Nuovi orizzonti al Marrakech Film Festival
Un incontro speciale tra Garfield e Guadagnino
Durante la sua partecipazione al Marrakech Film Festival come giurato di Luca Guadagnino, Andrew Garfield ha condiviso riflessioni sui suoi tentativi di distanziarsi dal ruolo iconico di Spider-Man. “Ho dovuto lavorare molto per far sì che meno persone mi facessero domande su Spider-Man,” ha detto Garfield, rispondendo proprio a una domanda riguardo il suo lavoro nel franchise dei supereroi.
Un’eredità preziosa
Nonostante i suoi sforzi per separarsi da quel ruolo, Garfield ha espresso gratitudine per le opportunità che gli sono state offerte grazie a Spider-Man. “Sono grato per quel periodo perché mi ha permesso di lavorare con persone come Martin Scorsese subito dopo,” ha affermato. Garfield ha sottolineato come il successo del film di supereroi abbia facilitato la realizzazione di progetti più intimi e complessi, come il film “Silence” di Scorsese, nel quale ha interpretato un prete gesuita nel Giappone del 1600. Puoi saperne di più su questo film qui.
Guadagnino e l’affascinante eroe
Luca Guadagnino, inaugurando il Festival di Marrakech con un omaggio alle sue radici marocchine, ha fatto un’osservazione inaspettata su Spider-Man. Ha rivelato di trovare il supereroe “affascinante” e ha ricordato i suoi sogni giovanili di dirigere un film del genere. “Ricordo quando Sam Raimi ha diretto il primo Spider-Man e ho pensato che avrei voluto fare lo stesso. Avrei voluto dirigere te in Spider-Man,” ha detto Guadagnino a Garfield, ricordando che alla fine ha collaborato con l’attore nel film thriller “After the Hunt,” che vede anche la partecipazione di Julia Roberts.
Collaborazioni internazionali e crescita artistica
Garfield ha anche parlato della realizzazione di After the Hunt e della sua lunga attesa per lavorare con Guadagnino. “Luca ed io abbiamo tentato di collaborare per 15 anni, e finalmente ci siamo riusciti quest’estate,” ha dichiarato. Garfield ha enfatizzato l’importanza delle esperienze culturali diverse nel suo sviluppo artistico, citando le collaborazioni con attori giapponesi in Silence e con il regista iraniano Ramin Bahrani nel film 99 Homes. Scopri di più su questo film qui.
Aspettative future di Elordi
Anche Jacob Elordi, giurato al Festival, ha espresso il desiderio di lavorare con registi internazionali come Guadagnino. Nonostante i rumors sulla sua partecipazione a un nuovo film di Guadagnino ispirato ad American Psycho, Elordi ha dichiarato: “Non ne so nulla,” scherzando con il pubblico. “Il mio sogno è collaborare con registi di tutto il mondo. Il cinema è una lingua universale e ho appena iniziato a imparare come dire ‘ciao’.”
Cinema come linguaggio universale
Elordi ha sottolineato come il cinema sia una forma d’arte universale capace di connettere persone di culture differenti. “Vorrei lavorare con registi di ogni paese del mondo,” ha aggiunto, “perché il cinema permette di esplorare l’umanità in tutte le sue sfaccettature.”
Il Marrakech Film Festival continua a essere una piattaforma di incontro e scambio culturale, dove i confini tra nazioni e linguaggi si fondono nel grande abbraccio della settima arte.
L’articolo arricchito di cui sopra illustra non solo gli avvenimenti e le dichiarazioni dei partecipanti, ma offre anche un’analisi delle loro esperienze e delle tendenze nel mondo del cinema, aggiungendo profondità e valore al racconto.