Terrifier 3: Un viaggio tra sangue e creatività
Damien Leone: un volto positivo dietro un orrore senza censure
Damien Leone, sceneggiatore e regista della serie ”Terrifier,” è noto per la sua energia e positività. Sorprendentemente, questa stessa positività si riversa in uno dei film horror più crudi mai realizzati. “Terrifier 3”, l’ultimo capitolo della saga, introduce Art the Clown in un caos natalizio dove continua a perseguitare Sienna Shaw (interpretata da Lauren LaVera), uccidendo numerose vittime lungo il percorso, spesso vestito da Babbo Natale.
Innovazione nella violenza: l’omaggio a Hitchcock
Uno degli aspetti più intriganti di “Terrifier 3” è la scena del massacro nella doccia, un chiaro omaggio alla famosa scena della doccia di Alfred Hitchcock in “Psycho”. Leone si è chiesto come avrebbe girato oggi Hitchcock quella scena: “Se Alfred Hitchcock stesse girando oggi ‘Psycho,’ sarebbe più grafico?”. Leone ha voluto superare questa idea con una catena di seghe invece di un coltello e con due vittime anziché una. Questo riflette la sua abilità di combinare omaggi classici con una propria visione brutale e innovativa.
Un budget in crescita e la qualità degli effetti speciali
Dopo il successo di “Terrifier 2”, che ha incassato quasi 16 milioni di dollari con un budget di soli 250.000 dollari, “Terrifier 3” ha visto un incremento del finanziamento a 2 milioni di dollari. Pur rimanendo un budget modesto per gli standard di Hollywood, ha fatto una differenza significativa per Leone e il suo team.
Grazie al maggiore budget, Leone ha potuto collaborare con Christien Tinsley di Tinsley Studio, noto per il suo lavoro su produzioni come “Passion of the Christ” e “No Country for Old Men”. Questa collaborazione ha permesso di migliorare gli effetti speciali, elemento cruciale nella serie “Terrifier.” Questo ha permesso a Leone di dedicare più tempo alla regia degli attori e alla cura estetica del film.
L’importanza delle espressioni facciali
David Howard Thornton, che interpreta Art the Clown, ha beneficiato della nuova maschera creata per il film. Più sottile e realistica, la maschera consente una gamma di espressioni facciali molto più ampia: “Puoi vedere ogni movimento che faccio con il mio volto,” afferma Thornton, aggiungendo che Leone sollecitava sempre espressioni più intense, in particolare per quanto riguarda gli occhi.
Le sfide di un budget maggiore
Tuttavia, un budget maggiore ha introdotto nuove sfide. “Ora abbiamo tre volte il numero di persone e di domande ogni giorno,” dice Leone. Le regolamentazioni sindacali e il tempo di ripresa limitato sono stati fattori che hanno reso la produzione più complessa rispetto ai film precedenti a basso budget.
Limiti della decenza nel cinema horror
Leone è consapevole dei limiti di decenza, soprattutto riguardo alla rappresentazione di bambini. All’inizio del film, Art uccide un bambino fuori scena: “Non mostrerei mai una cosa del genere nel modo più grafico possibile, poiché alienerebbe gran parte del pubblico”. Leone cerca un equilibrio tra spingere i confini del genere e mantenere un livello di responsabilità artistica.
Uno sguardo al futuro: Terrifier 4 in arrivo
Per chi riesce a sopportare l’intero sanguinario percorso di “Terrifier 3”, c’è un cliffhanger che introduce immediatamente il prossimo film, confermato da Leone. Pur non volendo svelare dettagli precisi, Leone promette un capitolo finale epico e sperimentale che chiuderà la saga di Art the Clown in maniera spettacolare.
“Succederanno cose davvero folli nel prossimo,” anticipa Leone, mantenendo la suspense alta per i fan della serie.
L’evoluzione della serie “Terrifier” dimostra come la creatività, unita a un budget che cresce con il successo, possa portare a esperimenti audaci e risultati impressionanti nel genere horror. Leone continua a dimostrare una padronanza nel bilanciare omaggi ai classici e innovazioni uniche che tengono il pubblico agganciato dal primo all’ultimo minuto.