Un anno in più e tante sfide nuove: Kate Winslet celebra i suoi traguardi
Kate Winslet ha recentemente partecipato allo Zurich Film Festival, esprimendo con entusiasmo il suo avvicinarsi a quota 50. Durante l’evento, l’attrice ha condiviso riflessioni importanti sul suo percorso professionale e sul ruolo delle donne nel cinema oggi.
Una carriera brillante e tante storie da raccontare
Winslet ha sottolineato quanto sia fondamentale, per lei, raccontare storie significative e realizzare film che lascino un impatto. La sua passione per il cinema non si limita a interpretare ruoli interessanti, ma abbraccia l’intera esperienza cinematografica. Questo impegno l’ha portata a esplorare nuove vie, come quella della produzione.
Dal ruolo d’attrice a quello di produttrice
Con il film Lee, Winslet ha deciso di dedicarsi anche alla produzione. In passato ha già svolto il ruolo di produttrice esecutiva in serie di successo come Mare of Easttown e The Regime. Questa nuova avventura le ha permesso di comprendere meglio il potere delle giovani attrici, che oggi finalmente hanno una voce più forte e rispettata nell’industria cinematografica.
“Per una donna dire ‘No, non mi sento a mio agio con questo’ è una cosa che prima non esisteva,” ha affermato Winslet. “Era meglio farsi andare bene tutto e non lamentarsi, perché ‘a nessuno piacciono le ragazze che si lamentano.’ Questo è cambiato.”
Riconoscimenti e riflessioni
Vincitrice dell’Oscar, del BAFTA e dell’Emmy, Winslet ha ricevuto anche il Golden Icon Award al festival svizzero. Durante il suo discorso, ha parlato della crescente consapevolezza tra le donne e dell’importanza delle amicizie femminili. Ha evidenziato come queste relazioni siano diventate essenziali per ascoltare e raccontare storie di donne con una rinnovata sensibilità.
Il progetto “Lee”: sfide e successi
Lee, diretto da Ellen Kuras, racconta la storia di Lee Miller, una modella diventata fotografa di guerra. Fare questo film non è stato facile. Winslet ha condiviso le difficoltà incontrate, soprattutto nell’ottenere finanziamenti e nel far comprendere l’importanza della storia di Miller.
“Non ci è stato dato nulla su un piatto d’argento,” ha spiegato. “Mi sono scontrata con persone, soprattutto uomini, che non capivano cosa fosse questo film. La domanda era: ‘Perché dovrei apprezzare questa donna?’”
Un progetto nato da una storia personale
L’idea per il film è nata in modo inaspettato. Winslet ha raccontato di aver trovato un antico tavolo appartenuto alla famiglia Penrose, che frequentava Lee Miller. Questo particolare l’ha spinta a voler raccontare la sua storia al mondo.
“Mi sono seduta a quel tavolo e ho pensato: ‘Lee Miller, mi chiedo perché nessuno abbia mai fatto un film su di lei.’”
Documentare la verità attraverso la fotografia
Miller è conosciuta per aver documentato con coraggio la realtà del regime nazista e per la sua capacità di ridefinire la femminilità. Attraverso la sua fotografia, esplorava le storie delle vittime e delle persone abbandonate. Non cercava attenzione per sé, ma desiderava solo rivelare la verità.
“Lee non si accontentava di osservare da lontano; doveva immergersi nell’azione,” ha detto Winslet, “e io sono molto simile a lei in questo.”
Uno sguardo verso il futuro
Winslet non esclude la possibilità di dedicarsi ad altre donne straordinarie nei suoi futuri progetti cinematografici, purché ciò non richieda decenni di lavoro per ciascuno. Ha espresso un profondo senso di orgoglio per essere riuscita a realizzare Lee dopo tanto tempo e ha sottolineato l’importanza di riconoscere e celebrare i propri successi.
“Abbiamo la tendenza a dimenticare di fermarci e dire: ‘Sono davvero orgogliosa di me stessa.’ Specialmente noi donne.”
Kate Winslet continua a dimostrarsi una figura di spicco nel cinema, non solo per il suo talento come attrice ma anche per il suo impegno nella produzione e nella promozione di storie significative che mettono al centro le donne e le loro esperienze.