Un punk radicale: Ria di Arvin Belarmino tra cinema e resistenza
Un debutto unico nel mondo punk filippino
Il debutto del lungometraggio “Ria” di Arvin Belarmino, noto regista di cortometraggi premiati, punta i riflettori sulla scena punk underground nelle Filippine e sul coinvolgimento sociale. Ambientato in un contesto di demolizioni e resistenza, il film segue la venticinquenne Ria, una giovane che vive in una comunità punk mentre si prende cura della sua madre adottiva diabetica.
Una storia filtrata dall’esperienza personale
Arvin Belarmino, che collabora con gruppi punk dal 2013, porta in questo progetto la sua esperienza diretta. “Ho sempre voluto fare un film sulla comunità punk filippina, perché è la comunità di cui faccio parte”, riflette Belarmino. Le sue attività includono l’organizzazione di attività di mutuo soccorso per fornire cibo e beni di prima necessità alle aree emarginate. Questo spirito di resistenza è il cuore pulsante del film.
Analisi tecnica e competenza
La narrazione cinematografica di Belarmino si distingue per il suo particolare stile visivo e la capacità di intrecciare strati sociopolitici nelle sue opere. In “Ria”, il regista utilizza la cinepresa in modo quasi documentaristico, donando una patina di autenticità immersiva alla storia. Gli ambienti squallidi e le scene di vita quotidiana sono riprese con un realismo crudo, che intensifica la connessione emotiva con lo spettatore.
Produzione e protagonisti
Prodotto da Kristine De Leon, “Ria” offre una prospettiva unica sulla società filippina. “Leggendo la prima bozza, ho finalmente capito perché questo film doveva essere prodotto da me,” afferma De Leon. La storia di Ria si radica profondamente nella percezione femminile del caos e della impunità che affliggono attualmente la società filippina.
Collaborazioni e riconoscimenti
Belarmino, grazie alla sua partecipazione a prestigiosi workshop e festival come Talents Tokyo, Locarno Filmmakers Academy, e Produire Au Sud, ha ottenuto supporto cruciali per il progetto. Al film ha collaborato anche il produttore Alemberg Ang, noto per il suo lavoro in “Plan 75”, presentato al Festival di Cannes 2022.
“La collaborazione con Belarmino è stata immediata,” racconta Ang. “Abbiamo passato molto tempo a discutere della sua visione per il film e non ho esitato a unirsi al progetto, soprattutto considerando che Kristine è una mia allieva.”
Punk come movimento di resistenza
Oltre all’estetica punk, Belarmino sottolinea la profonda risonanza sociale del film: “Nelle Filippine, il punk non è solo musica. È un movimento, un gruppo di persone unito in solidarietà per aiutare i marginalizzati e resistere pacificamente contro un sistema di corruzione e impunità.”
Il panorama del cinema punk
Il film non solo abbraccia l’anarchia visiva del punk, ma lo traduce anche in un linguaggio universale di resistenza e solidarietà. Questo riflette una tendenza crescente nel cinema contemporaneo a esplorare temi di ingiustizia sociale attraverso lenti culturali alternative. Belarmino si inserisce in una tradizione di cineasti che utilizzano il medium cinematografico non solo come strumento di intrattenimento, ma come piattaforma di attivismo sociale.
Futuro del progetto
Attualmente, “Ria” è in cerca di chiusura del finanziamento presso il TIFFCOM, parte del Tokyo International Film Festival, sperando di attrarre agenti di vendita, distributori e programmatori di festival.
La capacità di Belarmino di fondere introspezioni intime con una critica sociale tagliente promette di rendere “Ria” un’opera significante nel panorama cinematografico internazionale.