Un nuovo thriller post-apocalittico: “Subterranea” di Likarion Wainaina
L’acclamato regista kenyota Likarion Wainaina torna a sorprenderci con la sua nuova serie sci-fi intitolata “Subterranea“. Presentata recentemente dal servizio di streaming Showmax, la serie promette di affascinare gli spettatori con una narrazione intensa e avvincente.
Likarion Wainaina e la sua visione
Dopo il successo del suo film di supereroi “Supa Modo”, Wainaina continua a esplorare nuovi orizzonti narrativi. La sua ultima opera “Subterranea” riunisce un cast di talenti kenyoti per raccontare una storia ambientata in un bunker sotterraneo dopo una catastrofe globale.
Subterranea mette in luce otto partecipanti intrappolati che devono fare i conti con l’apocalisse mentre cercano di sopravvivere e capire cosa è accaduto nel mondo superiore. Per i fan del regista, questa è un’occasione unica per vedere come Wainaina tratta il tema della sopravvivenza sotto una luce completamente diversa.
Trailer: Subterranea
Un casting stellare
Nel cast troviamo nomi noti del cinema e della televisione kenyota. Foi Wambui, premiata con il Kalasha Award per “Crime and Justice”, Peter Kawa di “County 49” e Nice Githinji di “The Caller” sono solo alcuni dei talenti inclusi. Tra gli attori nominati per vari premi compaiono Melvin Alusa e Melissa Kiplagat di “Country Queen”.
La serie segna anche il debutto nella recitazione della regista e sceneggiatrice Philippa Ndisi-Herrmann, ed è arricchita dalle performance di Makena Kahuha (“Kina”), Biko Nyongesa (“Sense8”), Pauline Komu (“Groove Theory”) e il vincitore del Kenyan Theatre Awards Dadson Gakenga (“Subira”). La nuova scoperta Chintu Chudasama completa l’ensemble.
Uno sguardo alla trama
Secondo Wainaina, il fascino della fantascienza risiede non solo nel futurismo o nelle armi laser, ma anche nell’esplorazione dell’impatto della scienza immaginata o reale sulla psicologia umana. Subterranea non è una serie futuristica nel senso tradizionale, ma piuttosto un’opera che osserva come i personaggi reagiscono alle sfide scientifiche e psicologiche che incontrano.
Le tematiche sotto la superficie
Il co-produttore e creatore Brian Munene evidenzia come Subterranea affronti temi umani profondamente radicati che il pubblico kenyota troverà molto pertinenti. Otto persone con personalità molto diverse devono imparare a collaborare per sopravvivere, facendo emergere temi come famiglia e unità. Inoltre, la serie esplora anche istituzioni fragili e salute mentale, riflettendo su problemi spesso non trattati in televisione come la depressione postpartum maschile, il PTSD tra le forze armate e l’impatto dei culti in Kenya.
Una produzione di spessore
Subterranea è una produzione di Kibanda Pictures, co-prodotta da Likarion Wainaina e Brian Munene. La squadra di sceneggiatori comprende, oltre a Munene per “Crime and Justice” e ”County 49″, anche Martin Kigondu e Arnold Mwanjila.
Trailer: Subterranea
Riflesso di una realtà per gli spettatori
Parlando della nuova serie, Munene ha sottolineato come il team abbia approfondito questioni sociali che raramente vediamo in TV. Problemi che toccano da vicino la società kenyota, offrendo agli spettatori una narrazione che va oltre il semplice intrattenimento per diventare specchio e critica della realtà attuale.
Alla fine, Subterranea non è solo una finestra su un mondo apocalittico, ma un palcoscenico dove la realtà di ogni giorno viene messa sotto i riflettori, permettendo al pubblico di riflettere sul proprio ambiente e sui propri comportamenti.
Curioso di saperne di più? Non perdere il trailer ufficiale della serie in arrivo su Showmax il 26 settembre. E per chi cerca altre avventure cinematografiche, esplora i link precedenti per immergerti completamente nell’universo creato da Wainaina e il suo team.