Anora: Un approccio cinematografico anti-Hollywood
Quando Drew Daniels ha iniziato la sua collaborazione con il regista Sean Baker per creare il film Anora, la priorità era di discostarsi il più possibile dai canoni di Hollywood. Questo ethos “anti-Hollywood” è profondamente radicato nel DNA sia di Daniels che di Baker poiché entrambi amano i film indipendenti, quelli d’autore e il cinema europeo. Baker, noto per il suo stile unico, ha portato alla luce una storia vincitrice della Palma d’Oro, ispirata a classici come Le notti di Cabiria di Federico Fellini, pur avendo radici visive nei thriller newyorkesi degli anni ’70.
La visione stilistica di Anora
L’influenza del cinema europeo
Sean Baker ha preso ispirazione dal cinema europeo per raccontare la storia di Anora (Ani), una sex worker interpretata da Mikey Madison, che si lega a Mark Eydelshteyn, figlio di un oligarca russo, con esiti disastrosi. Il film, girato interamente in pellicola 35 mm, possiede uno stile visivo che richiama i thriller newyorkesi degli anni ’70. Per capire meglio l’approccio unico di Baker, Daniels ha parlato alla conferenza del festival cinematografico Cameraimage in Polonia, che quest’anno ha incluso Anora nella sua rassegna sul cinema mondiale contemporaneo.
La filosofia di Sean Baker
Baker, noto per il suo approccio metodico e accurato, mantiene un equilibrio tra formalismo e improvvisazione. Fortemente coinvolto in ogni aspetto della produzione, Baker è famoso per la cura maniacale dei dettagli, spesso rifiutando l’uso di riprese caotiche e prediligendo invece un controllo rigoroso delle inquadrature e del montaggio.
Esempi di tecnica cinematografica
Scena in tribunale: Questo momento, realizzato con un approccio supervisionato ma caotico, mostra come le riprese non siano manuali e gli attori abbiano spazio per improvvisare entro il quadro stabilito.
Invasione domestica: Un esempio di esecuzione molto controllata e deliberata, girata come un film d’azione di Hong Kong.
Le influenze stilistiche e tecniche
Un tributo agli anni ’70
Baker e Daniels hanno guardato a film come The French Connection e The Taking of Pelham 1 2 3, noti per le loro riprese uniche e i lunghi piani sequenza. Questi film hanno influenzato il modo in cui Daniels ha concepito la fotografia di Anora, cercando di replicare l’attitudine e l’artigianalità dei film degli anni ’70 attraverso l’uso di vecchie lenti anamorfiche russe per ottenere un’immagine leggermente sfumata.
Un inizio accattivante
La scena iniziale nel club, ripresa in un vero strip club a Brighton Beach, è stata ideata per catturare immediatamente l’attenzione dello spettatore su Ani, interpretata da Mikey Madison. La scelta del dolly lungo il corridoio stretto voleva far sentire lo spettatore come un osservatore silenzioso, coinvolto direttamente nell’ambiente della protagonista.
Sfide e complessità nella realizzazione
Scene impegnative
Scena dell’invasione domestica: Una delle sfide più grandi per Daniels è stata quella di girare una scena di 28 minuti in tempo reale, con risorse limitate e condizioni atmosferiche variabili.
Choreografia e riprese: La complessità della coreografia ha reso necessaria una pianificazione attenta; la scena è stata bloccata in modo da mantenere una continuità visiva anche durante le improvisazioni degli attori.
L’approccio unico di Baker e Daniels
La precisione di Baker
Baker predilige un approccio minimalista e umano, dimostrando la sua padronanza nel mantenere una coerenza visiva senza ricorrere a tecniche di ripresa elaborate. Questo approccio è evidente in scene come quella sul letto dove Ani chiede a Ivan cosa fa di mestiere, scena girata con pochissimi tagli, dimostrando come un’impostazione semplice possa servire per un forte impatto narrativo.
Eccellenza e maturità
Una delle scene preferite di Daniels è verso la fine del film, dove Ani e Igor condividono un momento intimo mentre fumano, una scena che cattura la magia del dialogo e la chimica fra i personaggi in modo minimalista ed elegante.
Considerazioni finali
Anora rappresenta una fusione perfetta tra cinema indipendente, cinema d’autore e tecniche classiche, il tutto condito dall’approccio unico e caratteristico di Sean Baker e Drew Daniels. Con una visione anti-Hollywood, il film risulta essere un pezzo distintivo e memorabile che celebra l’individualismo e l’innovazione nel mondo cinematografico.