Le sfide della produzione di “Tokyo Vice”: un’esperienza unica in Giappone
Dietro le quinte della realizzazione
Alex Boden, produttore della serie “Tokyo Vice” di Max/Wowow, ha condiviso le sfide e i trionfi di girare la prima serie americana in streaming interamente realizzata in Giappone, durante un keynote al Tokyo International Film Festival. Creata da J.T. Rogers e interpretata da Ken Watanabe, Ansel Elgort, Rachel Keller e Kikuchi Rinko, la serie racconta la storia di un giornalista occidentale che lavora per una pubblicazione a Tokyo e si confronta con uno dei boss criminali più potenti della città.
Due anni di immersione culturale
Boden ha trascorso quasi due anni in Giappone per produrre entrambe le stagioni di “Tokyo Vice”. Prima dell’inizio della produzione nel 2020, numerosi produttori internazionali avevano sconsigliato di girare interamente in Giappone, citando la mancanza di incentivi, la disponibilità degli studi e i complessi processi di autorizzazione.
Sfide logistiche e culturali
L’unicità delle location giapponesi
Le difficoltà logistiche in Giappone sono state notevoli. Boden ha spiegato: “Ogni location in Giappone ha un proprio manager per rispettare il proprietario, e inviare un sostituto non è realistico.” Le riprese si sono svolte in diverse aree affollate come Shibuya, Akasaka, Shinjuku e Kabukicho, dove la troupe ha dovuto adattarsi agli spazi limitati e alle diverse necessità locali.
Adattamento alle norme locali
Il team ha trovato la chiave del successo nell’adattarsi alle consuetudini giapponesi mantenendo al contempo pratiche di produzione internazionali. “Il nostro approccio è sempre stato rispettare il modo in cui le cose funzionano qui. Abbiamo deciso di lavorare allineandoci ai metodi giapponesi fin dall’inizio, ed è stata la decisione giusta”, ha affermato Boden.
Innovazioni e incentivi
Il programma JLOX Japan Location Incentive
Il lancio del programma di incentivi JLOX, che offre un rimborso fino al 50% delle spese qualificate con un limite massimo di 1 miliardo di yen (circa 6,66 milioni di dollari) per ogni disburso, ha rappresentato un momento cruciale. Boden ha dichiarato, “Non c’è dubbio che il programma JLOX sia un punto di svolta. Giappone è stata l’unica nazione del G7 senza un incentivo”.
Esigenze infrastrutturali future
Boden ha identificato diverse necessità infrastrutturali cruciali: “Alcuni esempi: riprese nella metropolitana di Tokyo, non ancora riuscite. La contabilità finanziaria è un processo molto più manuale in Giappone, quindi abbiamo dovuto fare concessioni ai report sui costi su base bi-settimanale.”
Collaborazioni e formazione
Sinergie internazionali
La produzione ha sottolineato l’importanza di collaborare con i professionisti locali e internazionali. “I miei colleghi mi hanno detto che abbiamo fatto sembrare tutto facile, ma la verità è che abbiamo risolto problemi quotidiani e abbiamo dato fiducia e autonomia ai nostri produttori e alla troupe locale”, ha detto Boden.
Ora, Boden sta sviluppando una partnership con Film Solutions per collegare i professionisti giapponesi con l’esperienza internazionale, concentrandosi su aree come la consulenza per il miglioramento dell’infrastruttura e degli studi.
Un’industria in crescita
Durante l’apertura del festival, il primo ministro giapponese Ishiba Shigeru ha evidenziato la portata dell’industria dei contenuti in Giappone, paragonandola a quella dell’acciaio e dei semiconduttori. Boden ha enfatizzato l’urgenza di cogliere questo momento: “Il processo riesce meglio con direzione, ambizione e investimenti strategici, creando posti di lavoro e sostenendo l’esportazione della creatività locale.”
Prospettive future
Produzioni sostenute da JLOX includono progetti con Dwayne Johnson, Emily Blunt e Brendan Fraser, oltre a un film di Bollywood. James Cameron sta sviluppando “The Last Train from Hiroshima”.
“Io e i miei colleghi, membri del cast e della troupe abbiamo imparato molto stando qui. Continuiamo a ascoltare e imparare gli uni dagli altri per avanzare verso una nuova età dell’oro della produzione cinematografica e televisiva in Giappone”, ha concluso Boden.
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