Una danza inaspettata: Tom Hiddleston si trasforma per “The Life of Chuck”
La magia di Stephen King trasposta in pellicola
Quando pensiamo a Stephen King, la nostra mente spesso vola verso storie oscure e terrificanti. Tuttavia, “The Life of Chuck”, adattato dalla novella del 2020 dell’autore, rappresenta un’eccezione significativa. Questa storia celebra la vita di Charles Krantz, un uomo comune, in un contesto apocalittico, ma senza le consuete catastrofi visive.
Diretto da Mike Flanagan, noto per “The Haunting of Hill House”, il film custodisce un messaggio intrinsecamente positivo e commovente, divergendosi dalle tipiche narrazioni di King che esplorano il soprannaturale. Pensate a “Le ali della libertà” o “Stand by Me”, piuttosto che a “It” o “Pet Sematary”.
Una sfida danzante per Tom Hiddleston
Tom Hiddleston, conosciuto principalmente per il ruolo del dio dell’inganno Loki nell’Universo Cinematografico Marvel, ha dovuto affrontare una metamorfosi eccezionale per interpretare Chuck Krantz. Nella storia, Chuck è un contabile la cui vita sembra banale fino a un giorno particolare quando, incrociando un batterista di strada, si lascia trascinare dal ritmo e balla come mai prima d’ora.
Per prepararsi a questa sequenza prolungata, Hiddleston si è sottoposto a un intenso corso di danza di sei settimane, dove ha imparato jazz, swing, polka, samba e cha-cha-cha. L’attore ha spiegato che la danza è più una questione di espressione della gioia che di perfezione tecnica.
“Ho dovuto affrontare tutte queste danze tecniche, nessuna delle quali avevo mai praticato. Alcune mi sono venute più naturali di altre. Ho scoperto di amare immensamente il jazz e lo swing. La bossa nova richiede una comprensione tecnica che ha impiegato un po’ di tempo per entrare nella mia testa. La polka è come una corsa dei 100 metri”, ha raccontato Hiddleston.
Questa sequenza non solo arricchisce il personaggio ma offre anche uno spunto di riflessione sui momenti di spontaneità e connessione che rendono la vita preziosa.
Una narrazione non convenzionale
“The Life of Chuck” è diviso in tre capitoli distinti, presentati in ordine cronologico inverso. Chiwetel Ejiofor e Karen Gillan interpretano personaggi che affrontano la fine del mondo nella prima parte, mentre Hiddleston appare nella seconda. La suddivisione della storia offre una prospettiva unica sul personaggio di Chuck, con attori come Benjamin Pajak, Cody Flanagan e Jacob Tremblay che interpretano versioni più giovani di lui.
Mike Flanagan ha voluto dare a ciascun segmento una propria identità visiva, utilizzando differenti rapporti d’aspetto e palette di colori. Questo approccio riflette la complessità della vita stessa, che raramente è lineare e monocromatica.
Un’opera carica di emozione e riflessione
Flanagan, già noto per aver adattato altre opere di King come “Gerald’s Game” e “Doctor Sleep”, ha letto “The Life of Chuck” durante i primi giorni della pandemia, trovandolo straordinariamente toccante. Sebbene il racconto non sembrasse immediatamente adattabile a un film, le sequenze cinematografiche hanno iniziato a prendere forma nella sua mente mentre leggeva, portandolo a vedere il potenziale di un’opera profondamente emotiva.
Karen Gillan ha riflettuto sull’importanza delle connessioni umane chiedendosi cosa realmente conti alla fine della nostra vita. Molti che si avviano verso la fine della propria esistenza tendono a dare peso alle relazioni piuttosto che ad ambizioni materiali o riconoscimenti professionali.
“In questo film, i personaggi cercano connessione tra loro. Credo sia la cosa più naturale al mondo,” ha detto Gillan. “In quel momento, quello che conta davvero sono le relazioni e le connessioni umane.”
Tom Hiddleston ha ribadito questi sentimenti, sottolineando come i momenti di spontaneità e gioia siano quelli che più restano impressi nella memoria nei nostri ultimi momenti di vita.
Guarda il trailer di “The Life of Chuck”
Per chi vuole immergersi ulteriormente in questa storia emozionante, ecco il link per vedere il trailer di “The Life of Chuck”.
Analisi per cinefili e appassionati
“The Life of Chuck” si presenta come un’opera unica nella filmografia di Stephen King, offrendo una prospettiva positiva sulla vita e sulle connessioni umane. La narrazione non convenzionale e la profondità emotiva del film lo rendono una visione imperdibile per chi ama i racconti introspezionali e toccanti. Inoltre, trasformazione di Tom Hiddleston offre una performance che risuona con genuinità e passione. Questo film non rappresenta soltanto un viaggio nella vita di un uomo, ma anche una riflessione su ciò che davvero conta alla fine.
Per ulteriori approfondimenti e per vedere altre opere di Stephen King trasposte sul grande schermo, vi invitiamo a rimanere sempre informati e a esplorare le numerose gemme cinematografiche disponibili.