene la colonna sonora del film cerchi di evocare atmosfere simili a quelle di “Interstellar” e “The Social Network”, manca purtroppo dell’impatto sostenuto di queste opere pionieristiche. Tuttavia, la forza di “The Life of Chuck” risiede nella sintesi di narrativa e visuale che cattura lo spettatore.
Atto primo: Infanzia e presagi
Nell’atto finale, il film esplora l’infanzia di Chuck, con un forte focus sulla relazione con suo nonno (interpretato da Mark Hamill). Questa parte della storia è intrisa di premonizioni e misteri legati a una soffitta inquietante, aggiungendo un tocco più tradizionale di Flanagan al racconto. Attraverso dialoghi e scenografie attentamente progettate, il film crea connessioni tra passato e presente che donano alla trama un’aura di meraviglia.
La spiegazione che uccide il mistero
“La vita di Chuck” porta avanti un dialogo filosofico affascinante, con momenti che oscillano tra sensazionalismo horror e sentimenti scoperti. Tuttavia, mentre il film si avvicina alla conclusione, cade nella trappola di esplicitare troppo le connessioni tra i personaggi e la trama, riducendo l’affascino del mistero a un mero esercizio meccanico. Dove avrebbero potuto bastare semplici indizi, il film opta per spiegazioni dettagliate che finiscono per affievolire l’impatto emotivo e concettuale della storia.
Riflessioni sull’umanità
Nonostante le sue indecisioni narrative, ”The Life of Chuck” rimane un’opera intrigante. I suoi salti tonali tra orrore e sentimentalismo riescono spesso a colpire con precisione, e l’assenza di cinismo in un contesto di disperazione rappresenta un notevole rifiuto delle convenzioni moderne. È un film che, nel bene e nel male, lascia una traccia, spingendo lo spettatore a riflettere sul significato ultimo della vita e della morte, e sul valore intrinseco dei momenti vissuti.
Non perdere l’occasione di esplorare queste tematiche visionando “The Life of Chuck”. Guarda subito il trailer.