Una nuova prospettiva sul dramma del Korpelismo
Rivisitare un movimento controverso nel cinema contemporaneo
Il regista Jon Blåhed ha trovato una storia affascinante ambientata negli anni ’30 nel suo ultimo film, “Raptures”. Questa non si limita a riflettere eventi passati ma offre anche spunti di riflessione contemporanei.
Blåhed, cresciuto nella regione dell’origine del movimento Korpela, conosce bene le storie sussurrate sul controverso movimento. Questo setta il palcoscenico per un racconto che mescola storia personale e analisi sociale.
Il contesto storico del Korpelismo
Il movimento Korpela, nato nel Nord della Svezia, era noto per le sue convinzioni apocalittiche e pratiche ritualistiche poco ortodosse. Jon, figlio di un predicatore del villaggio, ha sentito spesso parlare di questo movimento da bambino. Queste storie, afferma, erano sempre avvolte da un’aura di proibito.
“Non era solo una questione di prendere le storie più succose, ma di rimanere fedele a ciò che ritenevo importante,” dice Blåhed riguardo alla sua decisione di raccontare questa storia.
Un conflitto personale e spirituale
Il film non esplora solamente la storia del movimento Korpela, ma si addentra nei conflitti personali del personaggio principale, Rakel, interpretata da Jessica Grabowsky. Rakel si trova in un dilemma: suo marito Teodor, interpretato da Jakob Öhrman, fonda una setta, mettendo in discussione il suo ruolo di moglie e cristiana osservante.
Come avrebbe reagito qualcuno in una situazione simile? Questo è un interrogativo centrale del film.
“Come si reagisce in quella situazione? Specialmente se sei un cristiano rigoroso che non può davvero mettere in discussione il patriarcato?” riflette Blåhed.
La sfida linguistica: girare in Meänkieli
Una delle caratteristiche distintive di “Raptures” è l’uso di Meänkieli, una lingua minoritaria del Nord della Svezia. Questa scelta linguistica non solo aggiunge autenticità, ma rappresenta anche un atto di resistenza culturale. Blåhed spiega come girare in questa lingua abbia rappresentato una sfida per l’intero team, ma anche un’esperienza formativa significativa.
“In Svezia Meänkieli è considerato una lingua minoritaria, mentre in Finlandia è visto come un dialetto. Provenendo da quella regione, sapevo quanto fosse importante per la gente locale e volevo renderli orgogliosi,” afferma Blåhed.
L’importanza di un cast eclettico
Per dare vita a questo racconto, Blåhed ha scelto un cast di attori finlandesi di alto calibro. Tra questi, Elina Knihtilä e Alma Pöysti, nominata ai Golden Globe per “Fallen Leaves”. La scelta di attori con profonde radici culturali ha aiutato a dare autenticità e profondità al film.
“Amo i film finlandesi, mio padre è finlandese e sono così felice che tutti abbiano voluto far parte di questo progetto,” racconta Blåhed.
Più di una storia religiosa
“Raptures” non è solo una storia religiosa, ma esplora anche temi più ampi come il patriarcato, i dilemmi morali e la resistenza culturale. Teodor, il marito di Rakel, è un personaggio complesso. Non è semplicemente un antagonista, ma un riflesso delle sfide spirituali e sociali che molte persone affrontano.
“Teodor non è un cattivo… Eppure lo è. Non credo che oggi potrebbe andare avanti così a lungo prima di essere fermato, anche se sicuramente alcuni ci provano ancora,” riflette Blåhed.
Una riflessione sulle comunità spirituali
Il film invita lo spettatore a riflettere sul significato della spiritualità e su ciò che spinge le persone ad unirsi a comunità spirituali, ognuna con motivazioni e sogni diversi. La storia del movimento Korpela, con la sua sottile linea tra devozione e illusione, offre una potente lente attraverso cui esplorare questi temi.
Picture Tree International, impegnata a vendere il film, nota come il tema sia senza tempo e rilevante per la società contemporanea, dove il confine tra realtà e coloriture mistiche è spesso sfumato.
“C’è questa tentazione eterna non solo di credere, ma di affermare di conoscere la verità assoluta, che di conseguenza è la fonte di molti conflitti,” conclude Blåhed.
Guarda il trailer di “Raptures” per un’anteprima esclusiva di questo affascinante dramma storico.
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