Hollywood e le nuove dinamiche legislative dell’Unione Europea
Un nuovo clima politico e le ripercussioni su Hollywood
Le recenti elezioni europee hanno portato a significative vittorie dei partiti di estrema destra, creando un nuovo panorama politico nell’Unione Europea. Questa trasformazione non sta passando inosservata a Hollywood, che si sta preparando a influenzare le nuove normative dell’UE per proteggere gli interessi degli studi e delle piattaforme streaming. Stan McCoy, capo dell’Associazione dei produttori cinematografici per l’Europa, ha discusso queste preoccupazioni al Festival del Cinema di Venezia.
L’importanza della licenza territoriale esclusiva
McCoy ha evidenziato un elemento fondamentale: la necessità di preservare l’esclusività della licenza territoriale. Il modello dell’audiovisivo europeo è stato sempre basato sull’idea del “mercato unico”. Tuttavia, McCoy sostiene che il significato di “mercato unico” non dovrebbe eliminarne l’autonomia territoriale. Senza queste licenze, verrebbe minato l’intero modello di business dell’industria cinematografica e televisiva.
Creare offerte competitive su misura per i consumatori
Nel contesto delle piattaforme streaming, la flessibilità nelle offerte è cruciale. McCoy ha descritto scenari in cui regolamentazioni troppo permissive possono indurre i consumatori a sfruttare i servizi streaming sottoscribendo, guardando tutto il contenuto desiderato in poche settimane, e poi cancellando l’abbonamento chiedendo il rimborso. È necessario trovare un equilibrio che protegga tanto i consumatori quanto le piattaforme streaming.
La protezione della proprietà intellettuale e l’importanza delle co-produzioni internazionali
Si prosegue nella battaglia per la protezione della proprietà intellettuale e il supporto ai servizi legali. McCoy ha sottolineato come sia vitale mantenere stabile il quadro normativo dei diritti d’autore recentemente aggiornato dall’UE, coinvolgendo anche l’uso dell’intelligenza artificiale. Ma ciò che preoccupa maggiormente è il rischio di frammentazione imponendo che i lavori britannici non siano più riconosciuti come “opere europee”. Questo minerebbe il sistema delle co-produzioni, portando a una riduzione delle opportunità cruciali per l’intero ecosistema produttivo.
Resistenza alle nuove proposte di tassazione
Un’altra tematica rilevante toccata da McCoy riguarda le proposte avanzate dagli operatori delle telecomunicazioni in vari paesi, i quali chiedono che i fornitori di contenuti paghino una tassa per utilizzare le loro reti. McCoy ha risposto che in realtà sono le telecomunicazioni a beneficiare dei contenuti per vendere i loro servizi, non il contrario.
Le sfide delle nuove regolamentazioni e il rischio di incertezza
La stabilità normativa è fondamentale per un’industria che opera su scenari internazionali. L’implementazione di nuove regole, soprattutto quelle riguardanti l’uso dell’intelligenza artificiale, può comportare ritardi e incertezze che penalizzano fortemente gli investimenti nell’industria creativa. Pertanto, McCoy insiste sulla necessità di un approccio bilanciato e proporzionato da parte degli stati membri dell’UE.
Considerazioni finali
Mantenere un sistema stabile e prevedibile per il diritto d’autore è prioritario per garantire l’efficienza e la crescita dell’industria cinematografica e televisiva. Hollywood si trova in un delicato equilibrio tra la necessità di tutelare i propri interessi e l’adattamento alle nuove dinamiche politiche europee.
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Hollywood e l’industria creativa europea sono a un crocevia, e mentre il dialogo continua, sarà interessante vedere come le nuove regolamentazioni influenzeranno il futuro del cinema, delle serie TV, e della produzione musicale.