Un viaggio emozionale nel film The Summer Book
Introduzione
Il film The Summer Book, diretto da Charlie McDowell, rappresenta un’esperienza cinematografica toccante ambientata su una piccola isola nel Golfo di Finlandia. Questo film, tratto dall’omonimo romanzo di Tove Jansson, esplora i temi della perdita, del legame intergenerazionale e dell’intimo rapporto con la natura. La trama vede come protagonista Glenn Close nel ruolo di una nonna che, insieme alla sua nipotina, cerca di restaurare i ricordi e la serenità perduti.
Un’interpretazione magistrale
Glenn Close offre una performance delicata e profonda, incarnando una nonna che trasmette la sua conoscenza del mondo naturale alla giovane nipote, interpretata da Emily Matthews. La connessione tra le due protagoniste è palpabile e si sviluppa attraverso piccoli dettagli e momenti condivisi, come la tranquilla descrizione delle notti trascorse a dormire sotto le stelle.
“I remember that … It’s like the whole island shrinks up around you until you and it are like a raft in the sea.”
Questa frase riassume perfettamente la magia del luogo ed evidenzia la maestria di McDowell nel mantenere il film fedele alla sensibilità del romanzo originale.
L’importanza dell’ambientazione
L’isola stessa è un personaggio vitale e vivo nel film. La fotografia cattura l’essenza dei luoghi con una precisione pittorica: le gelide acque del Mar Baltico che lambiscono la costa, il tocco morbido del sole e la violenza improvvisa delle tempeste. Queste immagini trasmettono un senso di pace, che contrasta con la narrazione a volte lenta ma sempre intensa del film.
Lo stesso set è un rifugio senza tempo, un luogo che Jansson ha reso immortale attraverso le sue descrizioni nel libro. Le scelte creative della produzione – dai costumi ai dettagli scenografici – suggeriscono un periodo senza tempo, con accenni stilistici che potrebbero risalire agli anni ’70, rendendo l’esperienza visiva del film ancora più immersiva.
Una riflessione silenziosa sulla perdita
Il tema centrale di The Summer Book è la gestione del lutto e del dolore. Dopo la morte della moglie, il padre di Sophia, interpretato da Anders Danielsen Lie, si chiude in se stesso. Questo isolamento emotivo è sottolineato dalla scarsa comunicazione con la figlia, che interpreta il silenzio del padre come mancanza d’affetto.
“The stink of grief keeps him away.” “Or self-pity,” risponde sua madre.
Questa interazione rappresenta uno dei rari momenti di scontro nel film, fornendo una finestra sulle diverse modalità di affrontare il lutto.
Un’evoluzione emozionale
Le dinamiche tra i personaggi si evolvono lentamente, ma in modo significativo. I viaggi sull’isola fungono da catarsi per la famiglia. Il rapporto tra Sophia e la nonna è centrale nella narrazione, e attraverso le loro avventure, come la visita a un faro abbandonato o il confronto con le famiglie vicine, il film esplora la necessità di adattarsi e accettare i cambiamenti.
Il culmine emotivo arriva con una tempesta che scuote l’isola, simboleggiando una rinascita per i personaggi. Questo evento fornisce la scossa necessaria per il padre di Sophia, permettendogli finalmente di riavvicinarsi alla figlia e superare il suo dolore.
Considerazioni tecniche
Il film mantiene uno stile narrativo tranquillo e riflessivo, che può sembrare lento ma permette una maggiore attenzione ai dettagli. La colonna sonora di Hania Rani agisce come un delicato sottofondo che amplifica il senso di malinconia.
Dal punto di vista visivo, Sturla Brandth Grovlen utilizza le luci naturali e i paesaggi per creare un’atmosfera quasi magica. La scelta di McDowell di allontanarsi dal suo precedente lavoro più tumultuoso, come il thriller Windfall, mostra la sua capacità di adattarsi a generi e toni differenti, dimostrando notevole versatilità come regista.
Note finali
The Summer Book è un delicato ritratto di una famiglia in lutto, reso attraverso la bellezza della natura e i legami profondi e intergenerazionali tra i personaggi. È un’opera d’arte che celebra la vita, anche di fronte alla perdita, e invita gli spettatori a trovare forza nelle piccole cose e nei legami più semplici. Il film, che può sembrare di primo acchito “slender but tender”, acquista forza attraverso la sua umanità e autenticità.
Trailer
Per maggiori dettagli sul film, visita il trailer di The Summer Book.