Ryan Murphy difende la serie “Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story”
Una serie controversa sin dal suo debutto
La nuova serie di Ryan Murphy, “Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story”, ha suscitato numerose polemiche sin dal suo debutto su Netflix il 19 settembre. La serie racconta i famigerati omicidi del 1989 di Jose e Kitty Menendez, perpetrati dai loro figli, Lyle ed Erik, e i successivi processi che hanno portato alla loro condanna nel 1996. La rappresentazione fatta da Murphy è stata criticata addirittura dal vero Erik Menendez, che l’ha definita “naive e inaccurata”.
Una risposta alla critica
Murphy ha risposto alle critiche di Erik Menendez in un’intervista, sottolineando che è interessante come quest’ultimo abbia emesso un giudizio senza aver visto la serie. “È davvero difficile – se si tratta della tua vita – vedere la tua vita rappresentata sullo schermo”, ha affermato Murphy.
Approfondimento tematico della serie
Una delle questioni centrali del dibattito riguarda il modo in cui la serie tratta le accuse di abuso che i fratelli Menendez hanno mosso contro i loro genitori. Murphy ha sottolineato che la serie dedica una considerevole porzione del suo tempo a questi aspetti: “IL 60-65% dello show è focalizzato sugli abusi che loro affermano di aver subito,” ha dichiarato. Questa scelta narrativa riflette un tentativo di dare spazio alle diverse prospettive emerse durante il processo.
La complessità della narrazione
Murphy ha paragonato il proprio approccio alla storia a quello di “Rashomon”, sottolineando l’obbligo morale dei narratori di rappresentare tutte le prospettive coinvolte. La decisione di mostrare anche il punto di vista dei genitori, basato su ricerche approfondite, risponde a questa esigenza di equilibrio.
La rappresentazione controversa dei fratelli
Uno degli elementi più discussi della serie riguarda la rappresentazione della relazione tra i fratelli Menendez, che viene dipinta con sfumature homoerotiche e incestuose. Murphy ha difeso questa scelta narrativa, affermando che la serie presenta vari punti di vista e teorie di molte persone coinvolte nel caso, compreso il giornalista Dominick Dunne.
Un’esperienza immersiva e multidimensionale
In molte interviste, Murphy ha ribadito che la serie vuole offrire una panoramica completa e complessa della vicenda, nonostante la difficoltà emotiva che può comportare per le persone reali coinvolte. Questo impegno nel rappresentare una storia così controversa e stratificata dimostra un elevato livello di esperienza e autorità nel campo della narrazione televisiva.
Guarda il trailer ufficiale di “Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story”
La serie è ora disponibile in streaming su Netflix. Non perderti questa avvincente e controversa storia che ha scosso l’America!
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