Rivisitando la storia del cinema e della tv
In questo articolo esploreremo alcune delle più recenti e affascinanti novità dal mondo del cinema e della tv. Dagli errori storici nell’ultimo lavoro di Ridley Scott ai meravigliosi documentari che utilizzano l’intelligenza artificiale, non mancheranno riflessioni interessanti e spunti di discussione.
Gladiator II: mito e realtà sul grande schermo
Il capolavoro di Ridley Scott “Gladiator” ha avuto un enorme successo, ma il suo sequel, “Gladiator II”, sembra far discutere a causa di alcune licenze poetiche. Ridley Scott non è nuovo a controversie storiche, come dimostra il recente film “Napoleon”. Gli esperti di storia romana hanno già storto il naso di fronte a diverse scene del sequel, che rischiano di distanziare troppo la narrazione dalla realtà storica.
Una scena particolarmente criticata mostra il Colosseo allagato con degli squali nuotanti. Dr. Shadi Bartsch, docente di classici, ha commentato:
“È pura invenzione hollywoodiana. Non credo nemmeno che i Romani sapessero cosa fosse uno squalo.”
Altrettanto controversa è la scena dei gladiatori che cavalcano rinoceronti a due corni. In realtà, come spiegato da Bartsch:
“Marziale scrisse una poesia nell’80 d.C. su un rinoceronte che lancia un toro in aria, ma si trattava di un tipo a un solo corno e non c’è prova che i gladiatori li cavalcassero.”
troviamo un nobile romano che si gode una tazza di tè in una caffetteria mentre legge il giornale, mille anni prima dell’invenzione della stampa. Bartsch ribadisce:
“Avevano le Acta Diurna, notizie giornaliere scolpite su pietra, ma dovevi recarti sul posto per leggerle. E niente caffetterie!”
Per Ridley Scott, il fascino del cinema supera spesso il rigore storico. Guarda il trailer di Gladiator II.
I documentari sull’Antartide e l’uso dell’intelligenza artificiale
Il documentario “Endurance”, diretto da Jimmy Chin ed Elizabeth Chai Vasarhelyi, racconta l’epica storia di Ernest Shackleton e del suo equipaggio bloccati tra i ghiacci dell’Antartide. Ma come rappresentare eventi di cui non esistono fotografie? La risposta è l’intelligenza artificiale.
Per una rappresentazione più autentica, i registi hanno utilizzato AI per sintetizzare le voci dei sopravvissuti, consentendo ai membri dell’equipaggio di “leggere” i propri diari. Questo approccio innovativo solleva quesiti etici, ma Vasarhelyi ha chiarito:
“È uno strumento potente, ma bisogna usarlo con attenzione ed etica.”
Questa combinazione di ricostruzioni visive e avanzate tecnologie ha permesso al documentario di portare una storia centenaria al pubblico moderno.
Jess Bush di Star Trek e la sua arte con le api
Jess Bush, famosa per il ruolo di Nurse Chapel in “Star Trek: Strange New Worlds”, porta la sua creatività anche nel mondo dell’arte. La sua ultima installazione, esposta a New York, consiste in una scultura fluttuante di 1.000 api morte, chiuse in sfere di resina. L’artista, che assume il nome di ONEJESSA, ha spiegato la sua ispirazione:
“Volevo esprimere il mio senso di meraviglia e gratitudine per la bellezza della Terra.”
Reperire le api non è stato difficile grazie ai contatti con apicoltori australiani. Bush ha raccolto gli insetti morti dai prati vicino agli alveari. Se vi trovate a New York, non perdete la possibilità di ammirare questa opera unica.
In questo viaggio attraverso i mondi incrociati di cinema, tv e arte, troviamo un filo conduttore che connette immaginazione e realtà. Che si tratti di rivisitare la storia con un tocco moderno o di utilizzare la tecnologia per far rivivere il passato, queste storie dimostrano quanto il confine tra finzione e verità possa essere sottile, ma incredibilmente affascinante.