L’intricata relazione tra politica e film horror
Introduzione
È curioso come l’attuale clima politico si rifletta sulla nostra cultura, a volte addirittura superando i film horror nelle nostre paure quotidiane. Un’elezione estremamente controversa potrebbe sembrare la trama perfetta per un film slasher, dove volontari si aggirano porta a porta al crepuscolo. Questo scenario ha messo in luce una verità scomoda sui film horror: spesso veicolano messaggi politici sottili, ma non sempre abbastanza sottili da nascondere le loro preferenze.
La politica dei film di possessione demoniaca
Prendiamo, ad esempio, “L’Esorcista”. Secondo alcuni, potrebbe essere considerato uno dei film horror più apertamente conservatori. La scienza e la medicina moderna vengono mostrate come impotenti di fronte al demone che possiede la vittima innocente, lasciando alla Chiesa Cattolica patriarcale il compito di affrontare Pazuzu. Questo riflette una visione del mondo profondamente radicata in valori tradizionali.
Horror soprannaturale e conservatorismo sociale
Il concetto stesso del male soprannaturale può essere visto come socialmente conservatore. Film come “The Blair Witch Project” e “The Ring” rappresentano protagonisti scettici che tentano di demolire miti occulti, solo per cadere vittime della loro terribile realtà. Anche il genere può avere un orientamento militarista: in molti film, i tentativi di neutralizzare un fenomeno orribile falliscono, richiedendo l’uso delle “armi pesanti”, come in “Godzilla” e “Jaws”.
La rappresentazione LGBTQ nei film horror
Un altro aspetto da considerare è la rappresentazione dei personaggi LGBTQ come assassini in film come “Psycho”, “Dressed to Kill”, e “Basic Instinct”. Questa tendenza, iniziata oltre 60 anni fa, si adatta ancora a certe narrative politiche contemporanee, creando una percezione negativa che perdura nel tempo.
Horror con messaggi alternativi
Non tutti i film horror, però, seguono questa logica. Alcuni presentano una critica sociale sottile ma potente. In “Invasion of the Body Snatchers”, “Night of the Living Dead”, e “Get Out”, è la società stessa a terrorizzare l’individuo. Inoltre, i film post-“Jaws” come “Alien” e “Cloverfield” mostrano che le armi convenzionali non sono sempre la risposta. Qui, la lotta viene combattuta con l’intelligenza.
Il ruolo rilevante delle protagoniste femminili
Anche i classici slasher movies, con assassini soprannaturali che inseguono giovani ragazze, non sono facili da inquadrare politicamente. Come osserva James Kendrick, professore associato di film e media digitali: “In molti film slasher, le strutture di supporto maschili, come polizia o militari, risultano inefficaci o muoiono, lasciando spesso la donna sola a salvarsi”. Questo è evidente nel modello della “final girl”, presente in film come “Halloween”, “Alien” e “The Texas Chainsaw Massacre”.
Conclusioni finali
Il panorama dei film horror è variegato e complesso, con messaggi che spaziano dall’autoritarismo conservatore alla critica sociale più radicale. Questi film offrono uno specchio attraverso il quale possiamo esplorare le paure e le ansie della società attuale. E mentre le rappresentazioni politiche possono variare, una cosa è certa: il genere horror continua a evolversi, riflettendo le tendenze e le preoccupazioni del tempo presente.