Da esperimento a fenomeno culturale: i 35 anni di “America’s Funniest Home Videos”
Una chiacchierata tra appassionati
Recentemente, il produttore Vin Di Bona si trovava a un raduno di auto d’epoca quando ha iniziato a parlare con un altro appassionato. Alla menzione del suo lavoro su “America’s Funniest Home Videos” (AFV), un uomo sui 40 anni ha esclamato con entusiasmo: “Io e mio figlio guardiamo sempre quello show!” e ha addirittura iniziato a cantarne il tema.
L’inizio di una leggenda
Quando AFV debuttò nel 1989, quell’uomo sarebbe stato in età scolare. Di Bona, che ha visto il suo show attraversare più generazioni, non si stanca mai di sentire quanto impatto abbia avuto. “Lo vediamo in studio,” afferma. “Non posso contare quante volte qualcuno ha detto, ‘Lo guardavo con i miei genitori.'”.
Un’idea improvvisata
Il lancio di AFV come speciale nel 1989 era un vero e proprio esperimento. Con l’arrivo massiccio delle videocamere domestiche, Di Bona realizzò che ci sarebbe stato materiale sufficiente per creare un programma di clip esilaranti. La risposta iniziale fu sorprendente: circa 1.800 cassette VHS furono inviate nella speranza che almeno una su cento contenesse un clip utilizzabile. E fu un successo.
Un archivio in costante crescita
Presto, la produzione ricevette 38 sacchi di posta a settimana. “L’ufficio postale di Hollywood dovette impiegare due o tre persone in più solo per gestire la nostra posta. Avevamo tre turni di persone che guardavano le cassette, 24 ore su 24,” ricorda Di Bona. Ora, i contributi settimanali variano tra i 3.500 e 5.000 caricamenti digitali.
Momenti indimenticabili
Alcuni clip rimangono impressi nella memoria di Di Bona. “Ci sono certe cose che restano impresse,” dice. “C’è un bambino che fa il bagno e produce bolle dalla bocca. Oppure una sposa e uno sposo dove lui, appena prima di baciare la sposa, si spruzza con Binaca… ogni tanto c’è qualcosa di così unico che rimane con la gente per molto, molto tempo.”
Il contributo di Bob Saget
Di Bona e l’attuale conduttore Alfonso Ribeiro attribuiscono gran parte del successo iniziale del programma all’indimenticabile Bob Saget. “Penso che Bob Saget sia stato fantastico come conduttore,” afferma Ribeiro. “Tutte le generazioni possono guardare questo programma e divertirsi. Sono onorato di farne parte.”
La gestione del vasto archivio
Fin dai primi tempi, la squadra di Di Bona ha iniziato a catalogare i video per il loro archivio e a trovare modi per monetizzare i clip. “Non è solo un video di un cane o di un dalmata o di una corrida. È quello che succede con il cane, il dalmata, la corrida, il bambino che sputa il cibo, il trampolino che si rompe,” spiega Di Bona. “Abbiamo accumulato due milioni di clip.”
Monetizzazione e partnership
Negli anni, AFV ha sviluppato strategie per monetizzare i video, coinvolgendo anche i fan. “Per anni, mi arrabbiavo per i video piratati online,” racconta Di Bona. ”Poi abbiamo pensato, perché non facciamo degli utenti i nostri partner, permettendo a tutti di condividere i benefici della nostra libreria? La situazione è cambiata radicalmente.”
Espansione continua
AFV ha esteso la sua portata con tre diversi canali FAST supportati dalla pubblicità e sta considerando nuovi spinoff, incluso un nuovo approccio a “America’s Funniest People.” Inoltre, potrebbe tornare il più audace “Videos After Dark” su Hulu. Di Bona sta anche lavorando a un nuovo game show per ABC.
La cura dei contenuti: il segreto del successo
Nonostante l’abbondanza di video disponibili sui social media, Di Bona attribuisce la rilevanza continua dello show alla sua curatela. “Chiunque può guardare una serie di video messi insieme male, e non saranno divertenti,” spiega. “I nostri, idealmente, fanno ridere ad ogni clip.”
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